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La SPAL guarderà da spettatrice la post-season della serie C 2023/2024 e quindi si può già far calare il sipario sull’annata del gruppo guidato da Mimmo Di Carlo. Per il definitivo “rompete le righe” serviranno ancora due settimane, ma intanto possiamo già assegnare per la terza volta gli awards all’americana de LoSpallino.

Come già avevamo fatto nel 2022 e nel 2023 abbiamo deciso di stilare una lista di premi vagamente ispirati a quelli che la NBA conferisce ogni anno ad alcune categorie di giocatori. Ovviamente circoscrivendo la scelta a quelli che giocano nella SPAL.

Come in altri casi si tratta di un lavoro collettivo. Hanno partecipato: Alessandro Orlandin, Costantino Felisatti, Alessio Maini, Leonardo Biscuola, Francesco Mattioli, Riccardo Condarcuri, Enrico Baroni, Pasquale Matarazzo, Luca Armari, Giacomo Roberto Lupi, Luca Testoni, Tommaso Vissoli, Federico Besio, Martina Poletti e Riccardo Fattorini.

1) MVP: ossia Most Valuable Player, il giocatore che ha fornito le migliori prestazioni e ha pesato di più nell’economia della stagione.

Nahuel Valentini

Il veterano argentino si aggiudica il titolo con 6 preferenze su 15, staccando Dalmonte che si ferma a 4. Le motivazioni non sono difficili da intuire: dopo una partenza lenta si è imposto sempre di più tra i leader tecnici e morali della squadra, concedendosi anche alcune sortite decisive nelle aree avversarie che gli sono valse la sua miglior stagione di sempre dal punto di vista realizzativo. Gli altri che hanno portato a casa almeno una voto sono: Peda (3), Antenucci (1), Zilli (1).

Albo d’oro:
2022 – Federico Viviani
2023 – Matteo Prati

2) Rookie of the Year: ovvero il miglior giocatore al primo anno vero di impiego da titolare (o quasi) in serie C.

Patryk Peda

foto Filippo Rubin

C’erano solo cinque candidati possibili dotati dei requisiti per questa categoria: Peda, Saiani, Bertini, Contiliano e Rao. Non sorprende quindi che a prevalere sia stato il difensore polacco con 12 voti su 15. Peda è entrato in questo campionato da giovane veterano (classe 2002 al pari di Bertini) e un curriculum che comprendeva già 34 partite in serie B oltre a 26 apparizioni a livello internazionale con le selezioni della Polonia dalla U16 alla nazionale maggiore. Punto fermo sia con Di Carlo sia con Colucci, ha pagato qualche problema fisico, ma quando è stato presente ha mostrato la sua maturazione, mettendo dentro anche tre gol.

Albo d’oro:
2022 – Emmanuel Latte Lath
2023 – Matteo Prati

3) Defensive Player of the Year: ovvero il miglior giocatore per performance difensiva.

Alessandro Bassoli

foto Filippo Rubin

Con Valentini che si è già preso l’MVP è il caso di passare al secondo classificato in questa specifica categoria. In questo caso il difensore originario di Bologna, arrivato a ottobre per sopperire all’assenza prolungata di Arena. Bassoli ha subito smentito gli scettici che nutrivano dubbi sulle sue condizioni fisiche ed è stato uno dei pilastri ai quali aggrapparsi durante la deprimente parentesi invernale con Colucci. Un serio infortunio proprio in corrispondenza del nuovo avvicendamento con Di Carlo lo ha messo fuori causa, ma gli va riconosciuto di aver dato sostanza e personalità a un reparto che in quella specifica fase era in gravissima difficoltà.

Albo d’oro:
2022 – Biagio Meccariello
2023 – Biagio Meccariello

4) Sixth Man of the Year: Ovvero il giocatore dal maggiore impatto grazie ai suoi ingressi dalla panchina.

Mirco Antenucci

foto Filippo Rubin

Ai campioni non piace entrare dalla panchina, è un dato di fatto. Ma in questa fase finale della sua carriera Antenucci ha dimostrato di poter essere letale negli spezzoni conclusivi delle partite. Non necessariamente con i gol (1/5 da subentrante), ma con una presenza rassicurante per i compagni che spesso ha permesso di controllare meglio i ritmi di gioco nelle fasi in cui contava enormemente farlo. Il gol contro la Recanatese però è un manifesto della sua capacità di incidere a gara in corso.

Albo d’oro:
2022 – Giuseppe Rossi
2023 – Simone Rabbi

5) Most Improved Player: il giocatore che ha dimostrato i maggiori progressi rispetto alla scorsa stagione.

Steven Nador

foto Filippo Rubin

Chi l’avrebbe mai detto che il centrocampista tedesco/togolese si sarebbe inserito prepotentemente nella discussione per i premi di fine stagione? Eppure è successo, nonostante avesse iniziato la stagione altrove. Il ritorno a Ferrara a febbraio gli ha fatto bene e agli ordini di mister Di Carlo ha confermato i segnali di miglioramento già fatti intravedere nella pur sfortunata stagione al Montevarchi. Potrebbe esserci spazio per un’ulteriore crescita, a patto di riuscire a lavorare su alcuni limiti evidenti. Nador raccoglie 10 preferenze su 15, lasciando le briciole a Fiordaliso (2), Galeotti (2) e Zilli (1).

Albo d’oro:
2022 – Lorenzo Dickmann
2023 – Raffaele Celia

6) Clutch player of the Year: il giocatore che ha prodotto le giocate più determinanti nei momenti in cui contavano di più.

Mirco Antenucci

foto Filippo Rubin

Non che Dalmonte sia stato da meno (4 voti), ma Antenucci (7) ha fatto pesare esperienza e classe in modo determinante quando la situazione sembrava mettersi davvero male, onorando al meglio la fascia che porta al braccio.

Albo d’oro:
In realtà è una categoria che abbiamo introdotto quest’anno!

7) Teammate of the Year: il giocatore che più ha dimostrato leadership, spirito di squadra e dedizione alla causa.

Nahuel Valentini

foto Filippo Rubin

Lotta all’ultimo voto tra l’argentino (8) e Antenucci (7): entrambi hanno rappresentato una forza stabilizzante per la SPAL grazie a esperienza, intelligenza, capacità di dire le cose giuste quando servivano. Qualità che sono state riconosciute e sottolineate anche da mister Di Carlo nei vari incontri con la stampa.

Albo d’oro:
2022 – Marco Mancosu
2023 – Biagio Meccariello

8) Bust of the Year: il giocatore che in assoluto ha deluso di più rispetto alle aspettative che aveva generato.

Fabio Maistro

foto Filippo Rubin

Abbiamo voluto includere di nuovo questa amara sezione come una sorta di promemoria: mai farsi illusione sui giocatori più e più volte definiti “fuori categoria”. Perché in teoria Maistro (11 voti su 15) aveva tutto per fare una stagione brillante e invece ha rappresentato quasi sempre una variabile indecifrabile e talvolta dannosa: mezzala, trequartista, attaccante esterno, il tutto senza mai fare due prestazioni consecutive da giocatore decisivo. I tre gol (di cui uno un po’ casuale, a Pesaro) non ricompensano la SPAL dell’investimento (tecnico, economico, morale) fatto su di lui.

Albo d’oro:
2022 – non assegnato
2023 – Andrea La Mantia