foto Filippo Rubin
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Col calciomercato invernale ormai dietro l’angolo nell’ambiente attorno alla SPAL ci si interroga con sempre maggiore curiosità sui profili che il dt Fusco punterà a ingaggiare per rafforzare una squadra che si è ritrovata a lottare per evitare i playout a fronte di aspettative iniziali completamente diverse.

Al momento il responsabile dell’area tecnica non ha dato molti indizi sulle sue strategie, pur lasciando intendere qualche settimana fa di voler puntare maggiormente sulla qualità (tecnica e morale) che sulla quantità (di giocatori) per ampliare la gamma di soluzioni a disposizione di Colucci.

Nel frattempo non sembra improprio definire Alessandro Bassoli come il primo tassello importante per il girone di ritorno. Nelle cinque partite giocate il difensore ex Pordenone si è dimostrato un elemento solido e affidabile nonostante lo scetticismo derivante dalla lunghissima assenza dal campo a causa di un complicato infortunio. Bassoli è infatti arrivato un mese fa (era il 7 novembre) per fare fronte all’emergenza in difesa sorta con gli infortuni a lungo termine di Arena e Iglio e coi problemi ricorrenti capitati a Peda e Fiordaliso. Da quando è stato tesserato è entrato stabilmente tra i titolari – dando prova di una condizione atletica inaspettatamente buona – e di fatto ha scalzato il più esperto Valentini dall’undici di partenza.

Non solo: in cinque partite (quattro in campionato e una in Coppa Italia di serie C) Bassoli non è mai stato ammonito, ma soprattutto non è mai stato sostituito salvo alla fine dei tempi regolamentari nella sconfitta contro la Lucchese. La sua strigliata a Tripaldelli nel finale di Gubbio-SPAL ha anche fatto vedere in tutta la sua evidenza non solo la sua personalità, ma anche quanto abbia preso immediatamente a cuore le sorti della squadra in un momento molto complicato grazie anche alla lunga esperienza maturata a Pordenone.

In una stagione complessivamente disgraziata, nella quale tanti giocatori stanno rendendo sotto (o molto sotto) le aspettative, il centrale cresciuto nel Bologna ha dato prova di disponibilità e affidabilità in termini di prestazioni pur essendo l’ultimo arrivato. Per averne riscontro basta prendere la media voto delle testate ferraresi: nelle quattro partite di campionato disputate finora Bassoli è il giocatore col rendimento migliore (6,05 in pagella), oltre che l’unico in assoluto in grado di superare la barriera del 6.

Non è certo detto che il profilo in stile Bassoli sia alla base della ricerca degli altri rinforzi di gennaio, ma di certo rappresenta un esempio di giocatore “di categoria” (242 presenze in serie C in carriera), dotato delle caratteristiche giuste a livello fisico, tecnico e caratteriale per puntellare la squadra in un reparto che si è ritrovato ad averne bisogno. Una bella differenza rispetto ai nomi altisonanti (Rossi e Nainggolan su tutti) proposti in tempi recenti.