foto Luca Ghiglione / ag. FotoSportMedia
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Mimmo Di Carlo ci tiene fortemente che la SPAL chiuda bene questo campionato. A prescindere da quella che finirà per essere posizione in classifica. Perché da una chiusura in crescendo si può trarre una base per il prossimo futuro e perché – seppure il tecnico non lo dica mai – da questo ultimo scorcio di stagione può dipendere anche una sua eventuale conferma in panchina. Il tema dominante della tradizionale conferenza stampa della vigilia è però SPAL-Pineto, l’ultima in casa di questa annata sportiva, salvo clamorose sorprese.

DISPONIBILI/INDISPONIBILI – L’infermeria rimane abbastanza affollata. Di Carlo ha detto esplicitamente che non saranno a disposizione Bruscagin, Bassoli, Saiani, Carraro, Antenucci e Sits. “Purtroppo – ha detto il mister – ogni settimana facciamo i conti con la sfortuna visto che capitano di continuo infortuni traumatici. Mi dispiace per i ragazzi e perché a livello atletico generale stiamo bene. Rispetto a una settimana fa ritroviamo Tripaldelli, c’è Arena convocabile e anche Rao sta un po’ meglio. Petrovic è arruolabile. Avrò la possibilità di convocare 25 calciatori e con quelli fare la formazione migliore possibile. L’ultimo periodo ha dimostrato che anche cambiando i singoli interpreti si può fare bene: questo perché siamo un gruppo forte ed è aumentato il livello di maturità“.

SCELTE – “Per varie vicissitudini Zilli non è riuscito ad avere continuità ma lo considero un punto fermo per la partita col Pineto, perché è un riferimento importante che ci fa giocare e salire. Deciderò all’ultimo chi affiancargli. Se Petrovic, Rabbi o magari anche Maistro. Massimo è bravo nel favorire gli esterni e i compagni di reparto. Più in generale ci dobbiamo ricordare che le qualità della SPAL emergono quando si alzano i ritmi e si ragiona come un collettivo. Siligardi è un giocatore di categoria superiore e sta meglio rispetto a venti giorni fa, ma ci sono anche altri che hanno lavorato tanto e duramente. Può essere titolare, ma non so per quanti minuti. Rappresenta un valore straordinario e credo che in mezz’ora possa fare la differenza. Torno comunque a ripetere che per noi deve fare la differenza lo spirito di squadra, è l’unione tra i giocatori che aiuta a rendere bene e in questo momento la abbiamo“.

PRIORITÀ – “Per noi la cosa più importante è giocare la partita col Pineto nel migliore dei modi davanti ai nostri tifosi. Perché ogni partita è un’opportunità per fare meglio. Sappiamo che il Pineto ha l’obiettivo di restare in gioco per i playoff, noi invece vogliamo fare il massimo per vedere che succede. La differenza tra noi e loro è che noi avremo la spinta del pubblico e anche per questo siamo chiamati a far vedere la nostra versione migliore“.

EQUILIBRIO – “Oggi la nostra differenza reti è -4 e mi piacerebbe andassimo almeno in parità. Vorrebbe dire fare quattro gol nelle prossime due partite senza prenderne. Uscendo dall’ambito dei numeri penso che oggi la squadra esprima lo spirito che viene chiesto da tifosi e società. Quello di chi combatte fino alla fine e reagisce anche quando va sotto. Da quando sono tornato la SPAL lo ha sempre fatto. Domenica avremo un’altra partita scorbutica: il Pineto è molto fisico e ha attaccanti forti con Volpicelli in particolare. Bisognerà interpretare bene le varie situazioni“.

GIOVANI – “I giovani li ho visti molto bene a inizio stagione, avevano fatto tutti un ottimo ritiro precampionato. Poi è normale che se qualcuno nel corso del campionato non ha giocato è finito col rendere un po’ meno, è normale in questo tipo di situazioni. C’è un percorso da fare, ma magari non sempre hanno la maturità per capirlo. Ora li vedo tutti pronti: hanno avuto il loro battesimo, hanno fatto la loro sciocchezza e tante cose positive. Se ci alleniamo forte e siamo sempre sul pezzo è anche merito loro che ci danno energia. I ragazzi sono la nostra forza e ci devono dare freschezza“.

GALEOTTI – “L’avevo avuto in ritiro e avevo notato le qualità. Poi si è deciso di mandarlo a giocare per fargli avere continuità e al mio ritorno l’ho ritrovato qui. In quella fase Alfonso non stava ancora bene e quindi abbiamo deciso di far giocare Cesare per almeno due o tre partite per metterlo alla prova. Ha risposto bene ed è cresciuto molto. Ha margine per fare ulteriori progressi: deve acquisire ancora più sicurezza e mi aspetto da lui ancora qualcosa in più. Nella SPAL è indispensabile avere un gran portiere e un grande attaccante, poi il resto si fa (ride, ndr)”.

VETERANI – “Avremo modo di fare un bilancio della stagione quando ci sarà l’occasione. Oggi più che dei singoli bisogna parlare del rendimento di squadra. La nostra società può dire che il valore dei giocatori è cresciuto grazie all’unione che si è creata. Oggi la SPAL è una squadra battagliera, ma se non alziamo i ritmi la qualità non viene fuori bene. Tutti hanno fatto un percorso importante, ma prima di tirare una linea voglio che ci concentriamo sulla partita di domenica perché può essere determinante. Al gruppo chiedo di continuare la crescita nelle prossime due partite, anzi, lo pretendo. Dobbiamo azzannare l’avversario e finire al meglio questo campionato“.

 

IPOTESI DI FORMAZIONE (442): Galeotti; Ghiringhelli, Peda, Valentini, Tripaldelli; Edera (Maistro), Nador, Buchel, Dalmonte; Zilli, Petrovic (Rabbi).