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Il Gubbio che arriverà a Ferrara per la 35^ di campionato al momento occupa la 5^ posizione della classifica, a -5 dal Perugia quarto e a +6 dal Pescara sesto. Questo margine su inseguiti e inseguitori genera un’incognita su quali siano le effettive motivazioni della squadra umbra nelle ultime quattro partite. Abbiamo cercato di scoprirlo parlando con Giancarlo Tomassoli, direttore di Gubbiofans.it, che ci ha raccontato di come i rossoblù, che hanno appena battuto la Torres, stiano attraversando un momento di serenità, compattezza e ricerca del miglioramento. Ma anche che il Paolo Mazza potrebbe giocare un ruolo chiave nella partita.

A quattro giornate dalla fine come sta il Gubbio?
“Il Gubbio adesso sta bene: si trova in una posizione di classifica in linea con quello che era l’obiettivo di inizio stagione, ovvero quello di mantenere il rendimento dello scorso campionato. Visto il budget delle altre squadre, e soprattutto di quelle che stanno davanti, la quinta posizione è un ottimo risultato. Nella prima parte di campionato il Gubbio ha passato un periodo difficile, fatto di risultati molto altalenanti, ma da gennaio si è ripreso bene. Il primo motivo è che la squadra ha iniziato a prendere forma, il secondo che mister Braglia ha deciso di cambiare modulo, passando dalla difesa a tre a quella a quattro. E non è un caso che con questo nuovo assetto tattico la squadra abbia iniziato a rendere molto meglio, sfruttando maggiormente quelle che sono le sue caratteristiche. Nell’ultimo mese c’è stato un periodo di flessione, con tre sconfitte consecutive tra cui il sempre sentito derby col Perugia, ma poi il Gubbio si è ripreso battendo la Torres. Oggi ci sono serenità e compattezza nell’ambiente”.

Quali sono, quindi, gli obiettivi da qui a fine mese, soprattutto a livello di approccio agli impegni?
“Credo che anche se il distacco in classifica dal Perugia è considerevole la squadra in queste ultime quattro giornate voglia provare a migliorare l’attuale quinto posto. Però è altrettanto necessario un passo falso di chi sta davanti. Sicuramente in queste ultime partite il Gubbio giocherà per fare bella figura e per migliorarsi sempre. Braglia ha il pregio di tenere sempre la squadra sulle spine, sempre con l’alta tensione addosso. Dopo la sconfitta col Sestri Levante si è arrabbiato e ha pubblicamente richiamato la squadra a non staccare la spina”.

Alla luce di ciò, che partita ti aspetti tra i rossoblù e la SPAL?
“Il Gubbio è una squadra che di solito aspetta l’avversario, anche se delle volte parte sparata cercando di recuperare palla alta. Però la filosofia abituale è quella di cercare di sfruttare al massimo le ripartenze veloci dei tre attaccanti. Braglia è sempre molto riservato sulla formazione e ha dimostrato di sapersi adattare a chi ha di fronte: a volte tornando anche a tre dietro per mettersi a specchio. Ma se la SPAL confermerà il 442 allora è molto probabile che non si discosti dalla difesa a quattro. Vedremo se sarà il classico 4321 o un alternativo 4312, un modulo che ha sperimentato l’ultima volta con Bernardotto e Udoh punte e Di Massimo dietro a loro. Immagino che all’inizio la squadra sarà attenta e cercherà di non subire troppo, aspettando la SPAL per sfruttare al massimo le ripartenze. Il Gubbio ha un parco attaccanti composto da giocatori molto veloci: se sono in giornata possono fare male. Però dico una cosa che potrebbe giovare alla SPAL: ultimamente ho l’impressione che il Gubbio soffra molto certe situazioni ambientali e quando trova uno stadio pieno tende a soffrire. E la SPAL ha sicuramente un bel pubblico dalla sua”.

Ci sono assenze di rilievo in vista della gara di domenica?
In attacco è indisponibile l’ex di giornata Spina, così come Mercati (squalificato) a centrocampo. Si stanno valutando le condizioni di Casolari, che ha avuto un problema alla caviglia. Se sta meglio gioca al posto di Rosaia altrimenti parte dalla panchina”.

Invece l’atmosfera in città per questa ormai scontata post season com’è?
“Dall’ultima volta che siamo stati in serie B, più di dieci anni fa (stagione 2011/2012, ndr) il pensiero di ritrovarla un giorno c’è sempre, però si guarda in modo molto pragmatico alla realtà, ovvero che ci sono squadre che hanno speso tanto di più e con budget considerevoli. Noi siamo contenti di quello che si sta facendo, anche perché i playoff sono sempre un terno al lotto e con così tante squadre programmare di vincerli non è facile. C’è però soddisfazione, perché per il terzo anno consecutivo sono stati raggiunti”.

IPOTESI DI FORMAZIONE (4321): Vettorel; Corsinelli, Pirrello, Signorini, Mercadante; Chierico, Rosaia, Bumbu; Di Massimo, Desogus; Udoh.

Indisponibili: Spina.
Squalificati: Mercati.