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Appuntamento molto atteso nella sede della SPAL in via Copparo, col presidente Joe Tacopina che ha convocato una conferenza stampa per la prima volta in questa stagione sportiva. Le ultime interazioni con i cronisti risalgono a settembre, quando presentò i nuovi progetti della SPAL Foundation, e a giugno 2023 in occasione della presentazione del dt Filippo Fusco.

Di seguito il liveblog sintetico in tempo quasi reale. Gli aggiornamenti vanno dal meno recente al più recente, in ordine di orario. Al termine della conferenza stampa la nostra redazione curerà un approfondimento maggiormente dettagliato.

12.15 – Tutto pronto nella sala stampa del centro sportivo G.B. Fabbri. C’è un clima di grande attesa.
12.54 – Finalmente si inizia. Tacopina arriva con un discorso preparato su alcuni fogli. Look total black, espressione non esattamente serena.
12.55 – “Parlerò di diversi argomenti e poi lascerò spazio alle domande. Prima di tutto voglio dare il benvenuto a Marcello e Gabriella Follano. Marcello è un amico di lunga data che ha una grande passione per il calcio e per l’Italia. Ha deciso di investire nella SPAL per via della nostra amicizia e perché è rimasto impressionato dalla storia del club. Ha capito che qui c’è del potenziale, ha capito l’importanza delle strutture e oggi pomeriggio sarà qui con me. Ci aiuterà a far crescere la SPAL con il suo investimento. Per quanto riguarda il suo ruolo: farà parte del consiglio d’amministrazione e condividerà con me le strategie. Ho visto alcune ipotesi sui giornali riguardo al mio futuro e voglio sottolineare che sarò il proprietario e il presidente della SPAL ancora a lungo. I miei piani non sono cambiati”.
12.58 – “Vedo che il mio desiderio di stare a Ferrara è continuamente messo in discussione. E non ne capisco il motivo. I fatti parlano da soli. Vengono spesso sollevati dei dubbi sulla solidità economica della SPAL. In due anni e mezzo sono stati investiti 28 milioni di euro. Mi dispiace doverlo ripetere. Però sembra quasi che non venga compresa la portata di questo sforzo economico. Nessuno aveva mai fatto altrettanto prima. I debiti che abbiamo ereditato erano noti e siamo riusciti a tagliarli di 14 milioni. I Platek, ora proprietari dello Spezia, si erano interessati alla SPAL prima del mio arrivo e hanno lasciato perdere per via di quei debiti. Io invece mi sono messo in gioco e sono stato l’unico a intervenire, pur sapendo quanto sarebbe stato difficile sistemare la situazione. Anno dopo anno vogliamo continuare su questo percorso per riportare la SPAL a un livello sostenibile e virtuoso. Parte degli investimenti fatti e che continueremo a fare sono essenziali nella strategia di riduzione del debito. C’è una lunga strada davanti, ma bisogna lavorare per mettere al sicuro i conti. I documenti contabili sono pubblici e lì si trova tutto. Se qualcuno vuole che facciamo un passo indietro per poi ripartire da un fallimento significa che non vuole il bene della SPAL e della città. Quelli che la pensano così hanno le loro ragioni egoistiche che non fanno l’interesse della SPAL”.
13.05 – “Fino a che sarò qui farò tutto ciò che posso per prevenire questo scenario (quello del fallimento). Per proteggere i lavoratori che abbiamo qui e le loro famiglie. E tutte le altre aziende che collaborano con noi quotidianamente. Gli sponsor sono di grande supporto e non vogliamo certo deluderli”
13.08 – “Un’altra cosa evidente è che i soldi messi nella parte sportiva non hanno dato i risultati sperati. Nessuno avrebbe immaginato questa situazione. In estate tutti, compresi voi della stampa, avevano espresso opinioni positive sulla squadra messa insieme da Fusco. Nonostante i risultati negativi sono qui per provare a sistemare la situazione e fare in modo di chiudere la stagione nel migliore dei modi. Nonostante sia ovviamente arrabbiato e dispiaciuto. Io ho un’idea sugli obiettivi che dovremmo puntare, ma non dirò nulla per evitare che le mie parole vengano strumentalizzate”.
13.10 – “Sono certo però che l’attuale posizione in classifica non rappresenti il valore della squadra. Gli infortuni all’inizio del campionato ci hanno condizionato. Prima di gennaio siamo intervenuti portando qui Bassoli ed Edera, quindi sono arrivati Buchel e Zilli. Tutti ci daranno una mano. Fusco è attento sul mercato e se ci sarà l’opportunità di prendere uno o più giocatori in grado di fare la differenza e di essere funzionali per Colucci li prenderemo. Ho dato mandato a Fusco di prendere gli elementi che lui ritiene possano dare un contributo significativo”.
13.13 – “Stiamo aspettando di poter schierare ancora Dalmonte, Siligardi, Iglio, Arena e Sits. Tutti sarebbero dovuti essere importanti nei nostri piani iniziali. Appena rientreranno a pieno regime avranno l’impatto di cinque nuovi acquisti. Potevamo fare meglio? Certo. Possiamo ancora farlo? Certo. E sono qui per assicurarmi che lo facciamo. Dobbiamo chiudere la stagione nel miglior modo possibile. Mi dispiace per i tifosi e per la città. Vorrei davvero che la SPAL arrivasse al suo pieno potenziale. So che i tifosi sono arrabbiati, frustrati, delusi. Lo sono io per primo. Ci ho messo 28 milioni, come potrei non esserlo? Non avrei mai pensato a una cosa del genere. Nella mia vita ho sempre vinto. Questa è la prima volta in cui il risultato non arriva. Ma sono certo che ne usciremo”.
13.17 – “Il pubblico merita di più perché so che ama la SPAL. Noi come società lavoreremo per dargli delle soddisfazioni. Continueremo a investire denaro per fare il bene del club. Investiremo ancora nelle strutture e nel settore giovanile. In particolare voglio dire grazie a Massimiliano De Gregorio (il responsabile del settore giovanile, ndr) e al suo staff perché stanno facendo un lavoro splendido. Max ha sempre la parola giusta per tutti ed è un grande lavoratore. Persone come queste sono fondamentali per la nostra crescita”.
13.21 – “Le strutture stanno crescendo qui al centro sportivo. Abbiamo rifatto diversi spogliatoi, abbiamo fatto riparare il tetto e installato pannelli solari anche per garantire una sostenibilità ambientale. La SPAL Foundation è un’altra parte importante della nostra visione. Anche questo è un progetto che non c’era prima e che ha riscosso grandi elogi, anche fuori dalla città. Laura, Martina e Davide stanno facendo un lavoro enorme perché dà opportunità preziose a bambini e ragazzi che ne hanno bisogno. Questo ha un impatto concreto su tante famiglie e per me è qualcosa di estremamente significativo”.
13.26 – “Prima delle vostre domande voglio fare un appello ai tifosi che ci tengono davvero alla SPAL. Domenica abbiamo una partita fondamentale, che va assolutamente vinta, e dobbiamo essere tutti compatti per aiutare la squadra”.

Spazio quindi alle domande dei giornalisti.

13.29 – Alessandro Sovrani chiede cosa ha imparato Tacopina da questi due anni e mezzo, cosa pensa di modificare nel suo approccio e a quanto ammonta il debito rimanente al quale il presidente alludeva precedentemente – “I debiti attuali sono all’incirca 10 milioni. La lezione che ho imparato è che si può sbagliare e quando accade bisogna capire cosa si è fatto di sbagliato. Ho sbagliato a scegliere alcune persone, quello sì. Ora mi pare che abbiamo l’assetto giusto se si parla di dirigenza. Siamo davvero una famiglia, crediamo uno nell’altro e nella possibilità di fare meglio. Imparare dagli errori fa parte della vita. Sarebbe inutile per me stare qui a parlare di direttori sportivi, allenatori e giocatori sbagliati. Voglio solo fare meglio. Se non avessi questa motivazione non continuerei a mettere soldi nel club. E nemmeno avrei portato un nuovo investitore se non fossi determinato a portare la SPAL dove penso meriti di stare. Se pensassi che la SPAL è senza speranze me ne sarei già andato”.
13.34 – Alberto Benazzi chiede cosa secondo Tacopina non ha funziona finora – “Non facciamo quasi mai gol e se non si fa gol non si vince. Però Colucci ci sta lavorando. Io sono ottimista, anche se non sono un esperto. Però Fusco e Colucci sono convinti che si possa fare meglio. Zilli ci aiuterà molto, Sits non vede l’ora di tornare, Antenucci ha fatto più di 200 gol in carriera e ne vuole fare ancora. Stiamo cercando di portare qui un altro attaccante e se arriverà ci darà un ulteriore contributo. La squadra mi è piaciuta negli ultimi due mesi. Almeno non gioca più con la paura. Ora è il momento dei risultati. C’è tempo, ma non tantissimo. Bisogna iniziare a vincere da domenica”.
13.38 – Altra domanda di Benazzi sull’incontro con giocatori e staff – “Ci ho parlato, ma non rivelerò pubblicamente i contenuti del nostro colloquio”.
13.40 – Domanda di Alessio Duatti sulle ragioni dell’assenza e sul silenzio degli ultimi mesi – “Principalmente per i miei impegni di lavoro negli USA. Però bisogna anche capire che io mi occupo della SPAL ogni giorno parlando coi dirigenti. Sono sempre aggiornato e mi fido di loro. Corrado Di Taranto è il miglior direttore generale che abbia mai avuto. Ma non mi interessa sapere quante penne verranno comprate per gli uffici, ci sono delle persone pagate per farlo. La mia presenza qui fa la differenza, ma non sono né un direttore sportivo né un allenatore, il mio ruolo è quello di fare le scelte chiave per la vita della società”.
13.44 – Ancora Duatti che chiede cosa intende fare Tacopina riguardo al marchio – “(Tacopina ride) I nostri avvocati se ne occuperanno visto che è una faccenda legale. Ma è una domanda sciocca. Se a qualcuno piace il marchio della Ferrari può chiedere di comprarlo? Non credo. Non ci ho perso il sonno, questo è sicuro. Se poi qualcuno vuole pagare 28 milioni di euro per averlo lo ascolterò volentieri”.
13.45 – Marcello Ferron chiede un ulteriore commento sugli obiettivi stagionali – “So cosa volete che io vi dica. Non lo dirò, perché tutti mi hanno rimproverato per essere stato troppo esplicito in passato. Io so quali obiettivi vorrei raggiungere e ci credo. Così come ho fiducia nei nuovi acquisti e nei giocatori che rientreranno. Mi pare ovvio che io voglia vincere. Altrimenti perché spenderei dei soldi? Ma non voglio creare controversie e dire cose che possono essere usate contro di me. Voglio che questa squadra faccia meglio, questo è quanto”.
13.50 – Ferron chiede delle tensioni con gli ultras – “Si sta parlando di una piccola parte della tifoseria. C’è un problema con questa parte. Io ho dato disponibilità a un incontro. L’ho comunicata ieri e hanno rifiutato. Io volevo andare avanti nell’interesse di tutti e della SPAL, non certo il mio personale. Hanno chiuso la porta. Volevo provare a sistemare le cose per il bene club. Tutti hanno commesso errori. Loro a insultarmi personalmente e io a rispondere male. La cosa migliore era incontrarsi, ammettere gli errori e andare avanti senza altre tensioni. Anche senza la pretesa di piacersi a vicenda. Non c’è questa possibilità e allora andremo avanti come ora. Mi dispiace sia così, soprattutto per le persone che lavorano qui. Ma non sono preoccupato al riguardo”.
13.56 – Mauro Malaguti chiede a Tacopina di introdurre il nuovo socio Marcello Follano – “Bisogna iniziare a parlare di lui senza alcun mistero o speculazione. Avrete occasione di conoscerlo già da domani, domenica verrà a vedere la partita con me. Marcello è una persona molto appassionata di calcio, è sempre stato presente in tutte le mie precedenti esperienze calcistiche e parteciperà anche in questa avventura con il solito trasporto e il solito spirito”.
14.00 – Si chiude la conferenza stampa del presidente Joe Tacopina.



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