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Edoardo Sottini e Jean-Claude Ntenda, entrambi classe 2002, sono giocatori che almeno inizialmente partiranno in seconda fila nelle gerarchie di Andrea Dossena ma vogliono comunque mettere in difficoltà il mister nelle scelte portando il loro rendimento a un livello superiore.

Il ds Alex Casella ha introdotto così la loro presentazione: “Edoardo e Jean-Claude completano il nostro reparto. Si tratta di due giocatori che alzano il livello della rosa. Sottini è un difensore che ha già fatto molto bene anche in serie B e che seguivo da tempo. Ho cercato di prenderlo diverse volte senza mai riuscirci: essere alla SPAL ha aiutato tantissimo perché l’ambizione, la piazza e il palcoscenico hanno reso molto più semplice il lavoro mio e dello staff. Il presidente ha sposato in pieno l’idea di portare un giocatore che pur già con molta esperienza è ancora giovane e quindi con grandi prospettive davanti a sé. Ntenda invece arriva dalla Juventus, dopo il prestito dell’anno scorso al Sion. Parliamo di un terzino con grande prestanza fisica, con grande spinta, perfetto per essere inserito in una linea a quattro di difesa con con capacità di creare superiorità numerica“.

La parola è passata poi ai diretti interessati, a cui sono state rivolte domande molto simili, alla luce del percorso analogo che li ha condotti fin in biancazzurri.

SOTTINI – “Essere alla SPAL rappresenta sia un onore sia una grandissima sfida che non ho esitato ad accettare quando mi si è presentata. Vengo da un anno in cui non ho giocato molto e quindi significa possibilità di rilancio e, mi ripeto, un grande onore. Tutti hanno sempre speso parole bellissime su mister Dossena e su tutto lo staff. I primi giorni sono stati molto positivi, ho incontrato un gruppo che per quanto ho visto è molto sano, penso si possano fare delle belle cose“.

Iniziare all’Inter è stata un’esperienza importantissima. Allenarsi con i campioni che ci giocano è qualcosa di impressionante, sia per la loro qualità ma anche per la voglia di allenarsi e di migliorarsi incredibile, che a quei livelli non è scontata“.

Concorrenza nel reparto? C’è in qualunque squadra forte e in qualsiasi piazza di questo livello. Il mister farà le sue scelte, io sono a disposizione, sono contento di essere arrivato e credo di avere le caratteristiche giuste per quello che chiede il mister. Io mi allenerò sempre per farmi trovare al massimo nel momento in cui deciderà di chiamarmi“.

Dossena ci chiede personalità in campo, in ogni zona, e di tenere la palla senza paura per cercare di creare sempre la superiorità numerica soprattutto sugli esterni. Chiede di andare forte, anche senza palla. Fisicamente mi sento già bene. Penso che inevitabilmente ci sarà da scontare un periodo di adattamento, soprattutto per i ritmi molto alti degli allenamenti. Al netto di ciò, penso che la mia condizione fisica sia ottima“.

NTENDA – “La SPAL è una bella squadra e una bella società: non appena il direttore mi ha chiamato non ci ho pensato due volte. Voglio giocare e aiutare la squadra. Qui ci sono un bello staff e una bella squadra, penso che quest’anno si possa fare qualcosa: ho visto un livello diverso, tutti hanno voglia di lavorare e fare bene“.

Le mie sensazioni a Perugia? L’ingresso in campo è stato abbastanza difficile, perché non ero ovviamente prontissimo fisicamente (Ntenda si era infatti allenato con la squadra una sola volta il giorno prima della partita, ndr)”.

Il mister chiede tanta personalità e tanta forza in campo. Io mi sento già in buone condizioni fisiche. Rispetto alle mie prime esperienze in cui ero più un giocatore da fase offensiva, sto lavorando per svolgere più che altro la fase difensiva ed essere pronto in entrambe le zone e gli atteggiamenti“.

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