foto Filippo Rubin
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Il risultato parziale di SPAL-Lucchese (sospesa al 57′ per impraticabilità del campo) ha preoccupato non poco i tifosi e ora il calendario presenta una delle trasferte più dure in assoluto, quella sul campo di un Cesena che finora ha vinto quattro partite e ne ha persa solo una. Mister Domenico Di Carlo ha presentato così i temi della partita nella conferenza stampa di vigilia.

DISPONIBILI/INDISPONIBILI – “Domani probabilmente non ci saranno Rosafio, Orfei e Carraro, ma valuteremo le loro situazioni al mattino e se staranno meglio saranno disponibili, altrimenti lo saranno per domenica prossima“.

ANALISI – “Contro la Lucchese abbiamo giocato bene i primi dodici minuti, dopo invece ne abbiamo avuti altrettanti di negativi, visto che abbiamo quasi preso tre gol. In quella fase non siamo stati bravi a capire i momenti in cui bisognava stringersi e dove bisognava difendersi più di squadra. Abbiamo trovato la rete su palla inattiva ed è già la seconda della stagione, quindi il lavoro comincia a vedersi. Da quel momento abbiamo fatto altri dodici minuti importanti, attaccando la Lucchese, cercando di fare il secondo gol, senza tirarci indietro. Il gol preso da fallo laterale in quella maniera ci ha tolto certezze e quindi dobbiamo lavorare su noi stessi e sulla continuità di gioco. Dopo la vittoria con la Juventus Next Gen siamo partiti bene, ma abbiamo alternato la prestazione e questo non ci porta benefici. Quindi dobbiamo lavorare con i ragazzi che continuano ad impegnarsi in allenamento“.

CAMBIO DI FORMAZIONE – “Per dodici minuti non giocati bene non cambierò la formazione per rendere la SPAL più protetta, perché in quelli restanti abbiamo giocato meglio noi e questo è un dato di fatto. Dobbiamo migliorare quando la squadra avversaria fa un tiro in porta, perché lì non bisogna arretrare, non bisogna impaurirsi, ma avere coraggio. Questa cosa ci è successa contro la Lucchese, anche col Perugia nel primo tempo e con la Vis Pesaro nei venti minuti finali. Quello è il miglioramento da fare“.

CONDIZIONE FISICA – “A livello fisico la squadra sta bene, perché si vede che corre. Con la Juventus Next Gen abbiamo fatto bene per novanta minuti contro una squadra giovane e fisica. Quindi è una questione di testa e dobbiamo trovare continuità. Quello è il nostro percorso, visto che abbiamo tanti giovani bravi, calciatori esperti bravi e quando tutti insieme facciamo una bella prestazione possiamo battere chiunque“.

L’AVVERSARIO- “Sarà un bel derby. Loro hanno preso fiducia, cosa che cerchiamo anche noi con una prestazione migliore di quella che abbiamo fatto nell’ultima partita. La gara viene in un momento giusto per noi, perché sappiamo che domani bisogna lottare, giocare ed essere concentrati, soprattutto bisogna riscattarsi. Dobbiamo essere più compatti, più determinati, dobbiamo creare più azioni da gol ed essere più lucidi nelle scelte. Dobbiamo trovare la continuità di squadra, non dei singoli, perché è il collettivo che porta a casa il risultato. Abbiamo dei giocatori che devono lavorare tanto di squadra, perché i singoli stanno bene“.

Quello del Manuzzi sarà un buon test, perché il Cesena è una squadra valida, ma lo è anche la SPAL. Si recupera questa partita che era stata rinviata, con tre punti da prendere, in cui dobbiamo avere più convinzione. Per tutti sembra che sia favorito il Cesena per via dei tanti gol fatti e per le vittorie in serie. Ma il calcio è bello perché non si sa mai come va a finire. Io conosco i miei ragazzi e lavoriamo per andare a Cesena per mostrare il muso duro, per giocarci le nostre chance, sapendo che se giochiamo di più a calcio e con più continuità, sicuramente metteremo in difficoltà gli avversari. In due giorni abbiamo preparato l’ennesima partita e non è facile. I ragazzi sono pronti e oggi erano belli carichi, ma devono esserlo anche domani. Mi aspetto di più dalla squadra e mi aspetto di più anche da me stesso. Il tempo e il lavoro ci diranno quando sarà più forte la SPAL. Con la Lucchese abbiamo trentacinque minuti per ribaltare la situazione e nel frattempo andremo a Cesena con spirito battagliero e con la concentrazione alta contro una squadra forte“.

POSSIBILI NUOVE SOLUZIONI TATTICHE – “Il valore qualitativo esce fuori solo se la squadra corre e ci crede di più in tutti i momenti della partita, sia in fase di possesso sia di non possesso. Il giocatore di qualità esce fuori quando la squadra sta bene, corre e copre bene il campo. Se la squadra è lunga la qualità dei singoli giocatori non viene fuori. Con la Lucchese per dodici minuti ci siamo allungati e abbiamo dato spazio a dei buoni giocatori che ci hanno messo in difficoltà“.

Con la Juventus Next Gen non siamo stati lunghi. Abbiamo saputo tenere vicini i reparti, giocando a calcio, e di conseguenza abbiamo subito poco. Col Perugia lo siamo stati nel primo tempo, ma nel secondo tempo siamo andati meglio. Con la Lucchese i primi dodici minuti eravamo corti e poi ci siamo allungati ed è lì che dobbiamo migliorare e dobbiamo farlo il prima possibile. Su questo aspetto si lavora sulla testa e sulla fiducia. Noi siamo forti ma siamo una squadra che ha bisogno di crescere“.

IL MESSAGGIO AI TIFOSI – “Io rispetto sempre i tifosi in tutto e per tutto. La SPAL non è che deve vincere perché si chiama così, ma deve lottare almeno novantacinque minuti per cercare di riuscirci. I ragazzi in allenamento si impegnano, mentre nella partita non abbiamo ancora trovato la continuità. Bisogna stargli vicini, essere fiduciosi perché questo gruppo deve crescere ancora tanto e quando avverrà i tifosi vedranno una squadra migliore. Anch’io non sono molto contento, ma so bene dov’è il lavoro da fare. Quindi è la mia squadra sì, ma non è ancora quella che vogliamo vedere. Noi faremo di tutto per vedere una squadra lottare e per provare a vincere fino alla fine“.

 

IPOTESI DI FORMAZIONE (4-3-3): Del Favero; Bruscagin, Valentini, Arena (Peda), Tripaldelli; Collodel, Bertini, Maistro; Siligardi, Dalmonte, Antenucci.