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Le presentazioni di Nahuel Valentini (1988) e Dario Sits (2004) testimoniano la volontà della SPAL di mettere a disposizione di Domenico Di Carlo elementi di esperienza ma anche giovani promettenti. 

Ad aprire la conferenza dedicata ai due giocatori è stato il direttore dell’area tecnica Filippo Fusco: “Stiamo completando la rosa anche sotto il livello internazionale e generazionale. Nahuel e Dario sono due giocatori di grande talento e motivazioni che hanno aspettato la SPAL e l’hanno preferita rispetto a tutte le altre proposte“.

La parola è passata successivamente ai due nuovi giocatori biancazzurri. Sits deve ancora debuttare in amichevole e potrebbe avere l’opportunità di fare qualche minuto domenica 27 contro l’Atalanta Under 23, mentre Valentini ha già fatto uno spezzone nella seconda parte di gara contro il Fiorenzuola.

Le considerazioni di Valentini riassunte in cinque pratici punti:

  1. Arrivo a Ferrara con grande entusiasmo, per me è un’opportunità unica in questo momento. Ho passato tante avventure nella mia carriera, ma l’esperienza non conta se non hai il fuoco dell’entusiasmo e dell’allegria. Arrivo con grandi motivazioni perché so che non ho più molti anni di carriera davanti: mi gioco tutto in questo campionato. Ho ricevuto un’accoglienza importante e sono molto felice ma ora dobbiamo lavorare. Sono due anni che faccio il campionato di serie C e so che dobbiamo pareggiare l’intensità e l’aggressività di tutte le nostre concorrenti“.
  2. L’integrazione dei giovani in un club è diverso rispetto a quando ero giovane io. Da una parte cerco di capire come pensano, cerco di essere disponibile e amico, ma dall’altra parte devo cercare di consigliare e raccontare le cose che magari ho già vissuto per non far compiere errori ai ragazzi. Creare un gruppo unito è la cosa più importante“.
  3. Il mister l’ho trovato molto carico: ha una grande personalità e un grande entusiasmo che riesce a trasmettere a tutto il gruppo. Ho avuto la fortuna di avere Di Carlo come allenatore in altre squadre (Livorno, Spezia e L.R. Vicenza) quindi lo conosco bene: ritrovarsi è stato bello e sono contentissimo anche per questo“. 
  4. Ho giocato sia da centrale di destra sia di sinistra, anche se calciando con il destro preferisco giocare a destra. Ma posso adattarmi anche dall’altra parte“.
  5. Quando ho saputo che c’era mezza possibilità di venire a Ferrara non ci ho pensato due volte. Volevo venire qui per il mister, la storia e le strutture di questa grande società. Essere qui è un sogno. Ho avuto altre proposte, ma le ambizioni che ci sono qua non le ho trovate da nessun’altra parte. Ora dovremo essere bravi noi a trascinare i nostri tifosi con il lavoro sul campo“.

Quindi le considerazioni di Sits riassunte in cinque pratici punti:

  1. Sono qui alla SPAL perché voglio dimostrare le mie qualità anche nel calcio dei grandi, far vedere quello che posso fare. Penso di essere arrivato in una società ottima per fare questo, non vedo l’ora di scendere in campo e aiutare i compagni“.
  2. Avere nello spogliatoio giocatori così esperti come quelli che ci sono alla SPAL è  molto importante e allenante, lo trovo molto piacevole. Avere difensori come Nahuel o più in generale giocatori esperti rappresenta un’occasione di crescita continua per me e per tutta la squadra. La situazione in cui mi sto trovando è perfetta per crescere e apprendere più cose possibili“.
  3. Non ho un giocatore in particolare da cui prendo ispirazione, cerco di rubare un qualcosa a tutti gli attaccanti importanti. L’attaccante che mi ha aiutato di più nel processo di crescita e ambientamento è stato senza dubbio Roberto Inglese“.
  4. Sono un attaccante veloce, forte fisicamente e dotato di qualità. Negli ultimi due anni non ho mostrato tutte le mie abilità per una serie di circostanze, ma sono molto determinato e volenteroso di mettermi in mostra con questa nuova maglia. Ho lavorato duro tutta quest’estate, ma non mi sono prefissato alcun totale di gol da segnare. Devo pensare partita per partita a fare il bene della squadra. So che la serie C non è facile, anzi forse è anche più difficile della serie A e della serie B perché tutti vogliono andare su di categoria: dovrò dimostrare di essere pronto“.
  5. Nella mia vita la famiglia è molto importante: anche oggi i miei genitori sono venuti a vedermi all’allenamento. Vivono in Lettonia e quindi non abbiamo occasioni così frequenti per vederci. Ma quando vengono in Italia cerchiamo di stare insieme il più possibile perché la famiglia ha una grande importanza“.

Per chiudere la conferenza è stato inoltre chiesto al direttore Fusco qualche delucidazione sulla possibile conclusione del mercato: “Il grosso del lavoro, direi il 95%, è stato fatto. Se ci sarà qualche opportunità da cogliere negli ultimi giorni di mercato ci faremo trovare vigili. Per quanto concerne i giocatori in uscita stiamo aspettando offerte che soddisfino pienamente i giocatori. Molti di loro sono disposti ad attendere gli ultimi giorni di mercato così come fanno le società“.