foto Filippo Rubin
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La sala stampa del Paolo Mazza è rimasta deserta dopo la sospensione della partita tra SPAL e Lucchese, interrotta dopo 57 minuti per condizioni meteo avverse. La società ha deciso di rinviare ogni considerazione a risultato definitivo, ossia a quando verranno recuperati i 33 minuti più recupero rimasti sul cronometro dell’arbitro.

Tra i giornalisti c’erano curiosità e stupore soprattutto per il gesto che ha visto protagonista Joe Tacopina durante il primo periodo di sospensione deciso dal signor Giaccaglia di Jesi. Il presidente è sceso improvvisamente sul prato del Mazza sotto l’acquazzone per prendere il pallone – rimasto nel cerchio di centrocampo – e lanciarlo in curva, salvo poi riceverlo indietro su iniziativa di un tifoso. Già durante il tragitto verso la Ovest erano cominciati fischi e rumorii da parte del pubblico. Mentre Tacopina si allontanava verso il tunnel i tifosi della curva hanno intonato un coro tutt’altro che amichevole, a dimostrazione di rapporti tutt’altro che normalizzati tra le due parti.

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Nel postpartita alcuni dirigenti e dipendenti della SPAL hanno spiegato d’aver interpretato l’iniziativa del presidente come un “gesto di distensione” nei confronti della tifoseria, evidentemente non andato a buon fine. Tacopina ripartirà lunedì 25 settembre per gli Stati Uniti e verosimilmente rientrerà a Ferrara tra fine ottobre e inizio novembre.



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