foto ufficio stampa US Ancona
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Come passa in fretta il tempo. L’ultima volta in cui SPAL e Ancona incrociarono i loro destini sul campo era il 2016 e la vittoria dei biancazzurri al “Del Conero” significò di fatto promozione in serie B dopo ventitré anni. Oggi invece rappresenta un’altra tappa delicatissima di una stagione che sta assumendo tratti drammatici visto che la SPAL arriva da tre sconfitte consecutive, tutte per 1-0. Dall’altra parte i marchigiani sembrano arrivare in buona salute, forti del +7 sugli avversari di giornata. Per capire meglio come sta l’Ancona abbiamo parlato con Peppe Gallozzi, collega del Corriere Adriatico.

Che partita ti aspetti dall’Ancona in casa della SPAL?
“Sicuramente mi aspetto una partita particolare. Quando in estate sono usciti i calendari nessuno si aspettava una SPAL così in difficoltà di risultati, quindi credo vedremo una squadra che giocherà per ottenere dei punti. L’Ancona dal canto suo è riuscita a farne 10 in 5 partite, specie dopo il ritorno di mister Colavitto. In casa i biancorossi hanno ottenuto il bottino pieno dopo le vittorie contro Arezzo, Perugia e Recanatese, ma faticano a trovare la vittoria in trasferta. Nelle ultime due hanno pareggiato con la Fermana e perso contro la Torres. Mi aspetto un Ancona che cercherà di far bene e che cercherà di sfruttare le difficoltà della SPAL, senza mai dimenticarsi che per organico i biancazzurri non hanno niente da invidiare a chi si trova tra le prime posizioni della classifica”.

C’è stata una serie di risultati che finora ha portato i ragazzi di mister Colavitto in zona play-off. Era questo l’obiettivo che la società si era posta prima di iniziare il campionato?
“Partiamo dal fatto che in serie C la zona play-off è molto ampia: puoi trovare una formazione che dopo un campionato di vertice si trova al 2° posto in classifica e una squadra che ha fatto un campionato di medio profilo e si ritrova al 10° posto. L’obiettivo dell’Ancona è portare a termine un anno di transizione, visti gli obiettivi che la nuova proprietà si è fissata nell’arco di quest’ultimo, come a esempio la costruzione di nuove infrastrutture che sorgeranno in città. Chiaro che da regolamento la zona play-off può essere un obiettivo realistico: fra il 6° e il 10° posto la squadra può tranquillamente rimanerci”.

Dall’estate 2022 l’Ancona ha una proprietà straniera (più precisamente della Malesia): com’è andata finora e com’è il rapporto tra proprietà e ambiente?
“Sin da subito il rapporto è stato ottimo. Alla fine l’unico tassello che è cambiato è stato il proprietario (l’imprenditore Tony Tiong, ndr.), perché l’organigramma societario è rimasto pressocché invariato. È una proprietà che si è guadagnata la stima di tutto l’ambiente: seria, trasparente e che ha investito molto sul territorio e sui giovani. Una delle tante belle iniziative è il nuovo centro sportivo che sorgerà nei pressi dello stadio ‘Del Conero’. Sarà una vera e propria svolta storica poiché l’Ancona non ce l’ha mai avuto”.

In rosa ci sono due vecchie conoscenze biancazzurre: Alessandro Martina (50 partite con la Primavera) e Steven Nador (26 partite con la Primavera). Cosa si può dire di loro e della loro stagione attuale?
“Martina è uno dei giocatori di maggior valore di tutta la rosa grazie a delle qualità importanti che ha saputo evidenziare anche lo scorso anno. Attualmente la sua stagione non sta decollando, però è riuscito a giocare qualche partita di rilievo: una su tutte la vittoria in casa contro il Perugia. Nador invece sta avendo una stagione altalenante: con il precedente allenatore (Marco Donadel, ndr.) non è mai riuscito a far vedere le sue qualità, mentre con l’arrivo di Colavitto è spesso in ballottaggio con il suo collega di reparto Coli Saco, uno dei giocatori più in forma della rosa. Tuttavia sarà un elemento che sicuramente potremo scoprire più avanti”.

Che aria si respira in città alla vigilia di una trasferta diversa dalle altre visto il gemellaggio delle due Curve?
“Il gemellaggio lungo quarant’anni è sentitissimo ed è uno dei più antichi d’Italia. C’è molta voglia di tornare a Ferrara per onorarlo, visto che l’ultima occasione è stata nel 2015. Eppure in questi anni le due tifoserie non si sono mai perse di vista: le tante iniziative insieme e le tante visite reciproche confermano questo rapporto di fratellanza”.

Come arriva l’Ancona alla partita di sabato in termini di assenze? C’è qualche dubbio sulla formazione?
“Bisognerà capire bene le condizioni di Peli e Cioffi, poiché nessuno dei due ha 90′ nelle gambe e difficilmente partiranno titolari. Entrambi sono elementi fondamentali per la squadra: il primo ha la capacità di spaccare la partita e di creare pericolo in attacco, mentre il secondo per il suo ruolo fondamentale all’interno del gruppo squadra”.

IPOTESI DI FORMAZIONE (433): Perucchini; Clemente, Cella, Pellizzari, Martina; Coli Saco, Gatto, Paolucci; Energe, Spagnoli, Cioffi. All.: Colavitto.

Indisponibili: nessuno
Squalificati: nessuno