È un lavoro davvero notevole e complesso quello che si è sobbarcato Oscar Ghesini per rimettere ordine tra le informazioni, spesso frammentarie, sulle origini della SPAL e sui suoi primi anni d’attività sportiva. Ora il frutto di anni di ricerca è pronto per essere condiviso col pubblico attraverso il libro “Dalla nascita al campionato 1924-1925“, che sarà il primo di quattro volumi di una collana intitolata “La S.P.A.L. dalle origini al secondo dopoguerra“.
Lo scopo è quello di documentare un arco cronologico quasi perduto, che va dalle origini della Società Polisportiva Ars et Labor al 1951, l’anno in cui la SPAL raggiunse di nuovo la serie A con Paolo Mazza. Tecnicamente vi aveva giocato per cinque stagioni consecutive, fra il 1921 e il 1925, quando veniva denominata Prima Categoria fino al 1922 e poi Prima Divisione.
Ghesini, per tanti anni uno dei volti e delle voci del giornalismo sportivo ferrarese, aveva iniziato a lavorare a questo progetto negli anni Novanta prima di doverlo accantonare per ragioni di carattere professionale. Al tempo l’autore si era messo alla ricerca dei pochi testimoni rimati in vita degli anni pionieristici e ha poi proseguito attraverso le testimonianze dei discendenti, abbinando un capillare lavoro di consultazione di documenti storici.
“Ne è nata – spiega lo stesso Ghesini – una narrazione dei campionati della SPAL seguiti quasi partita per partita, tenendo ben presente il contesto storico e sociale nel quale accadevano gli eventi, che avevano inevitabilmente dei riflessi sulla vita della città e di conseguenza anche su quella della SPAL. Il libro intreccia significativamente la storia della SPAL a quella del Paese e soprattutto della città. A questo proposito contiene una scheda monografica di approfondimento sulla Ferrara del primo Novecento curata da Virna Comini e una sulla Ferrara durante la Prima guerra mondiale curata da Enrico Trevisani. Un significativo approfondimento sull’attività della SPAL che precede la fondazione della sua sezione calcistica è curata da Alessandro Fabbri“.
Il primo volume – che verrà presentato martedì 3 ottobre alle ore 17 alla Biblioteca Ariostea – contiene inoltre lo statuto costitutivo della Società Polisportiva Ars et Labor, che nacque ufficialmente il 15 marzo 1913 per svolgere attività di atletica, ciclismo e nuoto e solo nel 1919 attivò la sua sezione calcistica come attestato dalle ricerche di Graziano Gruppioni e Giuseppe Gorini.
“La perfetta organizzazione della società – aggiunge Ghesini – che ebbe presidenti lungimiranti e competenti quali Aminta Gulinati, Antonio Santini e Angelo Enrico Bassani, il papà dello scrittore Giorgio, consentì alla SPAL di crescere in fretta e di poter contare, già prima della Prima guerra mondiale, di ampio credito in città, che crebbe poi dopo la fondazione della sezione calcistica, quando a sostenerla furono da allora centinaia di soci, sicché il sodalizio divenne rapidamente il fiore all’occhiello dello sport cittadino“.
Quello di Ghesini vuole essere un lavoro aperto a contributi esterni: “La presentazione del 3 ottobre sarà l’occasione di rivolgere un appello ai ferraresi che dovessero essere in possesso di materiale, fotografico o documentario, relativo alla SPAL della prima metà del secolo scorso in modo che possano metterlo a disposizione. Sarebbe ideale che la divulgazione della collana potesse rappresentare un patrimonio comune della città. L’appello vale anche per i discendenti di giocatori spallini che ancora non si è riusciti a contattare, ai fini della stesura della loro biografia. L’invito lo si troverà anche all’interno del libro: sarà sufficiente inviare una segnalazione all’indirizzo email [email protected], in modo da consentire all’autore di prendere contatto“.
La presentazione del 3 ottobre alla Biblioteca Ariostea vedrà la partecipazione di Riccardo Vaccari, amministratore della pagina Instagram “Ti racconto un libro“, oltre che di alcuni figli e discendenti di giocatori di quella SPAL degli albori.
Il primo volume è acquistabile online su Lulu.com: si potrà optare fra un’edizione cartacea a colori e un’edizione cartacea in bianco e nero, ma è disponibile anche una versione e-book.