Dopo la sconfitta di Rimini mister Colucci è passato in sala stampa senza particolare voglia di parlare: per il tecnico pugliese è la terza sconfitta in sei partite e mezza con la SPAL.
PARTITA – “Abbiamo commesso un’ingenuità sul rigore. Il Rimini ci ha messo in difficoltà sulle palle inattive. Tante sono state meritate, due e tre sono state regalate per via di qualche svirgolata di troppo. Siamo stati ingenui: non dobbiamo commettere questi errori quando giochiamo partite che possono pendere da una parte o da un altra per un singolo episodio. Ora dobbiamo leccarci le ferite e metterci a lavorare. Non dobbiamo trovare giustificazioni come le assenze o i giovani. I giocatori della Primavera quando vengono in prima squadra sono da considerare come giocatori della prima squadra. Ho sempre detto che l’errore è parte dell’apprendimento, bisogna però vedere quanti errori fai prima di apprendere e di valutare determinate situazioni”.
ANTENUCCI E ATTACCO – “Il ruolo di Antenucci è l’attaccante, non l’ho fatto giocare esterno. Non è sempre un discorso di attaccanti: può darsi che i centrocampisti quando ricevono il pallone non vedano lo smarcamento dell’attaccante e quindi giochino a tre tempi anziché a un tempo solo. Stiamo lavorando per portare la giocata in anticipo, per prendere informazioni prima. Mirco la settimana scorsa ha giocato tre partite in una settimana, Maistro rientra dopo un mese, gli altri due con cui potevo partire erano Angeletti e Deme. Ripeto: dobbiamo lavorare, stringere i denti e non commettere queste ingenuità. Piangersi addosso non serve a niente, per abitudine bisogna sempre alzare la testa e lavorare”.
Poco prima, durante l’intervista a Rai Sport, Colucci aveva sottolineato di aver visto il 110% di impegno da parte della squadra e di non aver nulla da rimproverare ai calciatori, se non l’ingenuità in occasione dell’azione che ha determinato il calcio di rigore in favore del Rimini.