Con la sconfitta del trentesimo e ultimo turno di campionato sul campo dell’Udinese (2-0 per i friulani) si è conclusa anche la stagione della SPAL Primavera 2023/2024. La classifica finale vede i biancazzurri all’ottavo posto del girone A di Primavera 2 con 11 vittorie, 7 pareggi e 12 sconfitte. Un risultato sicuramente in linea con le aspettative di inizio stagione, ma che comunque si porta dietro qualche piccolo rimpianto per la mancata qualificazione ai playoff. Nessuno nell’ambiente lo aveva fissato come obiettivo da raggiungere, ma per buona parte del campionato i ragazzi di Grieco se la sono giocata per stare tra le prime quattro e questo aveva contribuito a far sbocciare delle speranze. Un finale un po’ in sofferenza ha precluso questo scenario, ma non ci sono ragioni per lamentarsi.
La stagione era iniziata tra le difficoltà tipiche delle annate contraddistinte da una retrocessione della prima squadra, soprattutto l’inevitabile ridimensionamento economico. A complicare il lavoro dello staff diretto da Max De Gregorio ha contribuito anche la riforma del vincolo sportivo, che ha imposto di fare scelte dolorose rispetto ai talenti che si erano messi in luce nei due anni precedenti. La contemporanea impossibilità di iscrivere di nuovo l’Under 18 (riservata solo a serie A e B) ha quindi portato la SPAL alla costruzione di una Primavera cosiddetta “sotto età”, ossia composta prevalentemente da ragazzi nati nel 2006 quando nella maggioranza dei casi le altre squadre hanno puntato sui classe 2005 con presenza di fuoriquota 2004.
Dopo un avvio di stagione decisamente difficoltoso, contraddistinto da tre sconfitte consecutive in altrettante gare giocate, la SPAL è riuscita finalmente a sbloccarsi alla quarta giornata sul difficile campo di Venezia (vittoria per 1-2) raccogliendo successivamente una serie di risultati altalenanti che ha tuttavia consentito alla squadra di restare aggrappata al treno playoff. Le speranze nella post-season si sono fatte ancora più concrete dopo la grande serie di otto risultati utili consecutivi conseguita tra dicembre e metà febbraio. Il grande sforzo effettuato durante i mesi invernali però ha presentato il conto con l’avvicinarsi dei mesi primaverili. Le pesanti sconfitte di Albinoleffe (5-2) e Cittadella (6-1) hanno fatto barcollare i biancazzurri, che hanno poi chiuso con 2 punti nelle ultime 7 gare.
Il risultato superiore alle aspettative della scorsa estate riconduce al buon lavoro di mister Vito Grieco e del suo staff, che tuttavia sembra arrivato alla conclusione del suo percorso biennale. Il contratto del tecnico scadrà il 30 giugno e non sembrano esserci avvisaglie di un possibile prolungamento. Verosimilmente a prendere il suo posto sarà Massimo Pedriali, l’allenatore due volte scudettato con l’Under 18, che in questo momento è ancora in corsa nei playoff con l’Under 17.
Tra i ragazzi che più si sono messi in mostra durante il corso della stagione è sicuramente da segnalare il terzino Riccardo Vesprini (2006), titolare in 29 delle 30 partite disputate, che grazie alla sua grande duttilità ha ricoperto per tutta la seconda parte di stagione il ruolo da difensore centrale di sinistra, permettendo alla squadra di mister Grieco di passare dalla difesa a quattro a quella a tre. Meritano una menzione anche altri ragazzi. L’attaccante Camelio (2006) che ha chiuso il campionato da miglior realizzatore con 8 gol (e 3 assist) e il centrocampista Andrea Carbone (2006): classica mezzala con grande dinamismo e buone capacità di inserimento, autore di 4 gol e 8 assist nelle 28 gare disputate. Il ragazzo è stato anche bravo ad adattarsi con il cambio di modulo dal 4312/433 al 352 come quinto di centrocampo indistintamente sulla corsia di destra o di sinistra. Già diversi osservatori di altre società hanno preso nota dei suoi progressi, ma per non correre alcun rischio la SPAL lo ha già messo sotto contratto con un accordo da professionista.
Il contratto invece ce l’aveva già Tommaso Angeletti (2005), che a inizio stagione aveva anche debuttato in serie C con mister Di Carlo. L’attaccante non ha particolarmente impressionato a livello statistico (6 gol e 4 assist), ma si è confermato molto prezioso grazie alle sue doti di intelligenza e generosità negli ultimi venti metri di campo. Spesso è stato chiamato a giocare da prima punta, quando invece è sembrato essere più a suo agio come appoggio a un elemento di maggiore fisicità. Sarà interessante vedere quali potranno essere i prossimi sviluppi. Gli scenari sembrano principalmente tre: inclusione in prima squadra, prestito o cessione.
Lo stesso Angeletti e il centrale olandese Van der Vlugt (2004) si sono fatti notare nell’ultimo impegno agonistico della prima squadra, andando a segno nell’allenamento congiunto col Padova. Con loro erano aggregati anche i classe 2007 Rizzotto, Pegoraro e Cecchinato, a testimonianza della volontà del club di continuare ad attingere dal proprio vivaio.