foto Filippo Rubin
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Per la seconda volta consecutiva la SPAL non ha messo a disposizione Domenico Di Carlo per la consueta conferenza stampa postpartita. In occasione della gara giocata a Cesena era toccato al direttore dell’area tecnica Fusco analizzare quanto accaduto in campo, mentre a Recanati è stato il turno del capitano Mirco Antenucci.

La strada è una sola: lavorare e migliorarsi, perché evidentemente quello che stiamo facendo non è abbastanza. L’impegno che stiamo mettendo è tanto, la squadra lavora ogni giorno con voglia e attaccamento, ma dobbiamo dare di più a partire da me che sono il capitano. Ci dispiace di questa situazione perché sinceramente non ci aspettavamo di partire così. Sappiamo che questa è una squadra nuova che ha bisogno di tempo, ma il tempo non ci aspetta. C’è solo da parlare di meno e cercare di subire meno gol, essere più ‘ignoranti’ e calarsi al meglio in questa categoria. Ci sono tante cose da mettere a posto, ma buttarsi giù non serve“.

Il calendario sicuramente non ci sta aiutando. Giocando ogni tre giorni bisogna recuperare dalla partita precedente e il mister cerca sempre di fare le scelte migliori, ma ovviamente è difficile anche dare un’impronta alla squadra con tutte queste partite ravvicinate. Già siamo tutti nuovi, abbiamo iniziato con un po’ di ritardo quindi non è semplice, ma serve andare avanti e lavorare con fiducia“.

Noi per primi al pari dei tifosi non siamo contenti della situazione. Dopo la partita hanno voluto spronarci dicendo che per loro la maglia è fondamentale, una ragione di vita, e deve essere così anche per noi. Spero che questo messaggio passi forte a tutti i giocatori perché il senso di appartenenza è una delle cose a cui tengo di più e dobbiamo essere bravi a metterlo in campo. Nel secondo tempo ci abbiamo anche provato, ma purtroppo non basta. Dobbiamo pedalare e dare di più ognuno di noi per i compagni e soprattutto per questa città“.

 

ha collaborato Tommaso Vissoli



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