Non arriva la terza vittoria consecutiva: da Fermo la SPAL porta a casa un solo punto, che i biancazzurri devono anche tenersi stretto per come è andata la partita. I padroni di casa hanno infatti avuto almeno due occasioni buone per mandare al tappeto la squadra di Di Carlo. Di positivo ci sono i sette punti nelle ultime tre e il terzo risultato utile consecutivo. L’altro lato della medaglia è quello di una prestazione non all’altezza di una squadra che punta tanto sulla qualità e che ha bisogno di punti per salvarsi.
VOTO DI SQUADRA 5,5 – I biancazzurri partono forte con una manciata di occasioni nei primi venti minuti che non vengono sfruttate da Maistro e Dalmonte. Poi la Fermana prende campo e passa con l’autogol-beffa di Carraro centrato da un colpo di testa di Valentini. Nella ripresa gli aggiustamenti apportati da Di Carlo portano al pareggio di Dalmonte, ma la SPAL crea poco altro rischiando di subire il secondo gol in più di un’occasione e viene salvata da Ghiringhelli e Galeotti. Passo indietro rispetto alle ultime due, specie se si considera la situazione della Fermana: è mancata la lucidità necessaria per fare la partita su un campo che imponeva di portare a casa (più) punti.
GALEOTTI 6 – Mai impegnato nel corso del primo tempo, si vede bucare da un rimpallo sfortunato nato da un tiro-cross di Petrungaro: quando la palla rimbalza in porta lui è a terra con Valentini e può fare ben poco. La grande risposta sull’acrobazia di Petrelli al 90′ testimonia il suo livello di concentrazione pur dovendo intervenire poco malgrado il pressing offensivo dei padroni di casa.
GHIRINGHELLI 6 – Su un calcio d’angolo a favore disinnesca il contropiede di Petrungaro con la SPAL sbilanciata in avanti e non è l’unica volta in cui ferma l’esterno avversario. Che però alla lunga cresce e mette in seria difficoltà lui e tutta la difesa. Dai suoi piedi infatti parte il pallone dell’1-0 e l’altra grande occasione in chiusura di frazione. Bravo nelle diagonali ad evitare problemi posizionandosi sempre al posto giusto: miracoloso a dieci minuti dalla fine quando salva sulla linea un colpo di testa a botta sicura di Condello.
PEDA 6 – Rientrava dalla squalifica per l’espulsione della settimana scorsa, ma essendo diffidato viene ammonito e salterà anche la sfida contro l’Arezzo. Non viene sollecitato più di tanto considerando che la Fermana attacca principalmente dall’altro lato, anche se il gol nasce dalla corsia a lui più vicina. Rischia insieme all’intero reparto su una delle tante discese di Petrungaro che dopo una serie di rimpalli fa finire il pallone a centimetri dal palo. Dal pareggio in poi torna a fare la voce grossa alzando il suo baricentro e gli anticipi a metà campo.
VALENTINI 6 – Regge pur con qualche affanno le scorribande avversarie del primo tempo, mettendo in campo sostanza ed esperienza. La carambola che regala il gol alla Fermana nasce da lui, ma sembra un episodio abbastanza casuale. Lotta con Sorrentino riuscendo ad arginarlo nella maggior parte delle volte.
BRUSCAGIN 5,5 – Si sacrifica e Di Carlo apprezza, ma la Fermana sceglie spesso di battezzarlo come anello debole della catena. Eleuteri lo sfida in velocità e spesso prevale. La diversità di passo coi dirimpettai lo porta a un cartellino giallo quasi inevitabile. Apprezzabile il tentativo in rovesciata nel primo tempo, nessuno se lo sarebbe mai aspettato.
DALMONTE 6,5 – Spostato a destra per far spazio a Maistro dall’altra parte. Buono lo spunto dopo due minuti, meno il tiro fuori misura con il mancino. Fa vedere tanti strappi in avanti che mettono in difficoltà la Fermana e in uno di questi fa ammonire Petrungaro. Con l’ingresso di Edera torna a sinistra e nel giro di cinque minuti trova il gol sulla sponda di Antenucci (dal 36′ s.t. RAO 6 – Dà una bella scossa nel finale. Grande azione personale a tre minuti dal novantesimo con dribbling, doppio passo e tiro, debole però sul primo palo. Ottimo ingresso che dà una mano anche sull’ultimo cross buttato dentro dalla Fermana).
CARRARO 6 – Dialoga bene in avvio con Buchel e Maistro, concedendosi anche qualche inserimento nell’area avversaria. Quando c’è da soffrire diventa il terzo centrale anche per aiutare nelle uscite, poi è sfortunatissimo quando il pallone gli rimbalza addosso e finisce alle spalle di Galeotti. Al di là dell’autogol su cui è incolpevole, porta a a casa un’altra prova di sostanza e affidabilità.
BUCHEL 6,5 – Ripulisce una buona quantità di palloni disimpegnandosi con freddezza in mezzo al traffico. La condizione fisica ottimale dovrebbe essere sempre più vicina, ma alla terza partita in poco più di una settimana è costretto a limitare la copertura del campo ed essere più falloso subendo la corsa del centrocampo marchigiano. Quando si alza dai suoi piedi nasce sempre qualcosa come la verticalizzazione che Antenucci trasforma in assist per l’1-1 di Dalmonte (dal 36′ s.t. CONTILIANO 6 – Aggiunge corsa e sostanza che il compagno non aveva più, prendendo un fallo importante che alleggerisce la pressione finale della Fermana)
MAISTRO 5 – Match-winner di Pescara, di nuovo indolente e inconcludente a Fermo. Viene spesso trovato libero sulla sinistra ma nelle prime due occasioni rallenta la giocata quando avrebbe l’opportunità di calciare di prima intenzione. Pericoloso a metà primo tempo con il terzo tiro della sua gara che si crea in dribbling. Alla quarta occasione sui suoi piedi finisce, di nuovo, per intestardirsi e sprecare un pallone interessante. Male anche sui calci da fermo (dal 14′ s.t. EDERA 5 – Si vede che potrebbe dare qualcosa di più, ma gli manca la lucidità per fare la giocata giusta. Più di un pallone lanciato nel vuoto in situazioni in cui sarebbe forse bastata la giocata più semplice. Utile in sostegno alla fase difensiva, ma da lui ci si aspetta concretezza in attacco e stavolta non ne azzecca molte).
ZILLI 5,5 – Titolarità guadagnata a scapito di Petrovic, lotta come sempre su tutti i palloni anche in aiuto al centrocampo. Quando la squadra si abbassa però fatica a fare il suo per far salire i compagni che potrebbero affidarsi ai lanci lunghi su di lui per respirare. Nella ripresa scende a prendersi la palla e in avvio parte anche bene in dribbling, ma le sue caratteristiche chiaramente sono altre (dal 14′ s.t. PETROVIC 6 – Il suo ingresso aumenta il tasso tecnico delle giocate offensive ed è molto bravo nel ricevere e far girare il pallone. Manda due volte verso la porta Rabbi, che viene però fermato in entrambi i casi).
ANTENUCCI 6 – Dopo due gol consecutivi è meno appariscente in una partita in cui la SPAL sfrutta prevalentemente gli esterni: prova a giocare sulle seconde palle gestite da Zilli, ma appena cresce la Fermana le occasioni calano. Prova ad allargarsi per ricevere qualche pallone giocabile e puntare la porta con alterne fortune, poi torna a mostrare la sua classe con la sponda di prima che diventa l’assist per Dalmonte (dal 23′ s.t. RABBI 5 – Appena entrato viene mandato nello spazio da Petrovic e prende una botta da Carosso. Ha un’occasione uguale pochi minuti dopo ma è bravo Furlanetto a uscire. Meno incisivo rispetto alle ultime due in cui aveva confezionato due assist dalla panchina: perde palloni e duelli che meglio gestiti avrebbero potuto creare situazioni interessanti).
DI CARLO 5,5 – L’ottimo avvio è senz’altro frutto dell’approccio caratteriale giusto alla gara, ma dopo venti minuti la SPAL si abbassa troppo facendo riemergere qualche vecchio fantasma. Il pareggio arriva con le adeguate correzioni tattiche e lo spostamento di Dalmonte a sinistra che confermano ancora una volta la più che buona gestione dei cambi, più per gli spostamenti che per gli ingressi, dato che Rabbi e Edera entrano abbastanza male. Sono comunque tre risultati utili su tre partite, per quanto contro l’ultima in classifica ci sia stata troppa sofferenza e poca concretezza in avanti. Forse anche lui s’aspettava qualcosina in più.