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Si fa sempre più faticoso valutare le prestazioni di una SPAL che non sembra minimamente in grado di dare segni di discontinuità. Anche quando l’episodio gira a favore la squadra inciampa e manda ancora una volta a monte la possibilità di dare una piccola svolta al suo andamento. Un film visto e rivisto anche nello scorso campionato.

VOTO DI SQUADRA 5,5 – La SPAL segna un gol in trasferta e, visti i tempi, questa è una notizia degna di nota visto che l’ultima volta era accaduto il 29 ottobre a Sassari. Tutto il resto sa di tristissima ordinarietà: pur ritrovandosi in vantaggio la squadra fa sostanzialmente nulla per chiudere la partita e ovviamente concede il pareggio con modalità che nell’ultimo biennio si sono viste un’infinità di volte. Chi si accontenta gode… così così.

ALFONSO 5 – Va in difficoltà al primo tentativo del Piento smanacciando la palla che De Santis raccoglie e manda sulla traversa. Incerto anche sul traversone che Volpicelli raccoglie con la gentile collaborazione di Tripaldelli.

FIORDALISO 6 – Anticipa Gambale al 59′ con una diagonale difensiva che vale un gol. Non fa nient’altro di straordinario, ma va detto che si spinge in avanti in un paio di occasioni per mettere in area palloni non sfruttati dai compagni.

VALENTINI 6 – Non un fulmine, quando va fuori posizione poi fatica a rientrare con puntualità. Però è preciso nelle chiusure e gioca una gara complessivamente. Con Bassoli forma una coppia difensiva tutto sommato convincente.

BASSOLI 6 – Meno preciso del solito, soprattutto in fase di impostazione. Su una sua disattenzione Chakir prova a creare dei guai, ma per fortuna senza risultati. Col passare dei minuti si riprende, pur senza strafare. Guadagna un cartellino giallo per un entrataccia poco fuori dall’area a fine partita.

TRIPALDELLI 5 – Prende già nel primo tempo un ammonizione per un’incomprensibile entrata in ritardo su Njambe sulla trequarti. Palesa le solite difficoltà in fase difensiva quando perde Volpicelli nell’occasione del gol del Pineto (dal 82′ BRUSCAGIN ng – Gioca in posizione avanzata, non esattamente la specialità della casa e lo dimostra un cross che finisce in orbita nel finale di partita).

RAO 6 – Siamo sempre lì: è un 2006 al quale viene chiesto di giocare minuti pesanti, spesso fuori ruolo, in una squadra che fa acqua praticamente da tutte le parti. L’intraprendenza ce l’ha: costringe Amadio all’ammonizione in avvio, dando l’impressione come spesso accade di poter combinare qualcosa. Non impeccabile in copertura, Borsoi scende dalla sua parte. Ma non gli si possono chiedere miracoli (dal 82′ ANTENUCCI ng – Se fosse stato bene non sarebbe entrato a dieci minuti dal termine. La speranza è che Fusco porti a Ferrara un centravanti in tempi brevissimi, perché Mirco alle soglie dei 40 non può caricarsi l’attacco sulle sue spalle. Gli viene ribattuto l’unico tentativo che ha a disposizione).

BERTINI 5,5 – Nel valzer lento del centrocampo della SPAL prova a darsi da fare mettendo un po’ più di dinamismo rispetto agli altri. Cala con il passare dei minuti sparendo tra le linee (dal 79′ COLLODEL 5,5 – Corre senza incidere granché)

CARRARO 5 – Si vede per la prima volta al 10′ quando regala clamorosamente palla a Njambe, che per sua fortuna litiga col pallone calciando a lato. Tocca molti altri palloni, senza incidere.

CELIA 5 – In teoria da esterno sinistro nel 442 avrebbe tutta la libertà di liberare la corsa, crossare, andare anche al tiro. Non fa nessuna di queste tre cose.

MAISTRO 5 – In tutti i palloni che tocca si vede la voglia di fare qualcosa di utile, anche per onorare la fascia di capitano. Guadagna diversi calci di punizione e spesso si incarica di calciarli, ma solo in un’occasione, sullo 0-1, riesce a creare un pericolo. In altre occasioni va fuori misura, palla al piede invece finisce con l’intestardirsi troppo con la soluzione individuale.

RABBI 6 – Segna con caparbietà la rete del vantaggio spallino, approfittando della svagatezza della difesa del Pineto. Gli tocca soprattutto l’ingrato lavoro di pressing in avvio di azione, anche perché non può contare su una vera e propria spalla nei venti metri finali.

COLUCCI 5,5 – La scialba prestazione della sua SPAL era valsa comunque un vantaggio che andava difeso con le unghie e con i denti. Così purtroppo non è stato e quando gli avversari pareggiano e colpiscono due volte la traversa anche un punto può essere colto positivamente. Peccato che tenga la SPAL nelle sabbie mobili e non si veda la maniera di uscirne con quanto a disposizione al momento.