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Arriva la prima sconfitta della seconda gestione Mimmo Di Carlo contro una Torres che allunga la striscia di vittorie consecutive e sfrutta al massimo le occasioni create nel corso della partita. I biancazzurri ce l’hanno messa tutta ma può coltivare qualche rammarico per le occasioni fallite in avvio di gara. Al netto poi degli errori individuali che hanno determinato il risultato finale.

VOTO DI SQUADRA 5,5 – Buon primo tempo, soprattutto nei primi minuti quando la SPAL riesce ad imporre il proprio piano partita grazie alla grande intensità e all’aggressione dell’avversario a tutto campo. Peccato non aver segnato nelle occasioni create nei primi minuti che avrebbero sicuramente aiutato a giocare con maggiore qualità e a gestire al meglio l’inevitabile crescita della Torres. Pesano sul risultato gli errori di Galeotti che entra, pur con responsabilità di grado diverso, in entrambe le reti e la cronica difficoltà nel creare occasioni nitide.

GALEOTTI 5 – Primo tempo senza particolari apprensioni: si mostra sicuro nelle uscite alte ed è tutto sommato ordinato con i piedi. Grande uscita al 10′ della ripresa per bloccare Zecca, quando legge benissimo la traiettoria di un cross rasoterra in area che taglia fuori la difesa spallina. Ha più di qualche responsabilità sul gol di Fischnaller, che lo vede qualche metro avanti e trova la rete con un gran pallonetto. Sulla seconda rete respinge un tiro che rimbalza proprio davanti a lui in area di rigore, ma Saiani tarda a rientrare e spalanca la porta a Zecca.

GHIRINGELLI 6 – Si disimpegna bene in entrambe le fasi, occupandosi principalmente di limitare Zambataro e Ruocco sul suo lato e permettere a Rao di occuparsi soprattutto della fase offensiva. Se nel primo tempo trova lo spazio per proporsi come ulteriore alternativa offensiva, nel secondo deve principalmente difendere e scompare un po’ dai radar.

PEDA 6 – Attento sulle palle alte e sugli inserimenti tra le linee. Non si fa sorprendere dagli attaccanti sardi e tenta anche diverse scorribande palla al piede quando trova l’anticipo vincente. Termina la partita dolorante per i colpi subiti e senza più un briciolo di energie. Difficile chiedergli di più nel contesto di una serata complicata.

VALENTINI 6 – Si perde Diakite in area al 10′, ma il colpo di testa sfila fortunatamente sul fondo. Pochi minuti dopo si rifà mandando appena alto sulla traversa un gran colpo di testa su cross di Dalmonte. Per il resto partita di ordinaria amministrazione senza errori degni di nota.

SAIANI 5,5 – Scelta un po’ a sorpresa, anche se Tripaldelli era sicuramente tra i più stanchi dopo la trasferta di Vercelli. Inizio buono in cui trova il fondo in un paio di sovrapposizioni e mette altrettanti cross in area senza subire la spinta di Zecca sulla stessa fascia. Cala inevitabilmente col passare dei minuti senza lasciare il segno e Zecca guadagna progressivamente campo fino al gol dello 0-2 (dal 30′ s.t. TRIPALDELLI 5,5 – Un quarto d’ora di assalto per cercare di rimettere in piedi la partita. Trova un paio di buoni cross non sfruttati dai compagni ma perde anche un pallone sanguinoso e si fa saltare in testa da Zecca nell’azione del possibile 0-3).

RAO 5,5 – Inizia carico con due belle conclusioni nel giro di un minuto nell’inizio arrembante della SPAL. Zambataro lo sovrasta spesso col fisico e quindi fatica a innescarsi. Nella ripresa non riesce ad incidere e Di Carlo lo sostituisce per dare un po’ di imprevedibilità (dal 18′ s.t. MAISTRO 5,5 – Si impegna da subito in quello che gli riesce meglio, ovvero cercare la giocata, provando l’uno contro uno e la rifinitura per gli attaccanti. Il suo rientro al trotto in occasione del raddoppio della Torres non lo lascia esente da colpe.).

CARRARO 5,5 – In costruzione alterna giocate utili ad alcuni passaggi poco convinti  che costano qualche palla persa. Sfortunato a metà primo tempo quando Dalmonte gli serve un pallone perfetto in area e il suo piattone viene rimpallato da un difensore per poi finire senza problemi tra le braccia di Zaccagno. Tanti alti e bassi che lo portano a non lasciare il segno.

BUCHEL 5,5 – Parte benino, con la solita classe e un gran lancio per Zilli in campo aperto al 5′. Sembra poi accusare qualche problema fisico, come sottolineato da Di Carlo stesso nel prepartita e il suo gioco diventa più prevedibile oltre che limitato nel raggio d’azione (dal 30′ s.t. SILIGARDI 6 – Peccato abbia pochi minuti nelle gambe perché per occasioni e pericoli creati è sicuramente tra i migliori. Un paio di conclusioni e di giocate senza fortuna).

DALMONTE 6,5 – Attivo ma un po’ troppo precipitoso in area. Diagonale pazzesca per rimediare ad un errore in impostazione di Carraro che aveva avviato una bella combinazione della Torres. Bene nell’uno contro uno, trova spesso la giocata per saltare l’uomo e servire un compagno ma al pari di tutti i compagni non riesce ad incidere in fase di conclusione.

ZILLI 6 – Costringe immediatamente Siniega al fallo da ammonizione, dimostrando di poter essere una minaccia con le sue avanzate. Sgomita sulle palle alte e prova a metterci il fisico su tutti i palloni e proprio in occasione di uno di questi contrasti prende un colpo alla nuca che lo costringe a chiedere al cambio (dal 39′ p.t. ANTENUCCI 5,5 – I centrali della Torres sono ossi duri data la loro fisicità e il capitano lotta come può spalle alla porta e in transizione. In un secondo tempo complicato, fa quello che può per cercare di fare male ma non riesce a creare e crearsi occasioni).

PETROVIC 6 – Tra i più propositivi nell’inizio incoraggiante della SPAL: protegge, alza la testa, si butta dentro. Zaccagno gli nega un gol a inizio ripresa con un’uscita puntuale. La sua sostituzione desta perplessità (dal 18′ s.t. RABBI 5 – Entra e da subito appare chiara l’intenzione di cercarlo alle spalle della linea di difesa della Torres. Si divora una grande occasione proprio in una di queste situazioni quando a tu per tu con Zaccagno calcia a lato in maniera grossolana, senza nemmeno riuscire a inquadrare la porta.

DI CARLO 5,5 – Il piano partita era chiaro: sorprendere la Torres con un inizio coraggioso per poi provare a gestire il calo fisico e magari contenere l’avversario. La SPAL crea diverse occasioni nei primi 15-20 minuti ma purtroppo non concretizza. Perde la prima partita della sua seconda gestione più per i limiti difensivi che per altre ragioni, anche se Rao continua a convincere poco nel ruolo di ala destra e forse Petrovic poteva essere tenuto in campo un po’ di più.