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Il campionato 2023/2024 della SPAL non ha riservato particolari soddisfazioni e spesso ha messo a dura prova i nervi dei tifosi, ma ha comunque riservato momenti appassionanti e qualche lampo di bellezza. Tra questi ci sono stati anche alcuni gol decisamente pregevoli e dall’alto coefficiente di difficoltà e per questo, con la stagione che sta ormai per essere mandata definitivamente in archivio, vogliamo dare uno degli ultimi sguardi indietro ed eleggere il migliore della stagione.

Tra i 41 gol segnati dalla SPAL in quest’annata sportiva ne abbiamo selezionati 12 che possono rappresentare dei validi candidati per il titolo di migliore in assoluto. Come al solito ci piace l’idea di coinvolgere la nostra comunità per decretare il vincitore col relativo podio.

Si può accedere al sondaggio dal modulo in fondo al riepilogo dei gol oppure attraverso questo link diretto

Per chi ha bisogno di rinfrescarsi la memoria ecco i gol candidati in ordine cronologico. Le riproduzioni dei video partono esattamente nelle fasi in cui sono presenti i gol elencati.

1. Patryk Peda in SPAL-Lucchese 2-2


Non capita tutti i giorni di vedere un centrale di difesa segnare in semi-rovesciata. Eppure il giovane difensore polacco fa vedere di avere anche il gioco acrobatico nel suo repertorio, assistito peraltro dal compagno di reparto Valentini.

2. Marco Bertini in SPAL-Sestri Levante 1-0


Nella rosa di questa stagione c’erano diversi potenziali specialisti dei piazzati, ma solo Bertini è riuscito a togliersi la soddisfazione di andare a segno con un calcio di punizione diretto. Peraltro difficile e decisivo in uno scontro diretto.

3. Alessandro Bassoli in SPAL-Olbia 2-0


Tra novembre e dicembre Bassoli era diventato rapidamente una delle poche certezze di una SPAL molto zoppicante. Il gol che sblocca lo scontro diretto con l’Olbia è spettacolare per tempi di inserimento e capacità di indirizzare la palla dove il portiere avversario non può fare nulla se non guardare.

4. Nicola Dalmonte in Lucchese-SPAL 2-1


Il primo gol stagionale di Dalmonte è un saggio delle sue qualità tecniche: eccellente coordinazione e traiettoria chirurgica su un pallone che scendeva dall’alto.

5. Mirco Antenucci in SPAL-Recanatese 1-0


Antenucci che fa un gol… da Antenucci, decisivo, sotto la Ovest. Mentre il pallone è in aria il capitano attacca lo spazio libero con l’intelligenza che lo ha sempre contraddistinto e si coordina perfettamente per sfondare la porta e decidere una gara fondamentale.

6. Fabio Maistro in Sestri Levante-SPAL 2-3


In un momento delicatissimo della partita Maistro prende palla defilato, ondeggia imprevedibilmente tra i difensori come a volte sa fare e piazza un diagonale imprendibile per il portiere. 

7. Tomi Petrovic in Sestri Levante-SPAL 2-3


Gol bello soprattutto perché costruito collettivamente, con giocate eseguite impeccabilmente. L’imbucata tra le linee di Siligardi, il buon cross teso di Tripaldelli, la finalizzazione puntuale di Petrovic.

8. Mirco Antenucci in SPAL-Rimini 3-1


Candidatura simile alla precedente: Antenucci fa da regista offensivo all’inizio dell’azione, cede a Maistro che imbastisce un assist perfetto e poi si assicura di mettere la palla dove nessuno può arrivare.

9. Alessandro Tripaldelli in SPAL-Rimini 3-1


Tripaldelli entra per alcuni istanti in modalità Theo Hernandez (quello dei giorni buoni) e si esibisce in un’azione travolgente, conclusa con un mancino potente e preciso.

10. Massimo Zilli in SPAL-Gubbio 3-0


Altro gol costruito con la cooperazione tra diversi interpreti: traccia interna di Tripaldelli, tacco di Rao, inserimento di Dalmonte e palla indietro per Zilli che deve solo spingere. Il genere di azione che esalta l’intera squadra. 

11. Massimo Zilli in SPAL-Pineto 2-0


Zilli fa capire (ancora una volta) quanto sia mancato in stagione un centravanti alto e forte fisicamente andando a raccogliere un buon cross di Fiordaliso e convertendolo in una rete da tre punti.

12. Nicola Dalmonte in Olbia-SPAL 1-4


In teoria il piede preferito di Dalmonte è il destro, ma l’esterno in prestito dal Vicenza (con diritto di riscatto) fa vedere di saper usare alla grande anche il mancino con un tracciante imprendibile scagliato da più di venti metri.