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Nella pattuglia di ragazzi che la SPAL ha promosso in prima squadra dal settore giovanile c’è anche Antonio Imputato, un ragazzo del 2004 che ha destato curiosità per aver segnato il primo gol nell’amichevole contro il Corticella davanti a oltre 1.500 spettatori.

Imputato probabilmente è un po’ meno noto rispetto ad altri suoi colleghi di belle speranze di cui si è già iniziato a chiacchierare da tempo (es.: Contiliano, Puletto, Parravicini, Saiani, Rao), ma è comunque riuscito a ritagliarsi un piccolo spazio nel precampionato grazie anche alla situazione in evoluzione del centrocampo spallino, alle prese col congedo di Zanellato (di fatto fuori rosa), la preservazione di Prati in chiave mercato e l’ormai certa partenza di Murgia.

foto Filippo Rubin

Quello che di sicuro non manca al ragazzo nato a Napoli è la duttilità: mister Di Carlo lo sta utilizzando sulla linea di centrocampo come mezzala, ma nella sua breve carriera ha già ricoperto vari ruoli, anche sulla linea d’attacco. La trafila giovanile di Imputato è partita dalla scuola calcio Fratelli Lodi per poi proseguire con Napoli, Albanova, Giugliano e infine FC San Giorgio, società di San Giorgio a Cremano (NA) iscritta al campionato di serie D. Lì Imputato ha fatto il salto tra la categoria Juniores e la prima squadra a inizio 2022 mettendo insieme 8 presenze, fino a che non è stato notato da un osservatore del settore giovanile della SPAL che l’ha consigliato all’allora responsabile Andrea Catellani.

Il suo primo contatto col biancazzurro è arrivato nella primavera del 2022 quando è stato aggregato temporaneamente al gruppo degli Under 18 che ha preso parte alla Viareggio Cup agli ordini di mister Pedriali. Un periodo di prova che ha convinto lo staff a metterlo a vincolarlo nell’estate 2022 per inserirlo nell’organico della Primavera di mister Grieco. Lì ha giocato soprattutto come attaccante di destra in una linea a tre dietro al centravanti, spendendosi di frequente anche in compiti di copertura.

Imputato ha infatti una predisposizione naturale al lavoro sporco e per questo viene inquadrato dagli addetti ai lavori soprattutto come mezzala di quantità. Grazie a doti fisiche superiori alla media in termini di corsa, forza e resistenza può essere infatti un buon interdittore, ma di quelli capaci anche di costruire l’azione e se necessario di finalizzarla come dimostrano i 4 gol segnati nell’ultimo campionato Primavera. Alle sue qualità abbina una componente caratteriale di grande tenacia e spirito combattivo. Secondo alcuni osservatori un suo possibile sviluppo potrebbe essere anche quello di esterno di centrocampo, sia in sistemi a quattro sia in quelli a cinque. Un percorso non dissimile da quello intrapreso dal nuovo arrivo Giuseppe Iglio.

Trattandosi di un ragazzo di nemmeno 19 anni (li compirà il 2 settembre) ci sono da migliorare molti aspetti, come a esempio la capacità di essere maggiormente efficace negli uno contro uno e la mira negli ultimi sedici metri, perché i 4 gol della scorsa stagione potrebbero essere stati molti di più a fronte delle occasioni avute. Per questo il dt Fusco sta valutando attentamente il da farsi: al momento è difficile che Imputato rimanga a disposizione di Di Carlo perché rischierebbe di avere uno spazio limitato e sono in corso di valutazione delle possibili destinazioni per un prestito in grado di garantirgli un minutaggio adeguato.

foto Filippo Rubin

In attesa di capire che piega prenderà la parte finale del suo 2023, il giovane centrocampista può guardare ai recenti progressi con soddisfazione. Nel corso dell’anno è stato convocato anche un paio di volte in prima squadra durante la gestione di Daniele De Rossi per le trasferte di Reggio Calabria e Cagliari, segno che i requisiti minimi per confrontarsi coi grandi c’erano già da tempo. Dal punto di vista personale viene descritto come un ragazzo molto ambizioso, dedito al lavoro ed estremamente legato alla famiglia. Un prospetto che la SPAL vuole tenere d’occhio nel prossimo futuro.

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