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Poco prima dello scontro diretto di dicembre SPAL e Olbia erano entrambe nei guai. I biancazzurri – allenati da Colucci – erano penultimi con 16 punti e i sardi una casella sopra a quota 17. Un girone più tardi una delle due si mangia le mani per aver mancato di poco la rincorsa playoff e l’altra si ritrova a fare i conti con un’amara retrocessione tra i dilettanti. Per capire cosa aspettarci dall’ultimo avversario della SPAL della stagione 2023/24 abbiamo sentito il collega Claudio Inconis di Centotrentuno.com

Nel girone di ritorno che ha portato l’Olbia alla matematica retrocessione in serie D dopo 8 anni, la squadra ha raccolto il misero bottino di 9 punti. Come si spiega questo dato?
“Si può spiegare semplicemente dicendo che la squadra non ha reso come la dirigenza si aspettava. La strategia societaria dell’Olbia, anche in questa annata, è stata quella di puntare sulla crescita dei giovani a cui erano affiancati degli elementi di esperienza che dovevano in un certo senso far trovare la quadra all’intero sistema. Sono quindi mancati sia il carisma degli uomini di esperienza – che a differenza dell’anno scorso hanno fatto una stagione sottotono – sia la spensieratezza e la continuità dei giovani. In particolar modo se ci soffermiamo sui giocatori d’esperienza risulta chiaro il calo di rendimento rispetto all’anno passato: Dessena era arrivato nel mercato di gennaio di due anni fa e grazie ai suoi gol aveva portato la salvezza a differenza di quest’anno in cui i suoi gol sono mancati. Biancu ha fatto una stagione molto sotto le aspettative e infine Ragatzu che l’anno scorso è stato capocannoniere, mentre quest’anno ha faticato non andando nemmeno in doppia cifra”.

Nel post partita di Pontedera il presidente Surace ha annunciato l’intenzione di mettersi subito al lavoro per programmare la prossima stagione dove sarà necessaria una totale rivoluzione. Da dove bisognerebbe partire?
“Personalmente io partirei dalla dirigenza e quindi con un chiarimento dei ruoli. Il secondo passo che farei sarebbe quello di decidere il nuovo staff tecnico. A livello di giocatori penso che non si possa partire da alcuna base in quanto la spina dorsale di questa squadra presenta numerose incognite. Bellodi è un giocatore che non si accontenterà di rimanere e scendere quindi tra i dilettanti, Rinaldi è un portiere di proprietà del Parma che ha disputato una grande stagione in C quindi sicuramente non scenderà nel dilettantismo, Ragatzu è una figura particolare, Dessena potrebbe fare la scelta di vita e rimanere qui a Olbia così come De Rosa, ma sono entrambi giocatori con una certa età. A me piacerebbe che si partisse dai ragazzi della Primavera dell’Olbia ma dubito che accadrà. La retrocessione in questo momento è l’ultimo dei problemi, in quanto ci sono tante situazioni da monitorare tra cui un passaggio societario che sta facendo emergere delle problematiche. Qualcuno parla della possibilità di avere un ripescaggio, ma ci sarà da capire prima di tutto se l’Olbia esisterà l’anno prossimo. Gli imprenditori sono stranieri (già questo non è certamente il miglior biglietto da visita per ripartire) e soprattutto non hanno agganci nel mondo del calcio. L’idea della nuova società era creare un circuito di carattere turistico e in serie D non si ha certamente più  la visibilità del professionismo. A meno di maremoti non ci sono nemmeno possibilità di sperare nel ripescaggio perché saranno più avanti le squadre che scenderanno attraverso i playout. È quindi sicuramente una situazione molto complessa”.

Olbia e SPAL sono due squadre che non hanno più niente da chiedere al campionato. Che tipo di gara si aspetta?
“Sull’onda di quello che abbiamo appena detto, tanti saranno in vacanza o con la testa altrove. Dubito quindi che sarà una partita giocata sull’agonismo. Mi auguro comunque che sia una bella gara da vedere, allegra, anche se non penso che le squadre vogliano farsi particolarmente del male tra di loro”.

In vista del match di domenica, potremmo attenderci di vedere in campo la squadra titolare per poter dare un ultimo saluto al proprio pubblico oppure ci potremmo aspettare di vedere in campo chi ha giocato meno durante l’anno?
“Biagioni ha allenato la Primavera dell’Olbia per tutta la stagione e già nella gara decisiva con il Pontedera – seppur avesse qualche assenza legata alle squalifiche – ha già fatto esordire qualche giovane che non si è certo risparmiato. Penso lo farà anche con la SPAL. La squadra titolare non penso ci tenga particolarmente a salutare il pubblico così come non penso che il pubblico tenga particolarmente a salutare i giocatori. La partita di domenica può essere la grande occasione per qualche ragazzo di fare la prima sgambata tra i professionisti”.

Quali sono i giocatori che potrebbero fare bene da qualche altra parte in serie C, magari a partire dal già citato Ragatzu?
“Il portiere Rinaldi ha fatto vedere una buona qualità. Io lo vedo molto bene già in serie B. Penso che il Parma l’anno prossimo, salvo suicidi, sarà in A e sarà quindi girato nel campionato cadetto. Bellodi e Motolese, anche lui molto giovane, sono stati i perni della difesa e potrebbero sicuramente trovare un’altra piazza in C così come l’esterno Montebugnoli. Anche Ragatzu ci  può stare, ma dipende soprattutto dalla testa perché non è una persona troppo pacata e potrebbe rimanere in D o per discorsi legati alla tassazione, potrebbe scendere anche in Eccellenza per ricoprire il ruolo da fuoriclasse di categoria. Biancu resterà sicuramente in C seppur sia rimasto sempre nel bozzolo del talento non esploso così come Cavuoti”.

Giunti alla fine della stagione, ci può fare un bilancio complessivo dell’ex biancazzurro Federico Zanchetta?
“Francamente Zanchetta è stato un grosso punto interrogativo in quanto non abbiamo avuto modo di vederlo con continuità. Ha avuto solo pochi minuti da subentrato, raramente lo abbiamo visto in campo. L’unica cosa che mi sento di dire per certo è che lui non resterà in serie D e si sposterà quindi in un altro club di serie C”.

IPOTESI DI FORMAZIONE (352): Van der Want; Bellodi, Palomba, Fabbri; Arboleda, La Rosa; Biancu, Zanchetta, Montebugnoli; Ragatzu; Nanni.

Indisponibili: Rinaldi, Motolese.
Squalificati: nessuno