Alla fine una sorprendente Atalanta U23 si è dimostrata più tosta del previsto e ha bloccato la SPAL sullo 0-0 nell’unica amichevole estiva giocata al Paolo Mazza. Come da consuetudine è toccato a mister Domenico Di Carlo commentare partita e affini a meno di una settimana dall’inizio del campionato.
“Prima di dire qualsiasi cosa ci tengo a dire che oggi i vincitori sono stati i nostri tifosi e i tanti ragazzi del settore giovanile che erano allo stadio. Gli facciamo veramente un applauso perché ci hanno sostenuto per 90 minuti. Dopo una retrocessione è bello vedere questo. Ora dobbiamo essere bravi noi a provare a dare forza, fuoco e qualche buona prestazione – un po’ più garibaldina di quella di oggi sotto l’aspetto tecnico”.
PARTITA – “L’Atalanta si è dimostrata una squadra difficile da affrontare e molto forte fisicamente. Il più basso era 185 centimetri (sorride, ndr)! Noi non abbiamo fatto bene le scalate in avanti e li abbiamo fatti giocare molto sfruttando il loro 343, lasciandoli imbastire il gioco e finendo spesso per correre a vuoto. Questa è stata l’unica pecca della squadra, perché ci ha portato a perdere molte energie e quando ci arrivava la palla tra i piedi eravamo più stanchi e ci mancava la giusta energia. L’atteggiamento generale mi è piaciuto, sia dei titolari sia di chi è entrato dalla panchina. Non abbiamo preso gol, che non era semplice. C’è da migliorare, ma questa squadra ha sempre cercato la giocata e lottato, e queste sono basi importanti. Le occasioni le hanno avute loro e le abbiamo avute anche noi, abbiamo fatto un altro passo in avanti”.
MIGLIORAMENTI – “Vogliamo fare un campionato da protagonisti e sappiamo qual è il nostro percorso. Abbiamo bisogno di un po’ di tempo, perché ci conosciamo ancora poco e dobbiamo diventare più concreti e tirare di più in porta anziché cercare la giocata di fino. In campionato troveremo avversari con cui dovremo giocare più in verticale e meno in orizzontale, ma sono molto fiducioso nel gruppo che sto allenando perché vanno a duemila all’ora nonostante il caldo e non mollano di un centimetro. Questa è la mentalità che piace a me e che i tifosi ci chiedono. Poi ci aggiungeremo la qualità necessaria per vincere le partite. Il miglior segnale è che oggi non ha mollato nessuno”.
MAISTRO – “Fabio è importante per noi, come tutti i nostri giocatori. Ha deciso di rimanere per riscattarsi dalla scorsa stagione e questo per noi è un segnale importante. All’inizio dissi che sarebbe dovuto rimanere solo chi ci crede, perché la strada sarà lunga e dura per tutti. Sei-sette squadre si giocheranno il campionato. Dobbiamo essere una di quelle e per arrivarci dovremo giocare molte partite sporche. Abbiamo giocatori molto tecnici per la categoria come Maistro, Antenucci e Siligardi: in campionato si vedranno se le giocate dei singoli saranno utili, ma più di quelle serviranno concretezza – che sono convinto ci sarà – e un ritmo più alto perché troveremo squadre con cui dovremmo essere veloci e giocare in verticale. In questo precampionato abbiamo vinto tanto, oggi la partita è stata meno bella, ma ci serve per crescere”.
NUOVI ARRIVATI – “C’è bisogno di inserirli in un gruppo: non è facile, ma bisogna farlo il più velocemente possibile perché sabato si inizia. I nuovi sono tutti motivati, hanno scelto la SPAL e questo per noi è fondamentale, perché in serie C bisogna prima di tutto correre e metterci la mentalità giusta. Qualità e spirito da battaglia: bisogna mettere insieme queste due cose”.
CALCIOMERCATO – “Il direttore conosce la squadra e se qualcuno parte spero arrivi qualcun altro. Ci mancano delle caratteristiche e lui sa quali sono, quindi se ci sarà l’opportunità si prenderà, se no la squadra è ben fatta così. Ora dobbiamo lavorare di più insieme e fare qualche partita di più come collettivo, perché i titolari si conoscono ancora troppo poco. Nonostante ciò da sabato saremo più arrembanti, cattivi e determinati”.