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Siamo ormai giunti alla metà della sessione di calciomercato invernale e per la SPAL rimane in sospeso la questione dell’arrivo di un nuovo attaccante, fissata come priorità dalla stessa dirigenza già nel mese di dicembre. La volontà sarebbe quella di mettere una pezza entro la settimana, ma come si è già visto tra i buoni propositi e la realtà c’è sempre una bella differenza.

  • Come anticipato, il mercato in entrata della SPAL gravita completamente attorno alla necessità di inserire in organico una punta di peso. Il ritorno di Andrea La Mantia (1991) dal prestito alla FeralpiSalò rimane una soluzione considerata più che sensata dalla società per una serie di motivi che abbiamo approfondito qualche giorno fa, ma gli ostacoli principali sono principalmente legati alla situazione ambientale in cui verrebbe a trovarsi il giocatore, bersagliato lo scorso anno dal pubblico. La sensazione è che alla SPAL si aspettassero un riscontro più rapido (e magari anche un po’ più entusiastico) da parte dell’attaccante, invece la situazione rimane in sostanziale stallo.
  • Col Cittadella che ha sparato alto per Magrassi (1993), il dt Fusco ha dovuto valutare delle alternative e tra queste c’è Massimo Zilli del Cosenza (2002). Profilo comparabile per caratteristiche fisiche, ma diverso sotto molti altri aspetti, tra cui quello anagrafico. La trattativa tra la SPAL e il club calabrese prosegue ormai da giorni e in via Copparo sembra esserci moderata fiducia su una svolta positiva in tempi brevi. Stando a quanto riporta la stampa cosentina il giocatore avrebbe già dato l’ok al trasferimento in prestito, ma le due dirigenze non hanno ancora trovato un’intesa. Il nodo principale è rappresentato dalla volontà dei biancazzurri di inserire un diritto di riscatto a fine stagione che al momento il Cosenza non sembra intenzionato a concedere. Il giocatore ha trovato davvero poco spazio nel campionato di serie B (6 presenze, 98 minuti totali, ultima apparizione il 9 dicembre) e se dovesse arrivare in tempo per Perugia-SPAL avrebbe significative possibilità di debuttare.
  • Resta da capire se l’arrivo di Zilli chiuderebbe le operazioni in attacco o se la SPAL vorrà fare un altro sforzo per potenziare il reparto. La valutazione dipenderà in parte dalle sorti del già citato La Mantia. Il rischio però è di arrivare agli ultimi giorni di mercato a causa dell’immobilismo che contraddistingue le prime tre settimane della sessione invernale.
  • Già da qualche giorno la notizia circolava sui quotidiani locali e ora se ne ha l’ufficialità: la SPAL ha comunicato attraverso i suoi canali ufficiali la risoluzione anticipata del prestito di Cesare Galeotti (2002) al Lumezzane. Il giovane portiere biancazzurro era partito come titolare della formazione lombarda, per poi farsi superare dal coetaneo Filigheddu e non riuscire più a riprendersi la posizione tra i pali vista la striscia di risultati che ha riportato il Lumezzane nella corsa playoff. Chiude la sua esperienza dopo 14 presenze complessive, 20 reti subite e 4 gare da imbattuto. Il suo futuro prossimo dipenderà con ogni probabilità da quello di Mattia Del Favero (1998): se l’ex Juventus dovesse accasarsi altrove è probabile un suo inserimento in rosa come secondo portiere. In caso contrario, ci sarà un nuovo prestito in serie C per un portiere che nonostante la giovane età ha già dimostrato di meritare la categoria.
  • Dopo le uscite di Marco Rosafio (1994) in prestito al Messina e di Raffaele Celia (1999) ad Ascoli a titolo definitivo, c’è uno dei giovani più promettenti uscenti dal vivaio spallino nel mirino della serie A. Si tratta del centrocampista Fabio Parravicini (2005) su cui sembrano essersi informate Atalanta, Bologna e Torino. Per la giovane mezzala quest’anno 9 presenze complessive, soprattutto sotto forma di spezzoni, complice una situazione di classifica non idilliaca che ha sicuramente influito sul minutaggio di tutti i giovani in rosa fino ad oggi. Non è facile prevedere se una cessione arriverà nell’immediato, ma la certezza è che Parravicini è da anni nel giro delle nazionali minori e fa gola a tanti. La SPAL però vorrebbe resistere.
  • Nella giornata di martedì si è svolta la prima delle sessioni settimanali di allenamento a porte aperte e ci è stato possibile andare ad osservare da vicino i biancazzurri. Assente Alfonso uscito dolorante dal Mazza domenica sera e già da qualche tempo vittima di qualche acciacco. Per questo per lui solo terapie conservative. Differenziato per Nicolò Contiliano (2004) e Alessandro Tripaldelli (1999), ma senza particolari preoccupazioni in vista della trasferta di Perugia in cui sicuramente non ci sarà Simone Rabbi (2001) squalificato. Ed è in dubbio Marco Bertini (2002) alla prese con una distorsione ad una caviglia.
  • Non fa più parte del mondo biancazzurro, ma ha sicuramente lasciato un’impronta nel passato recente della SPAL, anche se non nel modo in cui tutti avrebbero voluto. La notizia del giorno riguarda sicuramente l’annuncio di Daniele De Rossi come nuovo allenatore della Roma: una storia che ha sicuramente una sua sfaccettatura romantica, visto l’amore che Capitan Futuro ha sempre mostrato verso la capitale e verso i colori giallorossi. Una sfida non banale per lui, alla seconda avventura in panchina dopo quella alla SPAL durata 17 partite e fatta di 3 vittorie, 6 pareggi e 8 sconfitte. Interpellati dai media sportivi nazionali, due ex colleghi come Fabio Lupo e Alberto Pomini hanno sottolineato come il contesto romano potrebbe favorire il suo tipo di approccio con i giocatori e con gli allenamenti, più di quanto sia avvenuto lo scorso anno a Ferrara.