Con l’arrivo di Marco Bertini (2002) dalla Lazio – ufficializzato sabato – la SPAL ha completato il proprio centrocampo per la prima parte di stagione 2023/2024. Quello di Bertini è un profilo che ricorda vagamente quello di Alessandro Murgia: i due giocatori condividono infatti il record di presenze (96) con la maglia della Lazio Primavera. Arriva a Ferrara in prestito con diritto di riscatto che può essere annullato da una clausola di contro-riscatto da parte della squadra capitolina.
IL PROFILO
Durante la sua carriera Bertini ha ricoperto prevalentemente il ruolo di mediano davanti alla difesa, ma talvolta è stato schierato anche da mezzala per approfittare della sua fisicità. Il centrocampista di Monterotondo è infatti alto 185 cm. Calcia prevalentemente con il destro e viene presentato come un buon tiratore di calci piazzati. Spesso in Primavera si è incaricato di punizioni e rigori. In tutto ha segnato 18 gol nella sua (fin troppo) lunga esperienza con la principale selezione giovanile biancoceleste.
LA STORIA
Nato a Roma nel 7 agosto 2002, Bertini è entrato nel settore giovanile della Lazio a nove anni e lì è rimasto fino a oggi, guadagnando spesso i gradi da capitano grazie alla sua affidabilità. Il suo debutto con la Primavera risale al febbraio 2019, da aggregato dall’Under 17, quando aveva poco più di sedici anni. Entrato in pianta stabile in Primavera nell’annata 2019/2020, si è guadagnato l’attenzione di Simone Inzaghi in quella successiva con un paio di convocazioni da riserva in Champions League nell’inverno 2020 e il 23 maggio 2021 ha debuttato in serie A nei minuti finali di Sassuolo-Lazio 2-0.
Se da un lato il 2021 è stato l’anno in cui Bertini è entrato nei radar del calcio dei grandi, è stato anche quello in cui è retrocesso con la Lazio nel campionato Primavera 2 a seguito della sconfitta ai playout contro il Bologna. Nonostante il raggiungimento dell’età massima per la partecipazione alla competizione il centrocampista è rimasto a disposizione del nuovo allenatore Alessandro Calori come fuoriquota anche nella stagione successiva, alternandosi tra il campionato Primavera 2 (23 presenze e ben 9 gol, record personale) e allenamenti in prima squadra sotto gli occhi di Maurizio Sarri (3 convocazioni per gare di serie A, ma nessuna presenza).
L’età ormai matura per il calcio giovanile e l’exploit realizzativo gli hanno aperto le porte per il secondo ritiro estivo consecutivo con la prima squadra, ma di fatto Bertini è rimasto una comparsa, complice anche l’alto livello dei titolari e la ritrosia di Sarri ad affidarsi ai giovani, soprattutto se provenienti dal vivaio. Tante convocazioni per allungare la panchina (26), ma un solo minuto di gioco, peraltro nella partita conclusiva della serie A contro l’Empoli, vinta 2-0 dalla squadra dai biancocelesti. Per mantenerlo in forma partita la Lazio lo ha aggregato ancora una volta alla formazione Primavera, con la quale ha fatto la differenza segnando 4 gol in 14 partite. Un contributo significativo per la vittoria di un girone B frequentato perlopiù da ragazzi nati nel 2004 e 2005 (in alcuni casi nel 2006) e quindi considerevolmente più giovani di Bertini. La sensazione è che la Lazio credesse nel potenziale di Bertini, ma non abbastanza da ritagliargli un po’ di spazio. Ed evidentemente la dirigenza riteneva che un prestito non avrebbe avuto lo stesso valore formativo del confronto con Immobile e compagni.
Nel frattempo a marzo 2023 la stampa romana aveva dato conto di un possibile rinnovo del suo contratto fino al 2026, a testimonianza della volontà della Lazio di scommettere sullo sviluppo del centrocampista. Al tempo stesso – durante il ritiro di Auronzo di Cadore – hanno iniziato a circolare indiscrezioni su possibili prestiti in serie C, con Perugia e SPAL tra le più interessate. A Ferrara Bertini potrà quindi mettersi alla prova per la prima volta a tempo pieno con una squadra senior nella speranza di fare il definitivo salto di qualità che negli ultimi anni sembra essergli un po’ mancato.