Coinvolgere le persone, far rispettare le regole e mantenere alto l’entusiasmo dentro e fuori dalla sede societaria. Questi, in sintesi, sembrano essere i principali propositi di Corrado Di Taranto, il nuovo direttore generale della SPAL. L’ex dirigente del Trento è stato presentato mercoledì 26 luglio con un’introduzione a cura di Joe Tacopina, collegato in videoconferenza dagli Stati Uniti.
“Do il mio benvenuto a Corrado – ha detto il presidente – e penso che questa sia una giornata entusiasmante per la nuova era della SPAL. Corrado sarà il nostro direttore generale e il nostro leader. Non ho ancora avuto modo di conoscerlo di persona, ma la sua ottima reputazione lo precede e quando ci ho parlato ho capito che sarebbe stata la persona più adatta per guidare il nostro nuovo corso societario. Da lunedì (31 luglio) sarò di nuovo a Ferrara e rimarrò per tre settimane. In quell’arco di tempo avrò modo di lavorare al fianco di Corrado, ma già ora sento dire cose davvero buone su di lui. Credo che ci sia proprio un’aria diversa dentro alla SPAL e se l’entusiasmo è così alto penso sia merito anche suo“.
Ascoltate le parole di Tacopina, è poi toccato a Di Taranto esporre la sua visione attraverso le varie domande dei giornalisti presenti: “Come diceva il presidente non ci siamo ancora conosciuti di persona, ma ci sarà modo nelle prossime settimane. Nelle varie telefonate che abbiamo avuto mi ha già trasmesso un entusiasmo incredibile e tanta voglia di rivalsa dopo una stagione difficile. Questo sentimento per me si tramuta in senso di responsabilità non solo nei suoi confronti, ma anche di tutte le persone che lavorano qui e ovviamente dei tifosi. Devo fare dei cambiamenti e dare un contributo al pari degli altri professionisti che sono arrivati quest’estate a Ferrara. Lavoreremo sulla struttura organizzativa e proveremo a rigenerare l’ambiente per dargli quella positività necessaria per riportare la SPAL dove merita. Da parte mia ci metterò tutto l’impegno possibile“.
ENTUSIASMO – “Devo ringraziare già da ora i tifosi perché in due settimane di prelazione sono stati fatti più abbonamenti di quanti ne fossero stati fatti nello stesso periodo della scorsa stagione. Credo sia un grande risultato che dimostra quanto il nostro pubblico voglia esserci e incidere in maniera importante. Onestamente i numeri mi hanno sorpreso e oggi a mezzogiorno avevamo già superato la quota di 2.000 prelazioni. Tutto questo con un mercato ancora nelle primissime fasi. Penso sia un segnale di fiducia e per noi è un vanto“.
RIDIMENSIONAMENTO – “Abbiamo già delineato il budget per questa stagione e delle cose andranno cambiate. La categoria non aiuta, ma sono anche convinto che con l’attività sul mercato di Fusco e la valorizzazione dei giovani raggiungeremo gli obiettivi. Di sicuro non vogliamo ridimensionare il settore giovanile perché è la nostra base. L’amichevole di Dimaro contro il Napoli penso l’abbia dimostrato. I giovani hanno voglia e capacità per aiutarci a tornare in alto. Per cui nel tagliare voci di bilancio partiremo dalle piccole cose perché è da lì che si costruiscono i grandi risparmi“.
Di Taranto ha anche annunciato che la SPAL vuole rimanere nella partita dei ricorsi per la riammissione in serie B. Ne parliamo a parte
INVESTIMENTI E MERCATO – “La società è ambiziosa, ma in questa fase abbiamo due limiti che credo siano già stati spiegati da Fusco. Il primo è che il campionato slitterà di qualche settimana e questo ha un effetto sul mercato. Il secondo è che dobbiamo lavorare molto in uscita, ma questo non significa che la squadra non verrà rinforzata. I giocatori che Fusco vuole portare alla SPAL sono importanti per la categoria e hanno le qualità per fare la differenza. Sarà un campionato senz’altro difficile, ma nel quale vogliamo essere protagonisti“.
RAPPORTI – “Se ho un difetto è che ascolto tutti. Poi decido. Per cui farò tutto ciò che è necessario per incidere: parlare coi tifosi, con gli imprenditori, con qualunque altro interlocutore entri nell’orbita della SPAL. Presto spero di riuscire a incontrare anche il sindaco e mi scuso pubblicamente con lui se non c’è ancora stata l’occasione. Penso sia fondamentale avere un dialogo col territorio perché se la SPAL va bene possono esserci anche ricadute per tante altre categorie di persone“.
LEADERSHIP – “Rappresentare la società quando il proprietario non è presente è una responsabilità e una sfida. Voglio dimostrarmi in grado di affrontarla e so già che dovrò intervenire in maniera decisa su alcuni aspetti. Dovrò dare il mio contributo per dare tenere alto l’entusiasmo all’interno della società. Non so qui per figurare, ma per incidere“.