foto Filippo Rubin
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Il campionato 2024/2025 è ancora parecchio lontano e in questa fase sonnacchiosa in cui il mercato è ancora lontanissimo dal decollo ogni notizia può diventare materiale di dibattito. Tra queste c’è senz’altro quella del possibile affitto del “Paolo Mazza” al Cittadella per un paio di impegni nella prima parte del prossimo campionato di serie B.

Si tratta di un’ipotesi lanciata da un paio di testate online venete tra cui Padovasport.tv, ma per ora non c’è ancora un accordo nero su bianco e non è detto che si arrivi. Tutto è partito dalle dichiarazioni di Andrea Gabrielli, presidente del Cittadella, alla festa di fine stagione del club. Ecco come sono state riportate da Trivenetogoal.it: “(Riguardo al Tombolato) La collaborazione con l’amministrazione comunale è ottima. Stiamo cercando di fare le cose che hanno un senso in ottica di un futuro miglioramento strutturale complessivo. Ora cogliamo l’occasione di rifare il terreno, lo stesso da trent’anni e il sistema di irrigazione, addirittura risalente agli anni Settanta. Poi è chiaro che lo spostamento verso la Tribuna Est del campo rientra in un’ottica di interventi futuri che speriamo possano toccare anche il completamento della Tribuna Sud e lo spostamento della Tribuna Ovest. Il tutto per dotare Cittadella di uno stadio più moderno. Quando si fanno lavori in uno stadio, qualora i tempi non vengano rispettati, siamo obbligati a comunicare alla Lega B un campo alternativo. Noi confidiamo di fare tutto per tempo. Nell’eventualità abbiamo parlato con il presidente Peghin per l’Euganeo di Padova, ma ci sono state difficoltà e Peghin non ha potuto dare il benestare, condizionato dagli interventi che devono essere fatti su indicazioni ben precise“.

Qui entra in gioco la SPAL. Tra il Cittadella e la società biancazzurra i rapporti sono buoni e ci sono stati effettivamente contatti relativi all’utilizzo del Paolo Mazza, ma la situazione è ancora in fase di studio e nulla è deciso. Per lunedì 20 maggio è in programma un tavolo di confronto convocato dalla Prefettura in cui verranno presi in esame tutti gli aspetti organizzativi e di sicurezza.

Ma prima ancora di questo c’è da considerare che il Cittadella sta facendo di tutto per non doversi spostare. Spiega Diego Zilio sull’edizione del 17 maggio de Il Mattino di Padova: “L’intervento al Tombolato prevede la completa rizollatura e l’installazione di un nuovo sistema di irrigazione nel terreno di gioco, che, con l’occasione, sarà traslato verso la Tribuna Est e portato alle dimensioni di 105×68 metri, rispetto ai 65 della larghezza attuale, togliendo l’ormai logora pista di atletica. L’amministratore delegato Mauro Michelini parla di un cronoprogramma serrato che prevede il termine dei lavori entro agosto. Il campionato però inizierà il giorno 17 e per questo la società ha già chiesto alla Lega B di poter disputare le prime due giornate e il turno di Coppa Italia in trasferta, per poi tornare a giocare regolarmente in casa dalla terza, senza bisogno di migrare altrove. Occorre però indicare un eventuale stadio alternativo da utilizzare in caso di ritardi nei lavori e in questo senso risulta probabile un accordo con la SPAL per il Mazza di Ferrara“.

Con questi presupposti pare proprio che se il Cittadella dovesse traslocare temporaneamente a Ferrara lo farebbe per una o al massimo due partite, per le quali pagherebbe un canone stabilito dal club di via Copparo.