foto ufficio stampa US Sassuolo
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Con la seconda amichevole precampionato in Trentino la SPAL scala metaforicamente sei categorie (!), passando dalla 2^ Categoria alla serie B: dal TNT Monte Peller al Sassuolo. Una moltiplicazione vertiginosa del coefficiente di difficoltà che abbiamo già visto un anno fa quando si passò dalla Rappresentativa Val di Sole al Napoli campione d’Italia.

Le due squadre hanno in comune la loro natura di cantiere aperto: i neroverdi stanno per ripartire dalla serie B dopo undici stagioni consecutive al piano di sopra e per quanto non abbiano in programma una rivoluzione totale vanno incontro a cambiamenti significativi. A Ronzone (Trento), 40km circa da Mezzana, il nuovo allenatore Fabio Grosso sta lavorando con un gruppo XL da 33 giocatori ai quali si aggiungerà successivamente l’Under 19 azzurro Lipani.

La preparazione del Sassuolo è iniziata il 7 luglio quasi in contemporanea con quella della SPAL (8), ma la differenza principale sta nei giorni trascorsi sotto le Dolomiti: dieci per i prossimi avversari dei biancazzurri, mentre la truppa di Dossena è arrivata a Mezzana solo nel pomeriggio di lunedì 15 luglio.

Uguale invece il numero di amichevoli disputate finora: una a testa. I neroverdi hanno liquidato l’Alta Anaunia (1^ categoria) con un 22-0 sufficientemente eloquente. Spiega Giuseppe Guarino su CanaleSassuolo.it: “L’assetto tattico è stato in puro stile Sassuolo: 4-3-3 classico, con l’alternanza degli ex Primavera e i rientri dai prestiti e i giocatori di lungo corso. Non hanno giocato diversi uomini: oltre a Russo e Satalino, Volpato (unico rimasto in panchina), Pieragnolo, Pinamonti, Maxime Lopez, Thorstvedt, Erlic e Bajrami. Gli ultimi due sono appena rientrati dalla nazionale, gli altri sono alle prese con il recupero fisico o con le voci di mercato che li vedono protagonisti. Le assenze di Pinamonti, Lopez e Thorsvedt più delle altre fanno riflettere in tal senso. Si tratta di tre giocatori che sono da serie A, abituati a far la serie A. Quelli che è difficile che restino“.

Anche al Sassuolo il mercato in entrata è parzialmente bloccato dai tanti contratti nel cassetto. Nel corso dell’estate se ne sono andati tre veterani come Pegolo, Ferrari e Defrel (tutti a fine contratto) ed è stato ceduto Matheus Henrique ai brasiliani del Cruzeiro. Qualche altra uscita è arrivata da prestiti tra serie B e serie C: Manzari al Bari, Artioli al Mantova, Casolari al Cittadella, Ciervo al Cosenza, Zacchi al Latina.

Gabriele Boscagli, sempre su CanaleSassuolo.it, valutava così la situazione allo scorso 4 luglio: “A margine del Gran Galà di apertura del calciomercato estivo 2024/2025, Giovanni Carnevali ha tracciato le linee guida per entrate e uscite. In sostanza, la squadra è già forte così e non si pensa a nuovi arrivi a meno di cessioni a prezzi congrui. L’amministratore delegato non fa sconti: se Thorstvedt, Lopez o chi per loro non trovano un acquirente, faranno la Serie B. Un discorso che non fa una piega dal punto di vista contrattuale, ma che lascia molti dubbi: è davvero questo il bene del Sassuolo?”.

L’ultimo incrocio in una gara ufficiale tra SPAL e Sassuolo risale al gennaio 2021, in occasione degli ottavi di finale di Coppa Italia. Vinsero, a sorpresa, i biancazzurri allenati da Pasquale Marino (0-2) grazie ai gol di Missiroli e Dickmann.



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