Il terzo round di colloqui tra SPAL, Curva Ovest e Comune di Ferrara per la preservazione del marchio della SPAL si è concluso con un’intesa di massima che porterà alla stesura di un contratto tra la società biancazzurra e il Comune stesso, che di fatto si impegnerà a fare da garante per il futuro. Ma non solo: l’occasione è stata utile per un faccia a faccia tra i rappresentanti del tifo organizzato – compreso il Centro di Coordinamento SPAL Club – e il direttore generale Corrado Di Taranto viste le preoccupazioni innescate dalla vicenda dei mancati pagamenti Irpef e Inps che porterà la squadra a scontare una penalizzazione nel prossimo campionato.
L’incontro di martedì 28 maggio al palazzo municipale è durato all’incirca un’ora e ha visto al tavolo le due parti con i rispettivi legali e l’assessore allo sport Andrea Maggi. L’incontro aveva lo scopo di “raggiungere un accordo che possa garantire alla città di non perdere il marchio S.P.A.L. in caso di eventuali fallimenti, come già avvenuto in passato”, come si legge dal comunicato pubblicato dalla Curva, ed è proseguito proprio su due filoni paralleli: il tema del marchio e le perplessità da parte del tifo sulla gestione passata e sulle prospettive future della SPAL.
Il confronto ha prodotto la soluzione della redazione di un contratto con clausola di gradimento a favore del Comune. Dal punto di vista legale la clausola di gradimento cautela il marchio SPAL in caso di volontà di cessione da parte dell’attuale società a terzi: in questo caso il Comune potrebbe far valere la clausola intervenendo e salvaguardando il marchio. Questa clausola, in corso di definizione da parte dei legali del Comune e della SPAL, non comprende però l’eventuale scenario di fallimento perché i meccanismi della curatela fallimentare seguono percorsi completamente diversi. In tal caso il marchio diventa uno degli asset del club e non potrebbe essere “protetto” da alcun accordo legale. Al massimo potrebbe essere compresa una clausola che darebbe ai rappresentanti del Comune la facoltà di indicare all’ipotetico curatore fallimentare quale soluzione adottare per mettere in sicurezza il marchio.
L’assessore Maggi si è espresso così al termine della riunione: “L’incontro è stato positivo, abbiamo comunicato che noi in quanto amministrazione comunale terremo fede a quanto stabilito nel corso dell’ultima occasione. Il Comune si è fatto parte attiva per promuovere la stesura di un testo e dell’accordo tra amministrazione comunale e società SPAL. Il testo è già condiviso dai rispettivi avvocati in attesa di definizione tecnico-legale. Di questo è ovviamente informata la rappresentanza della tifoseria: attendiamo l’approvazione e la definizione ultima di questo testo che poi verrà redatto. Per quanto riguarda le altre questioni non posso esprimermi a nome della società, ma è opinione comune che la SPAL e il suo marchio siano qualcosa a cui tutti teniamo in maniera sentimentale, forte. Nel corso dell’incontro c’è stata la comunicazione da parte dei rappresentanti della SPAL che per quanto riguarda l’iscrizione non ci sono dubbi e tutti ci auguriamo il maggior successo possibile”.
Maggi fa riferimento alla seconda parte dell’incontro, in cui Di Taranto ha risposto a diverse domande, in primis cancellando ogni dubbio sull’eventuale problema dell’iscrizione al prossimo campionato. Il direttore generale ha confermato che Tacopina ha fornito ampie rassicurazioni e si procederà con l’iscrizione e il successivo allestimento di una squadra in grado di essere competitiva. Di Taranto ha specificato che il budget sarà inferiore rispetto a quello della scorsa stagione, sottolineando quanto sull’ultimo anno abbia gravato il peso di numerose scelte sbagliate.
A tale proposito il dg ha spiegato quali sono stati a suo parere i passi falsi e le logiche di alcune operazioni gestionali e sportive, soffermandosi anche sulle ragioni che hanno portato la società al rischio concreto della penalizzazione (di almeno due punti) nel prossimo campionato. Da parte del tifo organizzato è stata lamentata la mancanza di comunicazione sul progetto tecnico, e più in generale un profilo pubblico non sempre in linea con quelle che sono le visioni e le aspettative della tifoseria. Il tutto si è svolto in un clima che è sembrato disteso e collaborativo e i partecipanti hanno lasciato il palazzo municipale con la sensazione di aver fatto un passo avanti nella giusta direzione.