Battendo la SPAL al “Mannucci” il Pontedera ha messo fine a un digiuno di vittorie in casa che durava da due mesi (4-0 alla Fermana). I granata aspettavano infatti di gioire col proprio pubblico da cinque partite. Comprensibile quindi la soddisfazione che l’allenatore Massimiliano Canzi ha dimostrato nel postpartita.
PARTITA – “Avevo chiesto aggressività ed equilibrio oltre che ad una prova di personalità contro una squadra fortissima che arrivava da un momento positivo. Siamo stati aggressivi, equilibrati e credo sia stata una delle partite migliori a livello di duelli individuali che abbiamo giocato da quando sono su questa panchina. Sono fiero dei ragazzi, abbiamo subito critiche ingenerose in questo periodo perché è un peccato dimenticarsi cosa stanno facendo questa squadra, questo gruppo e questo club. Questa rosa è stata costruita per altri obiettivi e i ragazzi vanno ringraziati per quello che stanno facendo. Mancano sei partite, il campionato è lungo ma nessuno mollerà di un centimetro”.
GOL DALMONTE – “Il gol di Dalmonte è arrivato su una grande azione con quattro giocate di prima. C’è stata una finta bellissima di Dalmonte su cui potevamo fare veramente poco. Oggi si deve godere della prestazione e della vittoria. Negli ultimi cinque minuti abbiamo cercato anche di non perderla, perché in partite che domini e in cui non fai gol può succedere anche di uscire senza punti. Il confine tra vittoria e sconfitta è sottilissimo. Avessimo pareggiato sarebbe comunque stato accettato”.
CHIAVE – “La chiave della partita credo sia stata l’aggressività che la squadra ha messo in campo in modo tale da togliere l’arma qualità individuale della SPAL. Se avessimo lasciato esprimere le individualità degli avversari non ci sarebbe stata partita. Di Carlo è una persona che stimo e nelle sue dichiarazioni prepartita aveva inquadrato benissimo i rischi di questa partita. Noi abbiamo messo la partita sulle nostre qualità perché il calcio è anche corsa e organizzazione e quindi credo che più del dominio del centrocampo sia stata l’aggressività la chiave per guadagnare i tre punti”.