foto Filippo Rubin
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Joe Tacopina è tornato a Ferrara nella serata di domenica 16 giugno e ha trascorso l’intero lunedì nel suo ufficio al centro sportivo “G.B. Fabbri”, tra riunioni e telefonate continue. Questo è il riassunto sintetico del primo dei sette giorni che il proprietario e presidente della SPAL trascorrerà in città con lo scopo di mettere le basi della ripartenza. Tale sarà perché da via Copparo viene confermato di nuovo che di proposte concrete per il passaggio di mano della società non ci sono mai state, né se ne vedono all’orizzonte. In barba alle teorie, alcune delle quali un po’ strampalate, che da settimane circolano di chat in chat.

Inizia quindi il quarto anno di gestione statunitense e per tentare di recuperare il tempo perduto dopo il sipario del 28 aprile Tacopina ha fatto il punto della situazione soprattutto con il suo uomo di fiducia Dante Scibilia (ex responsabile finanza e controllo della SPAL, ora consulente) e altri collaboratori dell’area economico-legale per analizzare la situazione relativa ai conti, messi piuttosto male, ma anche impostare gli ultimi dettagli del ricorso contro la penalizzazione di tre punti che probabilmente verrà discusso nel giro di una settimana, massimo dieci giorni.

L’agenda del presidente ha incluso lunghe conversazioni con le persone che andranno a occupare i posti di direttore generale, direttore sportivo e allenatore. Entro giovedì o al massimo venerdì si conosceranno le loro identità e non è da escludere ci possa essere una conferenza stampa dello stesso Tacopina per ufficializzarle. Per la poltrona che nell’ultimo anno è stata di Corrado Di Taranto (che andrà al Cesena) c’è un solo candidato individuato da circa tre settimane, che Tacopina ha già incontrato e che ha alle spalle una discreta dose di esperienza. Riservatezza totale sul nome – anche e soprattutto per questioni contrattuali – ma la sensazione è che si tratti di un professionista che non è mai stato coinvolto nelle precedenti esperienze italiane di Tacopina e che ha già lavorato in contesti difficili.

Martedì sono previsti ulteriori contatti per ds e tecnico, anche se pure in questo caso la strada sembra ben tracciata e potrebbero mancare solo alcuni dettagli verso i rispettivi incarichi. Una cosa appare certa: i colloqui intrapresi in prima persona da Tacopina hanno fatto scendere drasticamente le quotazioni di una conferma di mister Mimmo Di Carlo, che verrà quindi liberato il prossimo 30 giugno al termine del suo contratto. Da Gubbio è rimbalzata indirettamente la voce di un contatto con Andrea Dossena (Pro Vercelli), mentre secondo TuttoC.com un altro candidato credibile potrebbe essere Massimo Brambilla (Juventus Next Gen). A meno di sorprese il nome buono potrebbe uscire da questo paio. Sarebbe una notevole inversione a U che allunga delle ombre sugli equilibri interni alla società nell’ultimo mese. La strategia inizialmente delineata da Di Taranto in veste di plenipotenziario, che sembrava mettere al centro la permanenza di Di Carlo e la conferma (tra le altre) di Zilli, pare essere diventata carta straccia dopo che il dg ha comunicato l’intenzione di accettare la proposta del Cesena.

Anche per il ruolo di direttore sportivo la corsa pare sia limitata a due profili: Alex Casella (Pro Vercelli) è ancora un candidato forte, ma non l’unico nei pensieri di Tacopina. Martedì, a valle di un’altra giornata intensa di consultazioni, le idee dovrebbero essere più chiare e forse si potrà predisporre tutto il necessario per gli annunci. All’uscita dalla sede, verso le ore 19, Tacopina è parso tutto sommato di buon umore e per quanto non abbia voluto fare commenti in via ufficiale ha sottolineato ancora una volta il suo impegno per mettere le basi di una stagione di gran lunga migliore dell’ultima (o di tutte le precedenti). Interpellato sulla tenuta economica del club, messa in dubbio dal recente episodio del deferimento per mancati pagamenti Irpef e Inps, il presidente ha smentito categoricamente l’intenzione di un suo disimpegno e assicurato che le risorse per sostenere la SPAL continueranno a esserci.

Tra gli aspetti che Tacopina deve affrontare, seppure meno pressanti degli altri, c’è anche quello di un organigramma societario da ridisegnare da cima a fondo. Oltre a direttore generale e direttore sportivo andranno individuati anche un nuovo segretario sportivo e un nuovo team manager viste le partenze di Michele Sebastiani e Alessandro Andreini. Anche le aree commerciale, marketing, legale e gestionale hanno visto diversi addii tra scadenze di contratto e dimissioni. Con tutta probabilità la SPAL 2024/2025 vedrà una struttura più snella vista l’esigenza di limitare i costi del personale che continuano a rappresentare la voce principale delle uscite di un bilancio ampiamente in rosso.

 

ha collaborato Alessandro Orlandin



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