È mancata davvero solo la vittoria nel suo esordio ufficiale davanti al pubblico del Mazza, ma Andrea Dossena sicuramente non dimenticherà questa giornata che ha visto i suoi ragazzi recuperare un doppio svantaggio all’Ascoli. Queste le parole del tecnico spallino al termine della partita.
ANALISI DELLA PARTITA – “Nel primo tempo abbiamo avuto una buona pressione, ma eravamo lenti a far girare il pallone. Eravamo composti, ci siamo sbilanciati poco, infatti abbiamo subito un solo tiro, ma dopo l’1-0 dovevamo essere più veloci nella manovra. Nella seconda parte siamo entrati un po’ sottotono, poi quando abbiamo cambiato in favore del 442 o 4231 lì ho visto quello che avevo chiesto, cioè una squadra più vogliosa, che non si arrende, perché ci sta di andare di andare sotto. Il secondo gol era un tiro semplicissimo che se fosse andato in porta Melgrati lo avrebbe fermato coi piedi, mentre sulla ribattuta è uscito un bel gol. Sembrava andare tutto storto, ma come ho detto ai ragazzi quando dai l’anima fino alla fine c’è una legge del calcio che poi ti premia e il premio è stato andare a riprenderla e far vedere che abbiamo provato a vincerla”.
CONTROLLO DEL GIOCO – “Sotto un certo punto di vista c’è stato perché se guardo al primo tempo il pallino del gioco era in mano nostra. Ci siamo un po’ sfilacciati prima dei cambi perché qualche ragazzo era in difficoltà e l’Ascoli è venuto fuori. Però mi sembra che dopo il 2-2 chi poteva vincere la partita eravamo noi. Tolti i primi venti minuti del secondo tempo siamo sempre stati noi a crederci di più, anche andandoli a prendere in pressione sui primi movimenti. Poi bisogna tener conto del valore dell’avversario che può comunque venire fuori dalla pressione, ma nel primo tempo non ero preoccupato. Sul primo gol c’è stata un recupero palla loro che ci ha trovati sguarniti, mentre il secondo è stata un’incomprensione Tripaldelli-Rao. Se vado a vedere ai punti non penso che abbiamo demeritato”.
CARATTERE – “Ho visto i ragazzi soddisfatti per quanto ci hanno creduto e per quanto hanno dato. La curva ci ha mandato il messaggio che va bene così. Io ho detto ai ragazzi di riposarsi domani e di tornare domenica mattina con lo stesso entusiasmo di oggi perché cosi potremmo toglierci molte soddisfazioni”.
CAMBI – “Igor (Radrezza) stava andando in fatica e non riusciva più a chiudere nelle rotazioni. Inizialmente volevo solo invertire il triangolo a centrocampo con Antenucci dietro alla punta centrale al posto di Nador che inizialmente volevamo andasse a coprire quello spazio lì visto che loro giocavano senza regista. Rao stava facendo bene, ma ha avuto i crampi e questo lo accettiamo perché ha dato tutto. Con Kane volevo mettere pressione non avendo esterni veri. Siamo arrivati due o tre volte sul fondo per quello ho inserito anche La Mantia che in area è una sentenza, peccato che non siamo riusciti a metterlo nella condizione ideale”.
PRIMO GOL – “C’è stata un’infilata centrale e D’Orazio doveva essere più cattivo su Marsura. Dico sempre che anche gli attaccanti in fase difensiva devono essere in grado di andare in scivolata e di mettere il corpo tra il pallone e l’avversario. Non facendolo gli abbiamo aperto il fronte centrale”.
NUOVI INNESTI – “Karlsson molto bene all’inizio, ma come dico ai ragazzi le condizioni della partita sono difficilmente replicabili anche facendo mille allenamenti, quindi alla condizione fisica ideale ci si può arrivare solo lavorando quotidianamente e giocando la domenica. Ho aspettato un po’ a sostituirlo perché era l’ultimo slot e quando mi è venuta l’idea del cambio mancavano ancora diciassette minuti, ma cosi D’Orazio sarebbe dovuto rimanere in campo coi crampi”.
FASE DIFENSIVA – “Non credo sia stata solo una questione di cambio di modulo, ma anche di interpreti diversi. Awua e Nador sono incontristi diversi, uno più di scatto l’altro più di struttura. Siamo riusciti a tornare a un livello alto di intensità e ad essere più coperti. Awua ha fatto anche un paio di chiusure sull’esterno. Radrezza l’ho tolto proprio perché stava calando, mentre Nador non è quel giocatore che lo vedi su tutte le pressioni”.
GOL DA FALLO LATERALE – “Sappiamo che Tripaldelli e Bruscagin hanno la rimessa lunga, ma nei nostri piani avrebbe dovuto esserci la spizzata, però è andata bene cosi. Mi sono arrabbiato con Rao perché i gol avrebbero potuto essere due, mentre nel primo tempo sul calcio d’angolo doveva stare in linea sul secondo palo e invece si è defilato finendo per colpire il pallone sul rimbalzo. Sono ragazzi giovani, hanno voglia, devono sbagliare per capire. Mi aspetto che domenica vada dentro questa benedetta area perché i gol si fanno da pochi metri non da lontano. Secondo me lui è un giocatore molto valido, deve solo lavorare duramente, ma per essere un 2006 è già a un livello abbastanza alto”.
TIFOSI – “Mi dispiace perché ci abbiamo provato in tutti i modi. Io l’ho detto ai ragazzi che per noi il pareggio deve essere una sconfitta, mentre la vittoria una routine. Ci abbiamo provato in tutti i modi, bisogna anche dare merito all’avversario. Ringrazio i nostri tifosi e come io non vedo l’ora di tornare in campo con questi ragazzi penso che anche loro non vedano l’ora di tornare allo stadio”.