foto Filippo Rubin
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Termina con una vittoria per 2-0 contro il Forlì la quinta amichevole del precampionato della SPAL. I biancazzurri molto rimaneggiati per motivi legati principalmente al mercato, si impongono con un passivo di due reti davanti agli oltre mille spettatori del Paolo Mazza. Il capitano Mirco Antenucci che ha segnato il secondo gol, ha così parlato delle prime sensazioni legate alla partita e all’inizio della stagione.

PARTITA – “Adesso l’importante è prepararsi al campionato in quanto le reti in questo momento contano fino ad un certo punto. Stiamo cercando di trovare un’identità di gioco e una forma fisica che ci permetta di fare prestazione positive, anche se fare gol fa sempre bene”.

MISTER – “Il mister è un grande lavoratore, molto pignolo. Da subito ha cercato di puntare sull’aspetto tattico oltre che sull’aspetto fisico, lavorando sulla sua idea. Cambiando l’allenatore ovviamente c’è meno tempo per fare quello che chiede il mister nuovo, ma noi ci stiamo provando. Credo sia naturale fare un po’ più di fatica durante queste prime partite in quanto cambiano i carichi di lavoro e le modalità di gioco”. 

TIFOSI – “Conosco bene i tifosi. Non mi sorprende l’entusiasmo che arriva a prescindere dai risultati da parte del nostro pubblico. É stata la nostra forza, dovrà essere la nostra forza e i nuovi arrivati avvertono subito di essere arrivati in una piazza molto importante. Poi è normale che noi giocatori dobbiamo essere bravi a trascinare il nostro pubblico attraverso i risultati.”

ULTIMA STAGIONE – “Questa è la mia ultima stagione da calciatore. Ho continuato perché non mi piace lasciare le cose a metà. L’anno scorso le cose non sono andate come volevo e avevo fatto una promessa a questa città perché io mi sento a tutti gli effetti un ferrarese: lotterò fino alla morte per dare una gioia a questi tifosi. Questa è la forza che mi ha spronato a continuare, oggi mi sento bene seppur ci sia qualcuno di voi (giornalisti, ndr) che ha detto il contrario. Ho molta voglia e spero che quella che arrivi sia una stagione speciale”. 

PIANIFICAZIONE – “Quello che mi ha chiesto la società è correre, far gol e aiutare i miei compagni. Un ruolo normale all’interno del gruppo seppur ci siano responsabilità maggiori legate alla fascia e all’esperienza. Devo cercare di inculcare una cultura di lavoro nei confronti dei ragazzi e cercare sempre di dare il massimo così come ho fatto da ventidue anni a questa parte”. 

RUOLO- “Ho giocato anche l’anno scorso nel 433 a partire da febbraio, non è una novità. In carriera ho giocato nei tre davanti anche a Bari e ho sempre fatto gol. Mi stupisce questa domanda perché sembra che se non si arrivi al risultato e non si faccia gol la colpa sia del sottoscritto…”