foto Cristiano Pedriali
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Quella prima della gara contro la Lucchese è stata la prima vera settimana-tipo per biancazzurri che, a calciomercato finalmente chiuso (o quasi), hanno potuto seguire il lavoro imposto da Andrea Dossena senza pensare a fattori extra campo. Di seguito le considerazioni del tecnico spallino prima della gara contro i toscani.

LA SETTIMANA DI ALLENAMENTO – “È stata una settimana lunga, nella quale abbiamo lavorato tanto. Vedo che i ragazzi hanno voglia di giocare, soprattutto per cancellare la brutta prestazione di Perugia. Abbiamo portato dentro altri ragazzi e finalmente possiamo lavorare e cercare ogni giorno di fare qualcosa in più. Spero di vedere in campo quello che abbiamo provato in settimana anche se sicuramente non siamo ancora una macchina perfetta”.

IL MERCATO – “Sono stato continuamente in contatto con il direttore sportivo da due mesi a questa parte e abbiamo provato a fare il massimo. Non saremmo mai stati contenti della rosa in ogni caso perché si punta sempre a fare meglio. Abbiamo provato in tutti i modi a portare a casa quello che volevamo, per qualcuno siamo riusciti e per altri no. C’è stato il gong finale e ora è finita. Se stiamo qua a lamentarci farei solo del male alla SPAL. Da parte di tutti c’è stata la volontà di mettere a posto questa società. È un percorso lungo. Spesso nel mercato sanno in che condizioni sei, quanto agevolato sei, quindi va bene così. Siamo già intervenuti nel mercato degli svincolati anche se non è un mercato semplice. El Kaddouri sta lavorando ed è un giocatore diverso rispetto a un mese fa, Bidaoui è con noi invece solo da tre giorni, quindi più o meno ci vorrà lo stesso tempo, anche se proveremo ad accorciarlo. Sono contento di essere l’allenatore della SPAL, sapevo che ci sarebbero state delle difficoltà, quindi essendoci vanno affrontate, basta”.

L’IMPOSTAZIONE TATTICA – “Contro il Perugia ho parlato di eccezionalità perché avevamo visto che la Pianese stando un po’ in attesa era riuscita a recuperare qualche pallone e fare gol. Nel secondo tempo hanno cambiato modulo e pensavo che anche contro di noi potessero giocare così. In realtà hanno giocato diversamente e mi sono reso conto che invece che attendere avremmo dovuto tornare ad essere noi stessi. In certi momenti si è anche vista una buona trama, purtroppo siamo stati poco incisivi. Farò dei cambiamenti contro la Lucchese, che è una squadra che gioca con intensità. In ogni caso la pretattica è importante, ma il fuoco dentro deve arrivare da noi. A volte questo si vede in una palla recuperata o in una rimessa battuta velocemente“.

LA SCONFITTA DI PERUGIA – “Forse quello che ci è rimasto peggio sono io, perché avevo visto ottimi segnali anche se eravamo in una situazione di emergenza. Non mi è piaciuto dal 2-0 quando la squadra ha mollato e non ci credeva più. In casa eravamo sotto di due reti e l’abbiamo recuperata. Sto battendo molto su questo aspetto, non mollare mai, buttare il cuore oltre l’ostacolo. I nuovi arrivati ce l’hanno già con il loro entusiasmo, mentre chi era già qui questo aspetto lo aveva poco. Non significa che i ragazzi non vogliano lavorare, anzi, ho trovato disponibilità massima dal primo giorno, però ogni tanto devi cercare quello sforzo in più che ti permette di fare risultato. Anche i giocatori sono stati male per com’è andata a Perugia ma abbiamo già la possibilità di giocare di nuovo anche se sono passati un po’ troppi giorni.”

LA CRESCITA – “Nel breve termine dobbiamo tirare fuori un carattere che ci permetta di vincere le partite, poi possiamo ragionare sul lungo termine. Dobbiamo diventare squadra nel più breve tempo possibile, poi capiremo dove potremo arrivare. Direi solo barzellette se parlassi adesso di altre cose. Nelle prossime 3-4 partite capiremo di più sulla nostra squadra.”

I SINGOLI – “Calapai non ha giocato a Perugia per squalifica ma è con noi da qualche giorno in più rispetto agli altri. Mignanelli e Sottini sono arrivati con una forma più che buona quindi sono già molto avanti e ci sta che possano essere impegnati domenica. Per chi si è allenato da solo è sempre più complicato perché hai delle sensazioni, ma quando ti alleni in un gruppo ad alta intensità è diverso. Karlsson è ancora fermo, spero sia disponibile la prossima partita mentre stiamo valutando Awua e Bachini per un risentimento muscolare”.

IPOTESI DI FORMAZIONE (433): Melgrati; Calapai, Arena, Sottini (Bassoli), Mignanelli; Zammarini, Radrezza, Nador (El Kaddouri); D’Orazio, Rao, Antenucci.