La 28^ giornata nel girone B di serie C ci ha detto che la lotta per la salvezza rischia d’essere decisa da margini ridotti, a meno che qualche squadra non abbia un improvviso crollo o una poderosa accelerazione nelle ultime dieci gare della stagione regolare. Non c’è una squadra già condannata sul fondo della classifica e come minimo fino all’11° posto – ora occupato dall’Arezzo – nessuno può permettersi di fare tanti calcoli.
Per la SPAL ovviamente l’obiettivo è la salvezza senza passare dai playout, ma con una volata finale che prevede ben 6 partite nel solo mese di marzo è bene fare chiarezza sul funzionamento della classifica, perché arrivare quindicesimi non rappresenta l’unica strada per conservare la categoria.
Esiste infatti uno scenario nel quale si può arrivare sedicesimi ed evitare i playout. Non è certo quello preferibile ma c’è. La condizione necessaria è che i biancazzurri finiscano il campionato con più di otto punti di vantaggio sulla penultima. E al momento i punti di vantaggio su un Olbia non proprio in forma sono esattamente otto. Oggi quindi i playout si giocherebbero regolarmente, ma se il distacco aumentasse diventerebbe una faccenda riservata alle due squadre che le stanno dietro.
Con il Sestri Levante che tallona la SPAL e una Recanatese tornata alla vittoria dopo 14 partite di digiuno è tuttavia presto per fare qualsiasi ipotesi. Ne approfittiamo però per andare a vedere, punto per punto, tutto quello che occorre sapere sugli eventuali spareggi di fine stagione.
Punto uno: chi va ai playout?
Vanno ai playout massimo quattro squadre per ogni girone: la 16° classificata, la 17° classificata, la 18° classificata, la 19° classificata. La 20° classificata (ultima) retrocede direttamente in serie D.
La classifica, in caso di parità punti, viene determinata tenendo conto dell’ordine:
a) dei punti conseguiti negli incontri diretti;
b) a parità di punti, della differenza tra le reti segnate e quelle subite negli stessi incontri; c) della differenza fra reti segnate e subite negli incontri diretti fra le squadre interessate; d) della differenza fra reti segnate e subite nell’intero campionato;
e) del maggior numero di reti segnate nell’intero campionato;
f) del minor numero di reti subite nell’intero campionato;
g) del maggior numero di vittorie realizzate nell’intero campionato;
h) del minor numero di sconfitte subite nell’intero campionato;
i) del maggior numero di vittorie esterne nell’intero campionato;
j) del minor numero di sconfitte interne nell’intero campionato.
Attenzione!! È importante sottolineare che, se al termine della stagione regolare, il distacco in classifica tra la 19° e la 16° è superiore agli 8 punti, il playout tra queste due squadre non viene disputato. Quindi la 16° resta in serie C e la 19° retrocede direttamente in serie D. Discorso analogo se il distacco tra la 17° e la 18° è superiore agli 8 punti.
Come funzionano i playout?
In caso di effettivo svolgimento dei playout, ogni squadra gioca una doppia sfida (andata e ritorno) contro lo stesso avversario. La vincente si salva, la perdente retrocede. La squadra 16° classificata disputa una sfida andata/ritorno con la squadra 19° classificata del medesimo girone; la gara di andata viene disputata sul campo della squadra 19° classificata. Analogamente, la squadra 17° classificata disputa una gara di andata/ritorno con la squadra 18° classificata del medesimo girone; la gara di andata viene disputata sul campo della squadra 18° classificata. Alla fine le due “vincenti” si salvano e le due “perdenti” retrocedono.
Se ciascuna squadra vince una partita, si guarda al punteggio aggregato. In caso di parità nei due incontri (es 2-1; 0-1) si salva la squadra meglio posizionata in classifica e l’altra retrocede. Anche in caso di due pareggi (es 0-0, 1-1), si salva la squadra meglio posizionata in classifica e l’altra retrocede. In nessun caso sono previsti tempi supplementari.
Sanzioni nelle gare dei playout
Si riporta testualmente l’articolo 19, comma 7, del Codice di Giustizia Sportiva FIGC riguardante le sanzioni per le gare dei playout: “a) le ammonizioni irrogate nelle gare di campionato non hanno efficacia; b) la seconda ammonizione e l’espulsione determinano l’automatica squalifica per la gara successiva, salvo l’applicazione di più gravi sanzioni disciplinari. Le sanzioni di squalifica che non possono essere scontate in tutto o in parte nelle gare di Play-Off e Play-Out devono essere scontate, anche per il solo residuo, nel campionato successivo”.
Una precisazione sul punto a) è che il conto delle ammonizioni si azzera, ma ciò non toglie che giocatori squalificati in campionato debbano comunque scontare e/o terminare la propria squalifica.
Date delle partite e uso del VAR
Dall’ultima assemblea di Lega Pro dello scorso 21 febbraio risulta che il VAR verrà utilizzato per le gare dei playout, così come per quelle dei playoff. Per quanto riguarda le date, ancora ufficiose e non ufficiali, dovrebbero essere sabato 11 maggio e sabato 18 maggio. L’ultima partita di campionato della SPAL, contro l’Olbia, è in programma domenica 28 aprile.