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La buona prova col Pescara, seppur perdente nel risultato, aveva alimentato qualche aspettativa in vista del confronto con la Fermana, visto anche il momento negativo di forma degli avversari. Invece la SPAL, pur facendo una partita all’attacco, non è riuscita a piegare la resistenza della squadra marchigiana.

VOTO DI SQUADRA 5,5 – Vero, c’era l’attenuante di sei assenze tra convocazioni internazionali e infortuni. Ma la SPAL aveva comunque qualità a sufficienza per segnare almeno un gol a una delle squadre più deboli del girone. La voglia di farlo si è vista, ma tra imprecisioni e inconvenienti si esce ancora una volta dal Paolo Mazza con la sensazione che il reparto d’attacco sia carente. Un aspetto che non può che rendere difficile il cammino dei biancazzurri.

ALFONSO 6 – Quasi mai realmente impegnato. Respinge bene due palloni pericolosi messi in area nel momento di maggior orgoglio della Fermana. Puntuale anche nelle uscite.

BRUSCAGIN 5 – Va in difficoltà quasi subito, sia quando viene puntato e sia nella gestione della palla: infatti la Fermana spinge praticamente solo dalla sua parte. Male anche in avanti con sovrapposizioni tardive e cross mai a segno. Espulsione finale che corona un’altra prova insufficiente.

VALENTINI 6 – Dietro va più in affanno del previsto rischiando soprattutto quando si trova a dover anche proteggere il lato di Bruscagin che fa scappare gli avversari. Tiene meglio nel secondo tempo, anche perché la Fermana non attacca praticamente mai. Va a centimetri dal secondo centro personale con un colpo di testa che si stampa sulla parte bassa della traversa e rimbalza sulla riga.

ARENA 6 – Non va mai sotto pressione, anche perché la consistenza degli attaccanti ospiti è relativamente bassa. Sfrutta il fisico e controlla le sortite offensive della Fermana, macchiandosi solo di un’ammonizione presa sulla trequarti, peraltro discutibile. Fa cacciare Montini che allarga troppo il gomito.

CELIA 5,5 – Nonostante il modesto avversario sembra soffrire in difesa e viene ammonito dopo venti minuti. Compensa con grinta e il solito immancabile sostegno offensivo, buona alternativa per una manovra priva di idee dal centrocampo in su anche se i cross non sono quasi mai pericolosi. Incide senz’altro la mancanza di un elemento di stazza in grado di riceverli.

CONTILIANO 6 – Come contro il Pescara ha una grande occasione, ma si allunga troppo nel controllo e sbatte contro Borghetto. Finché ha benzina a sufficienza si appoggiano tutti alla sua corsa per cercare di creare qualcosa e lui prova a trascinare portando palloni in avanti e richiamando i compagni. Cala alla distanza dopo aver speso tanto e commette qualche errore tecnico.

CARRARO 4,5 – Non riesce ad imporsi arrivando spesso in ritardo in chiusura. Anche in possesso non trova le misure, come dimostra il cambio campo direttamente in fallo laterale del ventesimo del primo tempo. Nella ripresa si limita ad appoggi semplici, poi sbaglia clamorosamente l’occasione alla mezz’ora a porta praticamente vuota. Esce tra i fischi del pubblico (dal 34′ s.t. BERTINI 5,5 – Cambio inevitabile visto il momento e la prova del compagno. Un cross lungo per Puletto e un cambio campo scellerato non migliorano la situazione)

COLLODEL 5 – Ancora non si vedono le sue qualità: male in impostazione così come in copertura con i troppi buchi lasciati dalla sua parte. Sbaglia controlli che rischiano di spianare la strada agli avversari e con i lanci lunghi non va tanto meglio. L’unica cosa che in questo momento garantisce è agonismo nella rincorsa agli avversari (dal 34′ s.t. PULETTO 6 – Si rivede dopo l’espulsione di Recanati. Crea una catena interessante con Rao nei minuti finali di spinta. Un fallo incomprensibile che gli viene fischiato contro genera un’espulsione sulla panchina biancazzurra).

SILIGARDI 5 – Continua il periodo negativo: sbaglia pure qualche calcio piazzato che in genere sono il suo pane, anche se è lui a mettere la palla per la traversa di Valentini. Cerca insistentemente la giocata di prima verso Antenucci costringendolo però ad un lavoro fisico che non gli si addice. Toccato duro, è costretto a uscire ad inizio secondo tempo sorretto dallo staff medico (dal 16′ s.t. RAO 6,5 – Buon impatto. Dopo il gol alla Lucchese gioca senz’altro più sicuro. Da segnalare un buon cambio gioco e un bel dribbling nello stretto che manda sul fondo Celia. È uno dei pochi che prova a creare qualcosa e si rende pericoloso).

ANTENUCCI 6 – Galleggia sempre in una posizione che non dà profondità alla squadra, ma in compenso crea gioco venendo incontro. I compagni lo cercano con lanci lunghi che però quasi mai giungono a destinazione. Mette però ciò che ha e ci prova con due delle uniche conclusioni pericolose a cavallo tra prima e secondo tempo.

DALMONTE 5,5 – Ha una buona palla in area dopo pochi minuti ma ritarda il tiro. È il più frizzante davanti, anche se non sempre sceglie la giocata giusta, cadendo ingiocate un po’ leziose come cross d’esterno e colpi di tacco. Sparisce un po’ prima di essere sostituito: un passettino indietro rispetto a una settimana fa (dal 34′ s.t. RABBI 5,5 – Pessima scelta la conclusione da trenta metri che si spegne sul fondo su una potenziale buona azione a tre minuti dal recupero).

COLUCCI 6 – Dopo la sconfitta immeritata contro il Pescara e la discreta mezz’ora di mercoledì ci si aspettava un ulteriore passo avanti, ma la sua SPAL fatica contro un avversario modesto. Ha portato energia e un approccio più diretto, ma i problemi di produzione offensiva sembrano rimanere quelli già visti in precedenza. Il lato positivo è la porta inviolata. Ora avrà una settimana piena prima di Arezzo per poter lavorare con un po’ più di serenità.