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La sensazione è quella di aver buttato un’occasione d’oro per uscire dalle sabbie mobili. La SPAL crolla nel secondo tempo della sfida di Perugia e conferma di avere un organico che andrebbe decisamente migliorato in alcune aree.

VOTO DI SQUADRA 5 – Media non esatta tra il 6,5 del primo tempo e il 4 del secondo, in cui si sono viste incertezze quasi inspiegabili. Il raddoppio fallito nel primo tempo da Antenucci di fatto è il presagio di un secondo tempo horror, in cui i biancazzurri ne prendono tre in dodici minuti. Malissimo soprattutto alcuni singoli, ma non si salvano nemmeno l’atteggiamento di una squadra che si è sciolta alla prima avversità. Né si può salvare Colucci che ha evidentemente sbagliato la lettura del secondo tempo.

DEL FAVERO 4,5 – Se serviva conferma dell’impossibilità di ripresentarlo dopo i tanti errori del girone d’andata, eccola qua. Dentro per l’infortunio dell’ultimo minuto di Alfonso, fino al gol di Lisi mette un paio di pezze su Bartolomei e Sylla, ma già con un mezzo pasticcio confezionato con Carraro (seppure a causa di un fallo) aveva fatto uscire dal vaso vecchi fantasmi. Da rivedere il piazzamento sul 2-1, letale lo svarione che vale la doppietta a Paz e che di fatto fa calare il sipario sulla partita.

BRUSCAGIN 4 – Anche lui chiamato in causa all’ultimo minuto per il forfait di Fiordaliso. Parte con un pallone perso e un fallo in zona pericolosa, prende male i tempi sulle palle alte e anche quando è ora di accorciare concede troppo spazio. I cross pericolosi del Perugia partono tutti dalla sua parte. Sbaglia anche appoggi semplici, ma è provvidenziale con l’anticipo in area al 5′ della ripresa che interrompe l’occasione per il Perugia. È l’unica cosa positiva di una partita sciagurata, in cui si rende anche doppiamente colpevole sul primo gol subito: prima perde palla e poi sbaglia il rilancio.

PEDA 6,5 – Pronti, via e porta avanti la SPAL con il marchio di fabbrica, il colpo di testa da calcio d’angolo: sono tre per lui in campionato, che ne fanno il miglior marcatore biancazzurro della stagione. Dettaglio che dice molto sulle capacità offensiva di questo gruppo. Difensivamente ha a che fare con Sylla e lo controlla con buona sicurezza. Tutti i gol arrivano da situazioni in cui lui può fare poco, purtroppo. Nel finale si sgancia in avanti per provare a fare da centravanti aggiuntivo, con scarsi risultati.

BASSOLI 6 – Il Perugia nel primo tempo macina tanto ma finalizza poco, per cui le incursioni dentro l’area sono limitate. I centimetri di Sylla sono un problema di Peda che se la cava bene e lui deve solo mantenere alta l’attenzione della linea difensiva per quel che può. Va anche vicino al gol con un colpo di testa fuori di poco sul 3-1, poi esce per un problema fisico in teoria (si spera) di lieve entità (dal 40′ s.t. VALENTINI ng – Nelle ultime era entrato per mantenere il risultato, stavolta deve rilevare il compagno acciaccato. Va un po’ in sofferenza su due accelerazioni dei padroni di casa ma senza subire).

TRIPALDELLI 5,5 – Il sostegno offensivo non manca, ma non viene mai convertito in sviluppi realmente promettenti negli ultimi 20 metri di campo. Ha il merito di fare ammonire due avversari. Tiene la posizione, anche se soffre inevitabilmente il mismatch fisico con Sylla quando il gigante senegalese si aggira dalle sue parti.

COLLODEL 4,5 – Si spende nella corsa, ma è sempre troppo impreciso e frettoloso quando ha la palla tra i piedi. Anche Colucci gli chiede spesso di mantenere la calma e di evitare giocate di prima che puntualmente finiscono tra i piedi degli avversari. Ci prova da lontano in avvio di ripresa, con la palla che finisce larga. Male in ripiego su Paz che lo taglia fuori facilmente e colpisce di testa per il 2-1. Rimane comunque in campo fino alla fine e non migliora la situazione lisciando due palloni, di cui uno manda in porta Sylla che colpisce il palo.

CARRARO 5,5 – Dopo la bella prova contro il Cesena parte un po’ a rilento, anche perché la SPAL approccia giocando in contropiede e si deve spendere soprattutto sulla seconda linea difensiva. In possesso anche per lui la palla scotta e non sempre trova la soluzione più utile. Migliora nel secondo tempo recuperando qualche buon pallone. L’ammonizione, seppur dubbia, gli farà saltare la sfida contro la Juventus Next Gen (dal 25′ s.t. BUCHEL 6 – Dentro nel momento peggiore della SPAL, si piazza al centro del campo facendo girare palla in modo semplice, ma sbagliando poco. Mette grinta nei contrasti come nella scivolata su Sylla: una squadra che si fa rimontare come oggi ne ha bisogno).

CONTILIANO 5 – Parte meglio rispetto alla gara col Cesena, mettendo ordine a centrocampo e risultando utile soprattutto nel recupero palla. La SPAL però gioca spesso cercando la palla diretta per le punte e il centrocampo soffre l’esuberanza biancorossa che finisce col travolgere anche lui, che nel secondo tempo si affievolisce fino al cambio (dal 25′ s.t. ZILLI 5,5 – Dovrebbe entrare per cercare il pareggio, ma la SPAL incassa subito il terzo gol. Si posiziona di fianco ad Antenucci e lavora soprattutto in protezione di palla spalle alla porta sfruttando il fisico. Sbaglia qualche controllo. Avrà bisogno di un approccio totalmente diverso, di certo è faticoso valutarlo per mezz’ora in campo con una squadra allo sbando).

EDERA 5,5 – Confermato titolare: i suoi strappi in avanti nel primo tempo sembrano una valida soluzione per le ripartenze della SPAL. Gioca d’astuzia guadagnando calci di punizione e trovando delle buone trame per i contropiede biancazzurri, anche se non viene sempre sostenuto a dovere da Collodel e Bruscagin. Negli ultimi metri incide meno di quanto potrebbe preferendo tornare indietro invece di attaccare lo spazio e in certe situazioni ci sarebbe bisogno di qualcosa in più (dal 25′ s.t. RAO 6 – Vale lo stesso discorso dei compagni subentrati: i cambi arrivano tardi e per di più pochi secondi prima del gol che chiude la partita. Con l’ingresso di Dalmonte ritrova spazio a sinistra nel suo ruolo naturale e prova a creare superiorità numerica).

MAISTRO 6 – Al terzo minuto batte l’angolo nello spazio perfetto per la testa di Peda che fa 0-1. Quarto assist stagionale. Lezioso in alcune situazioni, è però fondamentale con le sue giocate anche per alleggerire la pressione del Perugia. Viene cercato e si fa trovare sempre tra le linee e, con grande qualità, difficilmente sbaglia la giocata. Viene colpito due o tre volte nella ripresa e sembra risentirne. Ma resta uno dei pochi a salvarsi anche quando la nave si è già inabissata.

ANTENUCCI 5 – È l’unica novità rispetto all’undici che ha affrontato il Cesena. Inizialmente lavora bene con i compagni e lotta con la retroguardia umbra finché ne ha. La macchia sulla sua prova però arriva a metà primo tempo quando si divora il raddoppio mettendo fuori a tu per tu con Adamonis dopo aver strappato palla a Vulikic. Finisce la benzina presto e questo contribuisce a far arretrare la squadra nel secondo tempo. Sostituito tardivamente da Colucci (dal 34′ s.t. DALMONTE ng – Ritrova campo e minuti a distanza di tre mesi dall’ultima apparizione. Mette un buon pallone a rimorchio per Peda che la liscia e prova a sfruttare la sua velocità. Oggettivamente poteva fare poco altro, anche perché la SPAL aveva già buttato via la partita. Se non altro potrebbe essere un’arma recuperata per il girone di ritorno).


COLUCCI 5 –
L’approccio alla partita è giusto: la SPAL aggredisce il Perugia, va subito avanti sulla solita palla inattiva e poi imposta la gara lasciando giocare il Grifo per ripartire in contropiede con Maistro ed Edera. Nella ripresa il collega Formisano cambia tre pedine e lui non apporta correttivi, se non a rimonta già completata. Del Favero e Bruscagin erano scelte quasi obbligate a causa dei forfeit di Alfonso e Fiordaliso, ma hanno confermato la loro inaffidabilità. Sta a lui (e a Fusco) trovare soluzioni alternative.