La settimana di presentazioni dei nuovi arrivi in casa biancazzurra si è conclusa con le conferenze stampa di Mattia Del Favero (1998) e Matteo Bruscagin presso la sala stampa del centro sportivo “G.B. Fabbri”. Dopo la buona esperienza in serie C con la Pro Patria, il portiere toscano arriva alla SPAL a titolo definitivo dalla Juventus con contratto fino al 2026.
A fare gli onori di casa ci ha pensato il direttore dell’area tecnica Filippo Fusco, che incontra nuovamente il giocatore dopo l’esperienza in bianconero: “Sono felice di presentare questo ragazzo che ha dimostrato un entusiasmo pazzesco. Con Mattia ho lavorato alla Juve: sono contento di ritrovarlo qui più maturo e più consapevole delle sue qualità e ha tanta voglia di aiutarci. Sono felice non solo per i ragazzi, ma anche per la carica dimostrata durante la trattativa. Mattia ha voluto fortemente la SPAL, anche avendo la pazienza di aspettarmi più del dovuto perché è arrivato un po’ in ritardo. Per questo lo ringrazio molto e lo rispetto per aver dimostrato questo tipo di atteggiamento”.
A questo punto è arrivato il turno di Del Favero: “Voglio ringraziare il direttore, con cui ho avuto occasione di parlare di tutto quello che è stato detto finora. Sono molto felice di essere qui, perché penso sia una piazza importantissima. Ringrazio tutti per avermi concesso questa opportunità che sfrutterò al meglio. Non vedo l’ora di giocare al Paolo Mazza”.
PRIMI GIORNI – “Il primo impatto è stato sicuramente positivo, anche nel vedere questo gruppo molto unito in un centro sportivo in cui si può lavorare bene. È un ottimo punto di partenza, perché la stagione è iniziata da poco e con le prime due amichevoli sicuramente ci sarà tanto margine per sviluppa sia l’intesa coi compagni sia con il gioco del mister. Sarà una crescita continua e ci sono tutte le carte in regola per fare bene”.
CAMPIONATO IN RITARDO – “Non è mai una cosa bella, perché allenarsi per preparare una partita ufficiale è una cosa totalmente diversa. Dobbiamo essere bravi a trovare quella stessa filosofia in allenamento per preparare ogni tipo di gara. Cercheremo di sfruttare questi giorni in più per avere una forma fisica migliore e per creare un legame di squadra più forte che dimostreremo nella prima partita di campionato, quando ci sarà (sorride, ndr.)”.
PASSATO DIFFICILE – “Posso dire che per me quello appena trascorso è stato un anno zero. L’ho voluto fortemente perché quelli precedenti sono stati difficili. Credo che la scorsa stagione mi abbia dato grande consapevolezza, quindi voglio lasciarmi alle spalle tutto il passato e cominciare questa stagione con la stessa mentalità dell’anno scorso. Voglio iniziare in una nuova piazza ambiziosa, partendo dalle mie nuove certezze che porterò avanti”.
ALTRI PORTIERI – “L’impatto coi compagni di reparto è stato molto positivo. Quello che mi è stato detto prima di arrivare qui è che il gruppo portieri è un gruppo unito e questo ho trovato. Sono molto contento di lavorare con due ragazzi eccezionali e col preparatore Scalabrelli. Enrico (Alfonso, ndr.) mi potrà insegnare tanto vista anche la sua grande esperienza, ma anche con Marco (Meneghetti, ndr.) possiamo fare un ottimo lavoro. È stato bravo il direttore a creare subito un ottimo ambiente e poter lavorare tutti e tre insieme darà sicuramente un grande vantaggio alla squadra”.