Dopo la buona vittoria di giovedì contro il Sestri Levante in coppa Italia di serie C la SPAL di Leonardo Colucci si ritrova di fronte un avversario decisamente più complicato in campionato. Al Mazza è in arrivo il Pescara di Zdenek Zeman che è ancora imbattuto dopo cinque partite giocate. Per capire cosa aspettarsi dalla squadra avversaria abbiamo sentito il collega Giovanni Tontodonati del Il Messaggero Abruzzo.
Come arriva il Pescara alla partita di domenica del Paolo Mazza ?
“Sicuramente bene. Nelle prime cinque giornate la squadra ha raccolto tredici punti, è ancora imbattuta e soprattutto non ha avuto i vari problemi che tutti, compreso Zeman, si aspettavano vista la giovane età della squadra. Il momento di forma è assolutamente discreto perché stanno più o meno tutti bene. Giovedì in coppa sono rientrati anche Vergani e Tommasini quindi l’allenatore avrà ampia scelta. Per la trasferta di Ferrara saranno tutti a disposizione tranne Pellacani e Franchini“.
Che tipo di squadra ci potremmo attendere?
“La classica squadra zemaniana che ha già assorbito i concetti dell’allenatore. Il Pescara è una squadra molto offensiva, ma nel corso dei novanta minuti non è ancora stata in grado di esprimersi come vorrebbe Zeman, che rimarca l’eccessiva passività una volta conquistato il vantaggio. Questo problema fa sicuramente parte del processo di crescita perché ricordiamo che la squadra è la seconda squadra più giovane del girone (età media di circa 22 anni) dopo la Juventus Next Gen“.
Quanto e come è cambiata la squadra rispetto alla scorsa stagione ?
“La squadra è cambiata tanto perché sono arrivati numerosi giocatori. Parliamo di circa 15 innesti e le partenze sono state anche di più. Sono però rimasti giocatori cardine come il portiere Plizzari, la coppia di difensori centrali titolari Brosco e Mesik, Aloi che seppur non giochi sempre si sta rivelando un giocatore importante sia come play sia come ala, Mora e soprattutto Merola che è il giocatore più tecnico e qualitativo della squadra. Possiamo quindi dire che 4/5 giocatori titolari sono rimasti mentre il resto è stato rinnovato“.
Quali sono le ambizioni di questa squadra vista la buona partenza in campionato? Potrà giocarsela per la promozione diretta?
“Sicuramente il Pescara ha ambizione di tornare in serie B. Se potrà giocarsela per la promozione diretta lo scopriremo solo tra qualche mese. In questo momento la squadra è inferiore, almeno sulla carta, rispetto ad altre ma credo che tutto dipenderà da come cresceranno determinati ragazzi. Al momento credo che il Pescara sia inferiore al Cesena perché è una squadra meno esperta e meno strutturata a livello fisico. Ha infatti sofferto molto contro il Gubbio che ha quelle determinate caratteristiche a livello strutturale“.
Quanti tifosi seguiranno la squadra fino a Ferrara e qual è l’umore generale?
“Saranno circa 800, che rappresenta un buon numero per la categoria. Negli ultimi anni l’Adriatico è stato spesso vuoto, ma dall’anno scorso la situazione è cambiata. Soprattutto all’inizio, visti i buoni risultati ottenuti dal Pescara prima dello scontro diretto con il Catanzaro della quindicesima giornata (perso malamente 3-0 in casa), c’erano numerosi tifosi che sono arrivati addirittura a 13mila in occasione di questo big match. A seguito della sconfitta maturata è iniziato un periodo di declino che ha portato anche all’esonero di Colombo. Con l’arrivo di Zeman l’entusiasmo si è risvegliato e la squadra ha raggiunto la semifinale playoff persa ai rigori all’Adriatico contro il Foggia davanti a 20mila spettatori. Una beffa clamorosa che poteva allontanare nuovamente i tifosi, ma così non è stato. Zeman è rimasto e rappresenta una garanzia di spettacolo. Tutti i tifosi pescaresi ricorderanno per sempre la stagione del 2012 in cui il mister portò il Pescara in serie A con i vari Verratti, Immobile e Insigne. L’umore generale è quindi buono. La buona partenza ha favorito il riaccendersi di questo entusiasmo e anche le prime partite casalinghe si sono giocate davanti a una buona cornice di pubblico di circa 7mila persone con Juventus Next Gen e oltre 5mila con Arezzo e Gubbio“.
Ci può dire qualcosa sui due ex di giornata ovvero Mora e Tunjov? Cosa può dare l’esterno estone che ha già messo a segno 2 gol in questo ottimo avvio?
“Mora è un giocatore di grande esperienza che ha fatto un ottimo campionato nella stagione precedente, ma con le idee di Zeman c’entra poco perché estraneo al suo tipo di gioco. Tuttavia il mister sa che è un giocatore straordinario, un ragazzo splendido che rappresenta una presenza positiva nello spogliatoio. Tunjov invece ha rappresentato una piacevole sorpresa per chi non lo conosceva ancora. Ho parlato con Oddo, Donatelli e Lupo e tutti loro mi hanno detto che il giocatore ha tutto per andare in serie A: tecnica, tiro, potenza e velocità. Mister Oddo me l’ha descritto come un ragazzo molto educato, che deve solo trovare il fuoco dentro. Il salto di qualità deve farlo a livello caratteriale per competere in categorie più congrue alle sue qualità“.
IPOTESI DI FORMAZIONE (4-3-3): Plizzari; Pierno, Brosco, Mesik, Moruzzi; Tunjov, Squizzato, De Marco; Merola, Cuppone, Accornero.
Indisponibili: Pellacani, Franchini.
Squalificati: nessuno.