foto Filippo Rubin
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Come spesso capita le amichevoli precampionato sono una buona occasione per mettersi in mostra e nella sfida tra SPAL e Forlì, terminata 2-0, più di qualcuno ha preso nota della prestazione del giovane Ladji Mori Kane (2005), autore del gol che ha sbloccato la partita.

Nativo della Costa d’Avorio, Kane è un centrocampista molto duttile, di piede destro, che grazie alla sua naturale propensione alla corsa e al sacrificio per agevolare squadra e gioco nelle due fasi è stato utilizzato un po’ in tutti i ruoli della linea mediana. Kane arriva alla SPAL nel 2019 dopo essere stato notato nel Giorgione Calcio 2000, società calcistica dilettantistica di Castelfranco Veneto, per essere aggregato alla formazione Under 15 biancazzurra. L’inizio della sua avventura è un po’ travagliata per via di tutte le limitazioni imposte dalla pandemia di Covid-19 e la stagione 2021-2022 non è particolarmente brillante per lui. Nella successiva annata sportiva passa in prestito al Cittadella dove gioca in Primavera 2 come sotto età. La mossa è azzeccata perché al rientro a Ferrara Kane riesce a imporsi nella Primavera allenata da Vito Grieci disputando 28 partite e segnando 2 reti, grazie a una grande crescita fisica e tattica, divenendone elemento fondamentale e dal rendimento costante (e positivo).

foto Elisa Anastasi

Proprio alla luce della bella stagione in Primavera abbiamo interpellato chi più di chiunque altro ha potuto osservare da vicino la sua crescita: mister Vito Grieco, reduce da un buon campionato alla guida dei giovani biancazzurri, terminato ad un soffio dai playoff. Attualmente alla ricerca della prossima panchina dopo il termine del suo contratto con la SPAL, l’ex allenatore ci ha tracciato così il profilo di Kane.

Ladji Mori Kane è veramente una persona di altri tempi dentro e fuori dal campo. È un ragazzo molto generoso, bravo a fare gruppo e soprattutto un instancabile lavoratore. Dal punto di vista tattico è un centrocampista duttile, seppure io lo veda principalmente come mezzala di un centrocampo a tre. Insomma un giocatore perfetto per il modo di giocare di mister Dossena (ride, ndr). Ha grande qualità tecnica abbinata a una forza della corsa molto importante che gli permette di essere presente sia nella fase di ripiegamento sia in quella di inserimento con grande costanza.

Penso che sia un centrocampista che, nel contesto di una rosa di venti giocatori, possa sicuramente ritagliarsi lo spazio per mostrare le proprie qualità ma per migliorare serve che si alleni e giochi con la fiducia dell’ambiente. Ovvio che mettere un 2005 all’interno di una rosa molto lunga a fare il trentesimo potrebbe non giovare al ragazzo. Per questo dico che se mister Dossena non lo reputa pronto, è giusto che vada a farsi le ossa in un campionato importante come quello di serie D piuttosto che rimanere in Primavera da fuori quota

Subentrato al posto di Radrezza al minuto 58 della sfida, Kane è stato schierato proprio nel ruolo che più predilige, sulla destra, mettendo in campo un buon saggio delle sue caratteristiche e soprattutto rappresentando in buona approssimazione l’identikit della mezzala-tipo del modulo di Dossena: intensità, atletismo, aggressione al portatore e voglia di attaccare l’area e la porta. Il gol che ha sbloccato la partita è arrivato proprio in questo modo: aggressione al portatore di palla davanti alla linea difensiva e inserimento tra i centrali per andare ad affrontare in rapidità il portiere.

Inizialmente aggregato alla Primavera (ora affidata a Massimo Pedriali), è passato nel giro della preparazione della prima squadra da una settimana a questa parte, favorito dal domino del calciomercato nella rosa biancazzurra. Che Kane possa ritagliarsi un ruolo in questa SPAL è tutto da vedere e molto dipenderà sicuramente dal mercato e dal numero di giovani che rimarranno in rosa con lo stesso obiettivo di maturare senza finire per ostacolarsi e tarparsi le ali a vicenda.

ha collaborato Tommaso Vissoli