Mancano pochi giorni al debutto della SPAL in campionato e il rischio di vedere una formazione molto diversa da quella che potrebbe essere considerata titolare in futuro è molto alto, per non dire certo.
I fatti sono ormai noti da tempo e la strategia che i dirigenti spallini stanno portando avanti non cambierà: prima si vende e poi si compra. Di giocatori per la verità ne sono già usciti parecchi, alcuni dei quali con ingaggi importanti, ma altri sono ancora in rosa e nei prossimi undici giorni andrà trovata una soluzione. Il calciomercato chiude infatti il 30 agosto alle ore 20, giorno in cui tra le altre cose la SPAL scenderà in campo contro il Perugia (alle 20.45) per la seconda di campionato.
Dopo una fase di rallentamento generale del calciomercato a cavallo di ferragosto le trattative dovrebbero subire un’accelerata nelle prossime ore ma tutto fa pensare che, almeno per la SPAL, il grosso verrà fatto nella settimana finale, quando le società con giocatori in esubero avranno meno possibilità di giocare con il cronometro e presumibilmente caleranno anche le pretese economiche. La solita guerra di trincea che si vede di anno in anno dalla serie A in giù (basti pensare alle recenti dichiarazioni di Antonio Conte) e che ha indotto anche i vertici della Lega di serie A a porre il problema.
Quello che serve è già stato detto e non è un mistero. Le situazioni più critiche riguardano senza dubbio centrocampo e attacco: mancano soluzioni a destra, a metà campo non ci sono alternative di buona caratura e in attacco va inserita un’altra punta. In difesa va trovata una quadra sugli esterni e inserito un centrale mancino. A queste vanno aggiunte tutte le operazioni di contorno partendo dalle uscite (Dumbravanu, Collodel e Rosafio le trattative più calde in uscita, tutte in serie C). Sul tavolo del ds Casella rimangono pratiche molto difficili da far quadrare come quelle di La Mantia e Buchel. Per l’attaccante le chiacchiere non mancano, ma il pesantissimo ingaggio mette subito la strada in salita con qualunque interlocutore. Discorso non dissimile per Buchel, seppure si parli di cifre più contenute.
Il quadro è complesso ma chiaro, la carne al fuoco di certo non manca e la speranza è che Casella abbia gli strumenti giusti per poterla cucinare nei tempi previsti. A oggi difficile pensare che la SPAL possa inserire qualche nome di peso senza che questo venga preceduto da un’uscita. Se dovesse succedere andrebbe considerato come un’occasione che la SPAL non poteva farsi sfuggire (a esempio nel ruolo di esterno offensivo destro). Per tutto il resto servirà tanta, tantissima pazienza da parte di tutti, considerando che verosimilmente Dossena difficilmente potrà avere la rosa completa a disposizione prima della terza giornata di campionato.