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Filippo Fusco e Mirco Antenucci hanno condiviso l’onere di affrontare i temi della vigilia di SPAL-Pescara, consapevoli che potrebbe essere uno degli snodi fondamentali di una stagione iniziata molto al di sotto delle aspettative.

Le considerazioni del capitano sono contenute in un articolo a parte, di seguito quelle espresse dal direttore dell’area tecnica.

REAZIONE ALLA CONTESTAZIONE (1) – “L’ambiente attorno a noi è fondamentale perché nel calcio si vive di emozioni. Ora stiamo respirando emozioni negative. Non sta andando come speravamo. Ci sono delle tossine che dipendono dalla retrocessione e dai campionati precedenti. Tutto si riversa sulla squadra e sull’ambiente. Era stato bravo Di Carlo, soprattutto in ritiro, a creare un clima sano, giusto, di grande motivazioni. Diversi giocatori sono rimasti proprio per questo, malgrado avessero altre proposte. Era stato ricompattato l’ambiente squadra. Oggi il nostro compito è quello di lavorare insieme anche estraniandoci da quello che succede all’esterno. Sappiamo che è la squadra a dover trascinare gli altri, dai tifosi al presidente. Tacopina ci tiene più di tutti che le cose che vadano nel migliore dei modi. Ci troviamo in un contesto non facile e sarà fondamentale mantenere l’equilibrio, mettendo da parte sentimenti, dispiaceri e anche eventuali euforie. Il campionato è lungo ed è nostro dovere lavorare per il bene superiore che è quello della SPAL“.

REAZIONE ALLA CONTESTAZIONE (2) – “Il presidente è amareggiato innanzitutto perché tutti sognavamo una partenza diversa. Ci sentiamo tutti responsabili, io per primo, perché c’è stata autonomia totale fin dall’inizio. Penso sia normale per un presidente che si è impegnato a creare una società forte e con un struttura invidiabile coltivare la speranza che il suo lavoro venga apprezzato e valorizzato. L’amarezza sua è condivisa da tutti. Quindi abbiamo la responsabilità di dare soddisfazione a tutti, a lui per primo“.

SFIDA DIFFICILE COL PESCARA – “Questi giocatori non si sentono inferiori a nessuno. Penso che domenica il pubblico ci darà qualcosa in più. I momenti difficili possono essere i più stimolanti perché sono l’occasione giusta per invertire la rotta e dimostrare il vero valore. Di questi giocatori ho fiducia assoluta e totale“.

DISIMPEGNO SOCIETARIO – “Non mi pare che Tacopina vada verso un disimpegno e i fatti lo dimostrano. Al di là della retrocessione dell’anno scorso penso siano sotto gli occhi di tutti gli investimenti su risorse umane e strutturali. Il presidente si è esposto in tante situazioni e ci tiene tantissimo che la SPAL faccia risultato. La percezione che ha un tifoso è più di carattere emozionale e legata ai risultati. Chiaro che l’umore ora sia basso. Ognuno deve comunque valutare le cose freddamente per il suo ruolo. Nel mio caso devo valutare tutte le componenti e le strategie migliori per fare in modo che il campionato vada in modo diverso. Ne ho viste tante di situazioni come queste che si possono ribaltare avendo la consapevolezza del valore della squadra, della fiducia dell’ambiente e nella compattezza dello spogliatoio. Noi dobbiamo fare il lavoro in campo e fuori. I risultati ora ci danno torto e dovremo trasformare il malcontento in entusiasmo. Però posso dire che su 100 allenamenti ne avremo sbagliati 4 o 5, impegno e passioni ci sono sempre stati. Nelle partite ci siamo ritrovati a scontrarci con altre situazioni che non hanno fatto giustizia al lavoro settimane. È il rammarico più grande per me e per tutti quanti. Abbiamo dovuto fare una scelta dolorosa con l’allenatore e c’è stata un’analisi critica al nostro interno. Ma riteniamo che il valore tecnico di questo organico sia superiore ai punti che ha. Il presidente è presente, si interessa attraversa il contatto quotidiano con me e con l’allenatore, soffre come tutti noi. Io mi sento responsabile più degli altri perché ho fatto tutte le scelte e cercato di dare un’identità morale al gruppo messo a disposizione del tecnico“.

SITUAZIONE DI INFERMERIA – “Abbiamo ancora un allenamento e andranno fatte della valutazioni. Oltre a Puletto che è squalificato credo non avremo Tripaldelli e Orfei. Carraro dovrebbe essere recuperato“.



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