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Dopo aver fatto il punto della situazione di casa SPAL in una lunga e approfondita disamina personale, il presidente Joe Tacopina ha risposto alle domande dei giornalisti presenti.

DEBITI ED ERRORI – “A oggi i debiti societari ammontano all’incirca a 10 milioni. Quello che posso dire sull’argomento è che nella mia storia personale e nel mio passato ho capito che dagli errori si può solo imparare: individuarli serve a non ripeterli. Sicuramente questi errori sono stati soprattutto miei, ho sbagliato nelle scelte di alcune persone. Ma ora penso che la struttura societaria sia la migliore possibile: crediamo l’uno nell’altro e nella volontà di lavorare in team per migliorare le cose e crescere. Potrei parlare di allenatori, direttori sportivi e dirigenti a diversi livelli, ma sarebbe inutile. Quello che posso e voglio fare è continuare a lavorare e investire per arrivare al nostro obiettivo condiviso di far crescere la SPAL. Sappiamo cosa vogliamo fare e dove vogliamo arrivare“.

RENDIMENTO DELLA SPAL – “Cosa ci è mancato? I gol, francamente. Abbiamo mancato nel segnarne e se fatichi a segnare fatichi a fare risultato. Ma sono fiducioso del nostro percorso. Colucci ci sta lavorando insieme a Fusco e io sono ottimista. Crediamo molto in Zilli, che è giovane ma ha grandi potenzialità ed è pronto per dimostrare il suo valore. Sits doveva essere un giocatore fondamentale per il nostro attacco, ma ha giocato con noi solo pochi minuti prima di farsi male ed essere costretto a rimanere fuori per mesi. Ci ho parlato recentemente e non vede l’ora di poter tornare ad aiutare squadra e compagni, probabilmente già dal mese di marzo. Antenucci ha segnato più di 200 gol in carriera ed è ancora lo stesso Antenucci, per cui anche da lui ci aspettiamo i gol per tornare tutti insieme sulla retta via. Stiamo cercando di portare qui un altro attaccante e se arriverà, se ci sarà l’opportunità, saprà aggiungere anche il suo contributo. Ma la squadra è indubbiamente in crescita, gioca a viso aperto e ha messo da parte le paure. Abbiamo tutto il tempo di sistemare la stagione, ma da domenica bisogna iniziare a fare risultato“.

CONFRONTO – “Se ho parlato con giocatori e mister? Ovviamente sì, ma preferisco non rendere pubblico quello che ci siamo detti“.

L’ASSENZA E IL SILENZIO – “La mia assenza da Ferrara è stata principalmente dovuta a questioni lavorative che mi hanno costretto a viaggiare e ad essere presente di persona in determinate circostanze. Ma voglio ribadire come nelle mie giornate la SPAL non manchi mai. Sento quotidianamente tutti i livelli della società da Veronica Bon a Luca Pozzoni, passando per Filippo Fusco fino a Corrado Di Taranto che è senza dubbio il miglior direttore generale che abbia mai avuto. La coesione e la collaborazione che attualmente vedo alla SPAL mi possono permettere di essere fisicamente assente, ma sempre presente nelle decisioni e parte estremamente attiva della società, come è giusto che sia, ma non sono né un direttore sportivo né un allenatore“.

QUESTIONE MARCHIO – “(Ride alla domanda, ndr) Credo sia una domanda sciocca, ma non tanto per la domanda fatta qui in questo contesto. Dirò solo che abbiamo dei legali e loro si occuperanno della questione. Non mi sembra una questione prioritaria e di cui voglio occuparmi ora: se ne occuperà chi di dovere. Ma se domani qualcuno si sveglia e chiede il marchio della Ferrari non credo avrebbe alcuna possibilità di comprarselo. Ovviamente se qualcuno avesse 28 milioni a disposizione per il marchio sa dove trovarmi e può chiamarmi tranquillamente“.

OBIETTIVI STAGIONALI – “Come vi ho anticipato, non mi sbilancerò sull’argomento. Io credo fermamente in questa squadra, credo fermamente nei giocatori che abbiamo e in quelli che sono stati recentemente aggiunti o che presto torneranno disponibili come Dalmonte, Iglio e Sits. Ribadisco che ricordo perfettamente quando a inizio stagione tutti avevate scritto nei vostri articoli quanto questa squadra potesse fare bene: è la stessa squadra che ha avuto tantissimi infortuni. Sapete bene che io voglio vincere e il fatto che in questi anni abbia investito 28 milioni dimostra la mia voglia di fare bene, ma non voglio affermare cose che poi potrebbero essere decontestualizzate e usate contro di me o contro la squadra o la società“.

CURVA OVEST – “Si sta parlando di una piccola parte della tifoseria. C’è un problema con questa parte. Io ho dato disponibilità a un incontro. L’ho comunicata ieri e hanno rifiutato. Io volevo andare avanti nell’interesse di tutti e della SPAL, non certo il mio personale. Hanno chiuso la porta. Volevo provare a sistemare le cose per il bene club. Tutti hanno commesso errori. Loro a insultarmi personalmente e io a rispondere male. La cosa migliore era incontrarsi, ammettere gli errori e andare avanti senza altre tensioni. Anche senza la pretesa di piacersi a vicenda. Non c’è questa possibilità e allora andremo avanti come ora. Mi dispiace sia così, soprattutto per le persone che lavorano qui. Ma non sono preoccupato al riguardo“.

MARCELLO FOLLANO – “Sabato lo conoscerete personalmente, è giusto togliere questo velo di mistero che lo avvolge. È un mio amico da diverso tempo, è un imprenditore di successo, appassionato di calcio, in particolare quello italiano, e si è appassionato alla SPAL. È stato vicino a me in diversi momenti della mia carriera e qui abbiamo trovato il momento giusto per diventare qualcosa in più di semplici amici. Un tipo in gamba e molto intelligente“.