In questa surreale partita contemporanea alla chiusura del calciomercato (Breit in panchina mentre le news lo danno per ceduto al Catanzaro è un ottimo esempio), una SPAL ridotta ai minimi termini crolla a Perugia con un netto 3-0. Per decenza nei confronti del concetto stesso di sport professionistico bisognerebbe astenersi dal dare giudizi, perché in tempi recenti non viene in mente una squadra che si è presenta con 15 giocatori di movimento per una trasferta, ma d’altra parte era un impegno ufficiale in cui c’erano dei punti in palio.
VOTO DI SQUADRA 5 – L’attenuante dell’organico spolpato è sotto gli occhi di tutti e Dossena mette in campo quelli che ha. Viene ripagato da una prestazione slegata e confusionaria, in cui la SPAL riesce ad avere fluidità solo per brevi tratti di partita, soprattutto affidandosi a Rao. Molto male la difesa, Melgrati a parte.
MELGRATI 7 – Non può nulla sul gol di Torrasi, così come sugli altri due che arrivano nel secondo tempo. Il campo non sembra aiutarlo granché nel gioco coi piedi. Compie almeno quattro interventi miracolosi che tengono la SPAL in partita fino al 3-0 di Montevago che vale la resa dei biancazzurri.
BRUSCAGIN 5,5 – Uno dei meno colpevoli dietro. Nonostante Bacchin sia vivace e sprinti con molta più disinvoltura se la cava discretamente in fase difensiva e si propone con buona puntualità in sovrapposizione per supportare D’Orazio. I suoi tentativi di cross fruttano perlopiù calci d’angolo. Soffre un po’ di più nel secondo tempo.
ARENA 5 – Se nel primo tempo sembra gestire bene il reparto, aiutato da un Bachini molto positivo nel corpo a corpo con il gigante Sylla, nel secondo subisce brutalmente Montevago che riesce a scappare un paio di volte e soprattutto trova il tempo di infilarsi due volte e battere Melgrati. Peccato per il bel colpo di testa su corner che si spegne sul fondo nel primo tempo.
BACHINI 5 – Giudizio pressoché analogo a quello del compagno di reparto. Prova sufficiente nel primo tempo, anche se Sylla fa capire di poterlo mettere in seria difficoltà. Ripresa un po’ disattenta, probabilmente complice l’uscita di Bassoli che fungeva un po’ da terzo centrale proprio dal suo lato.
BASSOLI 5 – Cisco lo aggredisce spesso e dalla sua parte trova lo spazio e il tempo per pennellare il cross che porta al vantaggio perugino. Lui tiene la posizione, per il resto andare sul fondo e crossare non è il suo mestiere (dal 13′ s.t. NTENDA 5– Non pervenuto sull’azione che conduce il Perugia al raddoppio, maluccio anche dopo nel posizionamento. Certo, non è che si sia allenato granché coi nuovi compagni).
ZAMMARINI 5 – Nel primo tempo soffre insieme a tutto il reparto, che fatica a prendere le distanze dagli avversari e probabilmente anche delle stesse linee spalline. Fatica ad imporsi, salvo qualche sprazzo come il cross che pesca Antenucci per un colpo di testa respinto da Gemello.
RADREZZA 5 – Anche Dossena nella conferenza prepartita aveva ammesso di averlo visto in difficoltà nel corso della settimana. Impressioni confermate. Si perde completamente Torrasi in occasione del gol e commette qualche errore di troppo in fase costruzione. Prova a cambiare ritmo ma non ci riesce (dal 13′ NADOR 5,5 – Dentro per arginare il centrocampo perugino, si spende molto e conclude poco).
AWUA 6 – Da subito in partita, deciso nei contrasti e costante quando c’è da creare superiorità numerica in fase offensiva. Non brilla al pari dei suoi compagni di reparto, ma tra i tre è sicuramente il più attivo. Bravo a cercare lo strappo ogni volta che intravede la possibilità di cogliere di sorpresa il Perugia, come quando fa prendere il giallo a Torrasi a fine primo tempo. Si ritrova spesso in condizione di poter provare il tiro, ma pecca in precisione e spreca almeno un paio di buone occasioni. Esce stremato, dopo un secondo tempo passato a rincorrere avversari che sembravano essere più numerosi (dal 35′ s.t. KANE ng – Altri 10 minuti nelle gambe per un giovane su Dossena e la SPAL sembrano voler puntare).
D’ORAZIO 5,5 – Prestazione con trend negativo. Parte benino, mostrandosi lucido e bravo a coinvolgere i compagni di fascia nelle sovrapposizioni. Scompare nel secondo tempo, quando tutta la squadra fatica a mantenere il ritmo del primo tempo e la mancanza di cambi condiziona il rendimento di tutti i giocatori.
RAO 6 – Che sia in fiducia dopo il gol al debutto lo si vede già dal primo minuto, quando si prende il tiro della partita dal vertice dell’area. In tutto il primo tempo è tra i più vivaci e convincenti e da lui partono tutte le azioni potenzialmente pericolose della SPAL, compresi i tre tiri nello specchio, tutti parati o respinti da Gemello. Poi, come un po’ tutti i compagni, si spegne progressivamente con il passare dei minuti.
ANTENUCCI 5 – Riferimento centrale contro una difesa a tre, soffre la fisicità dei centrali del Perugia ed è spesso costretto ad arretrare il suo raggio d’azione. Il pericolo più grande creato dalla SPAL arriva comunque da lui, con un bel colpo di testa parato da Gemello con un gran riflesso. Termina inghiottito dalle maglie rosse.
DOSSENA ng – Probabilmente anche lui è stato colto di sorpresa dall’evoluzione così violenta del mercato che gli ha portato via mezza squadra.