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Il campionato di serie C 2023/2024 è andato ufficialmente in archivio domenica 9 giugno col trionfo della Carrarese nel ritorno della finale playoff contro il LR Vicenza, peraltro con un gol dell’ex biancazzurro Mattia Finotto. I toscani hanno quindi raggiunto Mantova, Cesena e Juve Stabia in serie B malgrado fossero sembrati sfavoriti alla vigilia nel confronto con la formazione allenata dall’altro ex spallino Stefano Vecchi.

Ora che gli eventi sono pronti per essere consegnati ai libri di storia vale la pena fare qualche annotazione di carattere generale utile a dimostrare che no, non c’è una formula predefinita per uscire dal pantano della serie C. E per questo è un puro esercizio di filosofia, per non dire di peggio.

  • Spendere più degli altri può aiutare, ma non equivale a vincere: la top 10 delle squadre che avevano i costi più alti a fine 2023 ci dice che pagare profumatamente giocatori, staff e dirigenti può equivalere a ottenere un vantaggio, ma non dà alcuna garanzia di successo. I buchi nell’acqua più clamorosi li hanno fatti la SPAL e la Virtus Entella, per quanto siano società con traiettorie diverse.(dati in milioni di euro)
    1. Benevento ^ 9,69  – semifinale playoff
    2. Avellino 9,18 – semifinale playoff
    3. SPAL ^ 9,08 – 11° posto nel girone B
    4. Triestina 8,79 – 1° turno nazionale playoff
    5. Vicenza 8,35 – finale playoff
    6. Catania 7,48 – 2° turno nazionale playoff *
    7. Crotone 6,86 – turno preliminare playoff
    8. Cesena 6,72 – promosso in serie B
    9. V. Entella 6,54 – 13° posto nel girone B
    10. Pescara 4,78 – turno preliminare playoff

    ^ reduce dalla retrocessione dalla serie B e gravata di costi indesiderati
    * grazie alla vittoria in Coppa Italia di serie C, solo salvezza nella stagione regolare

    NOTA – I budget vanno tuttavia presi con beneficio d’inventario per diverse ragioni. Diciamo che forniscono un ordine di grandezza del peso che le società devono sostenere, ma contengono anche voci che vanno oltre all’aspetto competitivo. Nel calcolo della Lega Pro, che normalmente viene diffuso a metà stagione, sono infatti incluse tutte le persone coinvolte nell’area sportiva, comprese quelle assunte per il settore giovanile o che sono sotto contratto col club pur non lavorando attivamente. Per fare un esempio: nel corso dell’ultimo anno la SPAL ha regolarmente versato stipendi e contributi a Fabio Lupo e ai suoi collaboratori, per una spesa complessiva non lontana dal milione di euro.

  • Corollario al punto precedente: si può andare in serie B anche spendendo relativamente poco. Oltre al già menzionato Cesena sono andate in serie B Mantova (2,73 milioni – 18° budget), Juve Stabia (1,68 – 29°) e Carrarese (2,69 – 19°). Il Mantova era addirittura reduce da una retrocessione con successiva riammissione, la Juve Stabia era arrivata decima nel girone C nella stagione 2022/2023 (con eliminazione immediata ai playoff) e la Carrarese partiva da un’eliminazione nel turno preliminare dei playoff dopo un buon quarto posto nel girone B.
  • Spendere poco significa rischiare seriamente la retrocessione. Diverse squadre con un budget attorno al milione o inferiore hanno fatto una brutta fine o hanno rischiato, salvo lodevoli eccezioni come quelle di Legnago, Pontedera e Giana Erminio che sono riuscite addirittura ad arrivare ai playoff senza raggiungere i sei zeri.Pro Sesto: retrocessa
    Olbia: retrocesso
    Pro Patria: 12^ nel girone A
    Fermana: retrocessa
    Legnago: 6° nel girone A
    Virtus Francavilla: retrocessa (ai playout)
    Pontedera: 9° nel girone B
    Fiorenzuola: retrocesso (ai playout)
    Sestri Levante: 15° nel girone B
    Recanatese: retrocessa (ai playout)
    Pergolettese: 14^ nel girone A
    Virtus Verona: 11^ nel girone A
    Giana Erminio: 7^ nel girone A

    Tuttavia sono rotolate in serie D anche realtà che avevano speso un pochino di più: Monterosi Tuscia (2,46), Alessandria (1,3) e Brindisi (1,11).

  • La serie C non è esente dalla spirale fuori controllo dell’aumento dei costi che negli ultimi anni ha investito serie A e serie B. Nel giro di un solo anno il totale delle spese è salito del 27%, da 128 milioni a 163.
  • Si può cambiare tantissimo tra campo e uffici e riuscire comunque a costruire una squadra competitiva, o addirittura vincente. In altre parole: la continuità è sopravvalutata? Dipende evidentemente da come viene costruita e da quanto è coerente il percorso impostato dalla società.Mantova: nuovo direttore sportivo, nuovo allenatore, turnover giocatori 20/18 (entrata e uscita)
    Cesena: nuovo direttore sportivo, allenatore confermato, turnover giocatori 9/15
    Juve Stabia: nuovo direttore sportivo, nuovo allenatore, turnover giocatori 20/14
    Carrarese: nuovo direttore sportivo, allenatore diverso (avvicendamento a gennaio), turnover giocatori 18/8

    Il caso del Mantova è senz’altro il più clamoroso visto che si è passati attraverso un azzeramento sostanziale di quadri tecnici e rosa senza avere mai dichiarato l’obiettivo della promozione. Il Cesena, semifinalista l’anno prima, aveva bisogno di qualche aggiustamento e l’ha fatto grazie a Fabio Artico. La Juve Stabia veniva da un’annata da quattro allenatori (Colucci, Lucenti, Pochesci, Novellino) e con l’accoppiata Lovisa-Pagliuca ha rimesso ordine. La Carrarese aveva destato scalpore a gennaio quando aveva esonerato Alessandro Dal Canto da quarto in classifica per ingaggiare Antonio Calabro che nella stagione aveva chiuso 13° con la Virtus Francavilla nel girone C.

  • Si può attingere a piene mani dagli svincolati senza passare per pezzenti. Il Mantova ne ha presi 11. Il Cesena 7. La Juve Stabia altrettanti. La Carrarese 10. Solo nell’estate 2023 in serie C ci sono stati 915 movimenti di mercato che hanno coinvolto giocatori liberi da vincoli contrattuali. Il 70% (!) del totale, a testimonianza che al terzo livello bisogna soprattutto saper cogliere le occasioni senza necessariamente sborsare grandi somme per i cartellini.
  • L’esperienza ha ancora un peso specifico significativo. Se si guarda alle età medie delle squadre che hanno conseguito i risultati stagionali più prestigiosi si nota che solo una ha vinto puntando forte sui giovani: la Juve Stabia. Mantova, Carrarese e Cesena erano tutte nella top 5 delle formazioni più “anziane” dei rispettivi gironi.Età medie più alte nel girone A: Padova, Vicenza, Lumezzane, Mantova, Renate
    Età media più basse nel girone A: Atalanta U23, Pro Sesto, Pro Patria, Legnago, Pro Vercelli

    Età medie più alte nel girone B: Torres, Carrarese, Cesena, SPAL, Arezzo
    Età media più basse nel girone B: Juventus NG, Pescara, Pontedera, Olbia, Sestri

    Età medie più alte nel girone C: Casertana, Avellino, Catania, Monterosi, Benevento
    Età media più basse nel girone C: Sorrento, Juve Stabia, Foggia, V. Francavilla, Brindisi

  • Si può vincere anche con direttori sportivi giovani. Nel gruppetto delle squadre promosse il più anziano è Fabio Artico (Cesena), classe 1973. Christian Botturi (Mantova) è nato nel 1980, Matteo Lovisa (Juve Stabia) addirittura è del 1996, Iacopo Pasciuti (Carrarese) è un classe 1985. Tutti hanno avuto percorsi abbastanza diversi. Artico, unico dei quattro ad avere un passato da giocatore professionista, aveva già portato in serie B l’Alessandria nel 2021. Botturi si è spesso occupato di settore giovanile (Montichiari, Inter, Brescia) prima di fare da ds per Brescia e Pro Sesto. Lovisa è il figlio dell’ex presidente del Pordenone, col quale ha lavorato fino alla mancata iscrizione del 2023. Pasciuti invece è cresciuto esclusivamente nei ranghi della Carrarese fin al 2010 e solo dal 2021 ne è il responsabile dell’area tecnica.
  • Per vincere non si può prescindere da una difesa solida (e anche fare tanti gol aiuta). Mantova: miglior attacco del girone A e 3^ miglior difesa. Cesena: miglior attacco e miglior difesa del girone B. Juve Stabia: 2° miglior attacco e miglior difesa del girone. Carrarese: 4° miglior attacco e 2^ miglior difesa del girone B.
  • Per vincere non è indispensabile avere in squadra il capocannoniere. Tra le squadre che hanno festeggiato l’approdo in serie B solo il Cesena può vantarsi di avere il miglior goleador del girone (Shpendi, 20 centri). Il Mantova ha beneficiato dei 14 gol di Galuppini (Lescano della Triestina ne ha fatti 16), mentre il goleador della Juve Stabia è stato Adorante con 12 (a fronte dei 20 di Patierno dell’Avellino e di Murano del Picerno). La Carrarese ha invece beneficiato della carta vincente Finotto pescata nel mercato di gennaio: l’attaccante di Valdobbiadene ha fatto 7 gol in campionato e 3 nei playoff, portando al trionfo i gialloblù che fino a quel momento potevano contare sui Panico (11 reti) e Capello (8).