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Termina con una goleada da dieci reti la prima amichevole della SPAL targata mister Dossena. Al di là del risultato che lascia il tempo che trova la partita ha comunque riservato qualche trama interessante che il mister ha sottolineato al termine della gara.

PARTITA – “Mi interessano queste partite con squadre di categoria inferiore perché si riescono a sviluppare certi tipi di giocate, soprattutto in fase offensiva. Sicuramente sabato affronteremo un altro tipo di squadra e ci concentreremo maggiormente sull’aspetto difensivo in quanto il livello si alzerà. La partita mi ha comunque dato qualche indicazione positiva e ho visto qualche situazione in cui so che dovremo lavorare: mi riferisco all’abitudine di qualche giocatore di venire incontro a giocare il pallone quando non c’è una reale necessità. A esempio lo stesso Maistro viene spesso basso per ricevere palla quando si ha invece necessità della sua qualità negli ultimi venti metri. La squadra lavora già da quasi due settimane e sta avendo il giusto approccio. Tutti reggono i carichi di lavoro e quindi siamo soddisfatti. C’è tanto da lavorare ma il primo approccio è positivo”. 

CAMBIAMENTI – “I cambiamenti consistenti degli organici durante il calciomercato fanno parte delle dinamiche della maggior parte di squadre di serie C. Non ci sono contratti come in serie A di quattro anni, ma molto spesso in questa categoria si costruisce la squadra da metà agosto in avanti. L’importante è che i giocatori presenti assumano i concetti in modo tale da poter aiutare i giocatori che arriveranno. Non sono preoccupato da questo punto di vista. Stiamo cercando di alzare i livelli in ogni reparto, in ogni giocatore in base a ingaggi e numeri. Personalmente non sono mai andato dal direttore a fare richieste esplicite in questi due anni. Per questo è necessario ragionare e valutare ogni singolo aspetto”. 

VERCELLI – “A Vercelli ho avuto cinque titolari della squadra nell’ultima settimana di mercato . Qua c’è sacrificio, lavoro, giochiamo in un certo modo e per questo è facile adeguarsi subito. La situazione qua a Ferrara è sicuramente migliore rispetto a quella che ho ereditato l’anno scorso”. 

FASCE – “Su una squadra chiusa centralmente, anche se è di Seconda Categoria, bisogna essere bravi ad aggirare gli avversari. Per questo chi ti porta la superiorità numerica è il terzino che viene in sovrapposizione. Stiamo lavorando molto su questo aspetto anche se nella seconda parte del secondo tempo l’abbiamo fatto con meno costanza. Dobbiamo essere bravi a capire che quando da una parte non si riesce a sfondare, serve cambiare gioco per riuscire a perforarli laddove non c’è densità”.

ORFEI – “Dovevo dare minutaggio a Orfei. Personalmente lo vedo più esterno da centrocampo a cinque che esterno alto nei tre. Non giocando a cinque, ho dovuto impiegarlo in quel modo. Mi piace fare esperimenti e sono contento di come sta lavorando”.