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Lo scorso 21 giugno la SPAL ha annunciato Andrea Dossena come nuovo allenatore. In tanti si sarebbero aspettati una programmazione più veloce, considerati i quasi due mesi a disposizione dopo la conclusione del campionato. Così non è stato e in mezzo c’è stato pure il repentino avvicendamento tra direttori sportivi in corrispondenza col passaggio tra giugno e luglio. L’arrivo di Alex Casella ricompone la coppia che a Vercelli ha centrato i playoff nella stagione 2023/2024 e di fatto consegna alla SPAL allenatore e ds con poco meno di un mese di anticipo rispetto alla data di inizio del ritiro.

Dando un’occhiata alle altre 59 squadre di serie C, a pochi giorni dall’ufficialità dei gironi, i biancazzurri possono ritenersi tra le squadre mediamente organizzate, se si considera che ancora quindici club non hanno ancora stabilito al 100% quale sarà il loro allenatore, tra chi ha la conferma in bilico e chi ancora la panchina vacante.

GIRONE A

Nel girone A tante conferme di chi ha terminato la stagione 2023-2024. Continueranno con lo stesso allenatore infatti: AlbinoLeffe (Giovanni Lopez), Atalanta U23 (Francesco Modesto), Lumezzane (Arnaldo Franzini), Novara (Giacomo Gattuso), Pergolettese (Giovanni Mussa), Pro Patria (Riccardo Colombo) e Virtus Verona (Gigi Fresco). Conferme in panchina anche per le neopromosse Alcione Milano (Giovanni Cusatis) e Caldiero Terme (Cristian Soave). L’altra neopromossa del girone, l’Union Clodiense, non ha ancora confermato Antonio Andreucci, in carica dall’ottobre 2020, ma a meno di clamorosi ribaltoni l’allenatore toscano dovrebbe sedere ancora sulla panchina dei veneti. Nella stessa situazione anche il Vicenza, che con ogni probabilità proseguirà con l’ex biancazzurro Stefano Vecchi anche dopo la sconfitta in finale playoff contro la Carrarese. Ancora in bilico anche il Renate, che dopo la separazione con Massimo Pavanel, richiamato a quattro giornate dal termine dopo essere stato esonerato a dicembre, sembra aver puntato su Luciano Foschi (ex collaboratore di Mimmo Di Carlo), dal quale a giorni dovrebbe avere la risposta definitiva. Fase di riflessione anche per la Giana Erminio, ancora indecisa se confermare o meno Andrea Chiappella, sulla panchina dal 2022. Hanno invece già annunciato la nuova guida tecnica Arzignano (Alessandro Bruno), FeralpiSalò (Aimo Diana), Lecco (Francesco Baldini), Padova (Matteo Andreoletti), Trento (Luca Tabbiani), Triestina (Michele Santoni) e infine Pro Vercelli, che ha sostituito Andrea Dossena con Paolo Cannavaro.

GIRONE B

Molte meno certezze invece nel girone della SPAL. Conferme solo per le neopromosse Carpi (Cristian Serpini) e Pianese (Fabio Prosperi), e per Perugia (Alessandro Formisano), Torres (Alfonso Greco), Virtus Entella (Fabio Gallo) e Vis Pesaro (Roberto Stellone). Tra chi ha già cambiato c’è ovviamente la SPAL con Andrea Dossena, ma alla lista si aggiungono l’Arezzo che ha puntato su Emanuele Troise separatosi dal Rimini, il quale ha scelto Antonio Buscè. Cambi anche per il Legnago, traslocato nel girone B e che farà affidamento su Daniele Gastaldello, Pontedera, con Alessandro Agostini, e Sestri Levante che ha scelto Andrea Scotto. La Ternana ha annunciato come nuovo tecnico Ignazio Abate, che ha lasciato la panchina del Milan Primavera: i rossoneri, new entry del campionato con il Milan Futuro, hanno dato la panchina a Daniele Bonera. Chi ha il posto solo da ufficializzare è il Campobasso, che dopo aver centrato la promozione con Pergolizzi (stagione regolare) e Piccirilli (poule scudetto), ha virato sull’espertissimo Piero Braglia (ex Gubbio) per cui manca solo l’annuncio. Il Gubbio stesso rimane ancora in bilico dopo aver ricevuto il “no” di Dossena. Sono in ballo Roberto Taurino, Gennaro Volpe o qualche altro nome più defilato, e il Pescara, per il quale il candidato più quotato pare ad oggi Attilio Tesser. In via di definizione le panchine di Lucchese – per cui è sempre più probabile al conferma di Giorgio Gorgone – Pineto, che ha invece scelto Mirko Cudini, salvo sorprese, e Ascoli, che potrebbe confermare Massimo Carrera, subentrato a Castori a marzo, nonostante la retrocessione. I bianconeri hanno da poco ufficializzato Emanuele Righi come nuovo direttore sportivo

GIRONE C

Il girone del sud presenta molto più equilibrio rispetto agli altri due: nove conferme, per Messina (Giacomo Modica), Audace Cerignola (Giuseppe Raffaele), Avellino (Michele Pazienza), Benevento (Gaetano Auteri), Giugliano (Valerio Bertotto), Latina (Gaetano Fontana), Potenza (Pietro De Giorgio), Taranto (Eziolino Capuano) e per la neopromossa Cavese (Raffaele Di Napoli). Nuovo allenatore invece per Casertana, che si affida all’ex bandiera del Cittadella Manuel Iori, Catania, che ha scelto Domenico Toscano dopo la risoluzione con il Cesena appena riportato in B, Crotone (Emilio Longo), Foggia (Massimo Brambilla), Monopoli (Alberto Colombo) e AZ Picerno (Francesco Tomei). Anche nel terzo girone di serie C le squadre che ancora non hanno ufficialmente annunciato l’allenatore si dividono tra chi è vicino alla conferma, come Alfio Torrisi sulla panchina del Trapani neopromosso, e chi invece è ancora alla ricerca o vicino all’annuncio del nuovo tecnico. Tra queste la Juventus Next Gen (sorteggiata nel girone C perché da regolamento le seconde squadre vanno separate), che dovrebbe optare per Paolo Montero dopo l’esperienza ad interim sulla panchina bianconera in serie A e che prenderebbe il posto di Massimo Brambilla, come detto, finito a Foggia. Si aggiungono a questa lista il Sorrento, per cui il candidato principale ad oggi pare essere Enrico Barilari fresco di separazione dal Sestri Levante (ma non ancora così vicino alla panchina campana), e la neopromossa Team Altamura, ormai in procinto di annunciare Daniele Di Donato. Infine c’è la Turris, iscritta in extremis ed in pieno ciclone societario con il presidente Antonio Colantonio che ha presentato le dimissioni ad inizio maggio e la successione ancora non avvenuta: i nomi che circolano sono quelli di Leonardo Menichini, che aveva lasciato a fine stagione, e Mirko Conte, ex vice di Brambilla alla Juve Next Gen, ma momentaneamente la società di Torre del Greco ha problemi ben più grossi da risolvere.

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