Una delle partite dal peso specifico più alto della stagione finisce 0-0, con la paura a farla da padrone e le due squadre che faticano a farsi male pur in uno scontro diretto importantissimo per entrambe. I biancazzurri rimangono a +2 proprio sull’Ancona, guadagnando lunghezze su Vis Pesaro e Olbia sconfitte. Intanto Sestri Levante e Virtus Entella scappano.
VOTO DI SQUADRA 5 – Partita brutta per tutti i novanta minuti, con la SPAL che cerca di giocare palla lunga senza mai rendersi realmente pericolosa. I biancazzurri soffrono soprattutto a centrocampo la distanza tra i reparti con l’Ancona che salta sistematicamente la prima linea di pressing mettendo in apnea la difesa, e devono ringraziare Valentini per l’intervento salvifico a porta vuota nel primo tempo. A conti fatti un pareggio può anche andare bene ai biancazzurri, che contando le occasioni possono anzi anche ritenersi fortunati a portare a casa un punto.
GALEOTTI 6,5 – Una sua uscita sconsiderata alla mezz’ora del primo tempo spalanca la porta a Spagnoli che incredibilmente non segna perché Valentini mette una pezza. A sua discolpa in parte potrebbe aver contribuito il vento a cambiare traiettoria al pallone. Si riscatta nel secondo tempo rispondendo alla grande due volte allo stesso Spagnoli: prima il colpo di testa, poi l’occasione sugli sviluppi di calcio d’angolo, entrambe da distanza ravvicinata.
GHIRINGHELLI 5,5 – Soffre perché dalla sua parte Agyemang è una spina del fianco che affonda con costanza. Si fa trovare al posto giusto quando l’Ancona lancia lungo per ripartire veloce, ma è impreciso nei passaggi. Poco sostegno anche in avanti, se non per qualche discesa inconsistente (dal 44′ s.t. BREIT ng – Dentro per aggiungere centimetri in un finale in cui era lecito aspettarsi ancora lanci lunghi da parte dell’Ancona).
VALENTINI 6,5 – Ha una delle pochissime occasioni in attacco nel primo tempo e al quarto d’ora allontana un paio di palloni pericolosi in area. In marcatura su Giampaolo soffre, ma lotta arginandolo come può: si sostituisce a Galeotti negando il gol a porta vuota a Spagnoli. Pericoloso in avanti anche nella ripresa.
FIORDALISO 6 – Ancora una volta centrale, in avvio è bravo negli anticipi e pecca un po’ di sufficienza con la palla tra i piedi. Nella ripresa mette in difficoltà Valentini e concede l’occasione con il tiro da fuori di Spagnoli. Disordinato nel complesso e mai davvero pulito negli interventi, ma comunque efficace quanto basta per contribuire a mantenere inviolata la porta.
TRIPALDELLI 6 – Difensivamente ha pochi pensieri, perché l’Ancona cerca prevalentemente il lancio per le punte o la discesa sull’altro lato. Palla al piede cerca spesso di accentrarsi per dare il via all’azione e servire Buchel.
DALMONTE 6 – Si vede poco nella prima mezz’ora, anche perché da quella parte Agyemang spinge molto e lo costringe a dare una mano a Ghiringhelli. Quando accelera l’avversario dimostra di tenere il suo passo e questo lo limita. Mette l’angolo per Valentini che sfiora il gol, in generale cresce un po’ nel finale cercando di creare superiorità numerica e rendersi pericoloso.
NADOR 5,5 – Confermato anche contro la sua ex squadra dopo l’ottima prova di una settimana fa. Dimostra meno lucidità, sbagliando appoggi anche semplici. La SPAL soffre anche perché in mezzo al campo l’Ancona riesce a sfruttare la superiorità di uomini e saltare la linea di pressing arrivando prima sulle seconde palle. Passo indietro dopo l’exploit casalingo (dal 22′ s.t. COLLODEL 5,5 – Aggiunge dinamismo, ma alterna cose buone ad altre incomprensibili. Buono l’anticipo in area che chiude una potenziale azione dell’Ancona, da brividi la palla persa che genera la ripartenza poi sprecata dei marchigiani. Come sempre corre, non sempre in maniera efficace).
BUCHEL 6 – Già nei primi minuti dimostra come la squadra cambi volto con la sua presenza nella gestione del giro palla. Intelligente nel posizionamento e nella gestione, anche se commette qualche errore elementare. Una percentuale comunque bassa in una prova di grande affidabilità in entrambe le fasi, con qualità e sostanza. Ci prova un paio di volte con la soluzione al volo da fuori, senza fortuna.
MAISTRO 5 – Con il primo dribbling della partita si prende la punizione sulla trequarti che batte poi sulla testa di Valentini. Con due palloni persi prima a metà primo tempo prima regala una grande occasione all’Ancona, poi prende il giallo. Sparisce già nel primo tempo, gestendo male anche i calci d’angolo (dall’11’ s.t. RAO 6 – Con il suo ingresso Dalmonte si sposta a sinistra. Mette il cross forte che deviato diventa un assist per l’occasione da pochi passi di Zilli, poi ha un buon pallone sui piedi sul secondo palo ma colpisce Agyemang. Ammonito per fallo tattico, buona idea visto come era scoperta la squadra. In generale dà una mano dietro, forse qualche giocata poteva essere più concreta).
PETROVIC 5,5 – Bravo inizialmente nella gestione del pallone spalle alla porta, meno quando deve attaccare lo spazio, con i compagni che lo cercano spesso con lanci in profondità fuori misura. Prova a fare la sponda per Antenucci, ma sono entrambi circondati da maglie avversarie e difficilmente riescono a combinare (dall’11’ s.t. ZILLI 6 – Buon impatto appena entrato: conquista un angolo sugli sviluppi del quale ha una buona occasione di testa sventata da Perucchini. Dopodiché niente da segnalare, con in biancazzurri che abbassano baricentro e percentuali di palloni giocati).
ANTENUCCI 5,5 – Petrovic gli gira un po’ attorno quasi a fare il trequartista, ma anche a lui di palloni giocabili ne arrivano pochi. Non ha più di tante colpe se la squadra decide di giocare palla lunga lasciandolo isolato e sperando che raccolga palloni a difesa schierata e li renda pericolosi (dal 22′ s.t. RABBI 5 – Gestisce malissimo uno dei primi palloni in mezzo al campo salvandosi con il fischio dell’arbitro per un fallo dopo aver perso una palla velenosissima. Non aggiunge nulla ad una fase offensiva già negativa, anzi risulta dannoso commettendo fallo sul lancio lungo di Rao che lo cercava per alleggerire).
DI CARLO 5 –Quello fatto vedere dalla squadra non è certo l’atteggiamento di una squadra che vuole vincere per tirarsi fuori dai guai. La SPAL perde tantissimi palloni specie nel primo tempo e non crea praticamente nessuna occasione da gol, rischiando poco, ma comunque di più di quanto faccia a sua volta soffrire l’Ancona. L’impostazione di gara con il lancio lungo per le punte toglie completamente ogni idea di gioco: se è vero che pesando le necessità la vittoria sarebbe forse servita di più all’Ancona, una rinuncia al gioco di questo genere è davvero inspiegabile, se non per la paura di tornare casa a mani vuote e ripiombando in zona playout.