Il calciomercato non si è ancora concluso, ma come confermato dal direttore dell’area tecnica Casella nella giornata di mercoledì, si tornerà a pensare alle trattative solo dopo la partita con l’Ascoli. Appuntamento in cui tutti saranno disponibili, tranne i fuori lista, ossia Dumbravanu e Buchel. Giovedì si è tenuta la classica conferenza stampa della vigilia di mister Andrea Dossena.
LA PARTITA – “Per portare a casa i tre punti servirà grandissima intensità, non dobbiamo lasciare il pallino del gioco agli avversari. Dobbiamo pressarli, anche se non ce la faremo per 90 minuti, perché non li abbiamo nelle gambe. Servirà un certo tipo di atteggiamento, aggressivo e determinato. La nostra idea deve essere quella di aggredire l’avversario. Da ieri e fino a domani sera si pensa solo all’Ascoli, poi da sabato mattina si tornerà a parlare di mercato. Voglio che tutti siano dentro la partita al mille per cento. Non ci devono essere disattenzioni. La rosa sarà tutta a disposizione. Sono soddisfatto della nostra condizione fisica”.
L’AVVERSARIO – “Abbiamo visto il loro percorso dello scorso anno e le loro prime due partite di quest’anno, in. cui hanno cambiato quattro moduli in 180 minuti. Abbiamo avuto la fortuna di preparare questa gara in dodici giorni, vedendo le varie situazioni. Abbiamo lavorato su ogni dettaglio, sperando di aver dato le giuste nozioni. Dobbiamo aspettarci che cambino modulo nella stessa partita”.
L’UMORE – “Fino a marzo non dovremo guardare la classifica. Sarebbe solo una scusa e un alibi quella di partire con tre punti in meno rispetto alle altre. Finché sarò su questa panchina non troverò alibi se non raggiungeremo l’obiettivo. Quello che accetterò domani è quello di arrivare fuori giri a un certo punto della gara, cioè che i giocatori siano molto stanchi, perché è questa la SPAL che voglio. Preferisco questo piuttosto che fare meno sforzo di quello che è necessario. Anche noi abbiamo giocatori importanti e vogliamo dire la nostra. L’importante è che i ragazzi abbiano voglia di migliorarsi e di essere sempre più belli da vedere, nel senso di essere aggressivi per rendere felici noi stessi e i tifosi”.
IL GIOCO – “Non ho voluto fare un’altra amichevole perché non volevamo rompere il lavoro settimanale. Abbiamo giocato martedì con la Primavera e siamo a un buon punto. Ho visto cattiveria e determinazione. Nel mese di settembre potremmo dire di aver raggiunto il primo passo per arrivare ad essere la SPAL che vogliamo. Oggi ho avuto delle belle sensazioni e domani lo vedremo. Ma a oggi non posso ancora dire come siamo messi a livello di gioco”.
MODULO – “Io ho la mia idea del 4-3-3, ma non sono fossilizzato su quello. Dipende dalle situazioni. Anche a Caravaggio ci sono state modifiche a gara in corso. Stiamo lavorando da più di un mese per trovare uno schema tattico preciso. Possiamo cambiare anche in base all’avversario, ma succederà poco, perché dobbiamo trovare la nostra identità di gioco.
AWUA – “Lui è quel giocatore dinamico, che gioca ad alta intensità, che corre per due e che rompe il gioco portando sostanza. Purtroppo si è allenato sempre in disparte all’Atalanta Under 23 in questa preparazione, non giocando nessuna amichevole, quindi a oggi è più indietro a livello fisico rispetto ai suoi compagni. Dovrebbe avere massimo 40 minuti nelle gambe con l’intensità giusta. Sono contento che sia con noi”.
L’ENTUSIAMO DEI TIFOSI – “Dobbiamo accendere il loro entusiasmo, con l’intensità, dimostrando di lottare su ogni pallone e a far capire loro che diamo l’anima. Non vediamo l’ora di prendere i loro complimenti, che dobbiamo meritarci”.
MERCATO APERTO – “A chi piace questa situazione? A chi fa i soldi. Si potrebbe fare molto nel calcio italiano. Facendo l’esempio della Coppa Italia, basterebbe copiare dall’Inghilterra, dove una Juventus viene sorteggiata nel primo turno e a giocare a Ferrara. Invece ora al momento del sorteggio puoi già dire quale sarà la fina. Purtroppo non cambieranno le regole perché questo fa comodo a chi guadagna i soldi. Allenatori e giocatori sono solo gli esecutori. Riguardo al mercato si potrebbe anticipare di quindici giorni l’apertura del mercato per poi chiuderlo al 15 di agosto, cioè prima dell’inizio del campionato. Sappiamo tutti che il calcio è mosso dall’aspetto economico. Andando contro corrente io sono favorevole a giocare ogni tre giorni, come dice Gasperini, forse perché sono calcio-dipendente e mi piace l’idea di stare sempre in movimento e dare ai tifosi un’occasione per venire allo stadio”.
IPOTESI DI FORMAZIONE (433): Melgrati; Bruscagin, Arena, Bachini, Tripaldelli (Saiani); Zammarini, Radrezza, Nador; D’Orazio (Rosafio), Rao, Karlsson.