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La SPAL crolla in casa contro la Lucchese e rimanda l’appuntamento con la prima vittoria, rimanendo all’ultimo posto con un triste -2 in classifica. Ancora una volta si è vista una prestazione non all’altezza dei biancazzurri, soprattutto nel primo tempo nel quale la Lucchese ha segnato tre reti con disarmante facilità. Di seguito le considerazioni del tecnico spallino Andrea Dossena.

LA PARTITA – “Sono deluso. È stato un mezzo incubo. Non vedo l’ora di portare gioia ai nostri tifosi, ma sta succedendo l’opposto. Abbiamo rivisto le immagini adesso, loro sono arrivati tre volte davanti alla porta e hanno segnato altrettanti gol. Ci sono stati errori dei singoli e di reparto. È vero che molti erano alla prima partita e la linea difensiva era alla prima volta con quei quattro calciatori insieme, ma parliamo di elementi d’esperienza e dovevano leggere meglio le situazioni. Anche a centrocampo abbiamo lasciato troppi spazi. Non c’è stata quella compattezza che avevo chiesto. Abbiamo avuto anche un giorno in più per preparare la partita, ma quello che ho visto è disarmante. Se ogni partita dobbiamo prendere tre schiaffi prima di reagire la vedo grigia. Non siamo mai stati in vantaggio in questo campionato ed è preoccupante. È difficile, ci sono delle difficoltà e le accettiamo, ma nei momenti difficili si vedono gli uomini con personalità. Dobbiamo reagire e non aver paura di prendere gol, non sempre questa cosa è successa. Bisogna darsi una mano: se io guardo solo il mio e la barca affonda, affondiamo tutti.”.

LE MANCANZE – “Il mercato è chiuso, ormai di questo non ne voglio parlare. Lasciamo perdere qualsiasi discorso. I giocatori sono questi e questo gruppo deve fare cose migliori rispetto a quanto fatto fino ad ora. Non è tutto da buttare, abbiamo fatto qualcosa di buono, ma quello che dobbiamo analizzare sono gli errori. Piacerebbe a tutti che la SPAL avesse il palmares del Real Madrid, ma siamo la SPAL e dobbiamo andare avanti su questa strada. L’allenatore sono io, ma sicuramente un po’ di orgoglio e amor proprio da parte dei giocatori deve venire fuori. Dobbiamo essere brutti e sporchi, anche se non lo vorremo essere dobbiamo farlo lo stesso”.

DIVERSO ASSETTO TATTICO – “Abbiamo pensato di cambiare qualcosa. Il problema è che la coperta è corta, abbiamo provato e visto che il risultato non sarebbe molto diverso. Lavoreremo prima di tutto per non prendere gol, non vorremo battere record negativi in questo senso anche se siamo sulla buona strada. Cercheremo di stare più coperti attendendo un attimo. L’idea della costruzione di questa squadra era diversa, ma se vediamo che cambiando qualcosa a livello tattico si potrebbe ottenere qualche vantaggio maggiore sicuramente lo faremo. Quello che ho in testa può passare in secondo piano, l’importante adesso è aiutare i ragazzi e fare dei punti”.

L’ASPETTO EMOTIVO – “Cambiare atteggiamento dopo essere andati sotto è qualcosa che ho sempre detestato, anche da giocatore. Parlo con la squadra soprattutto prima della partita, non solo a fine primo tempo. Ho visto tutti concentrati anche nel riscaldamento. Forse non li ho visti nello stesso modo contro il Perugia. Dobbiamo lavorare sia sulla testa sia sulla tattica. Abbiamo visto che riusciamo a renderci pericolosi, dobbiamo lavorare per non prenderli ed essere liberi di testa per fare quello che vogliamo. Dobbiamo avere più fame, il fuoco dentro non lo puoi avere a tratti. Queste sono cose che costruisci in allenamento non in partita.”

GLI ACCIACCHI – “Awua non è andato nemmeno in panchina per un problema fisico, dispiace perché in questo momento è un tassello importante. Rao è uscito malconcio dalla partita e dobbiamo recuperarlo per la prossima perché Bidaoui sicuramente non può fare tutta la gara. Arena ha accusato un fastidio all’adduttore”.

I SINGOLI – “Antenucci ha fatto una doppietta e mi dispiace che non sia servita per dare una gioia ai nostri tifosi. Ho voluto alzare Radrezza per poterlo aiutare. Antenucci deve stare dentro l’area perché la sua storia dice che ha sempre avuto il fiuto del gol. In questo momento parlare dei singoli comunque è deleterio per i ragazzi, se vogliamo aiutare la squadra dobbiamo cancellare il prima possibile quello che è successo fino ad ora e trovarci di nuovo in Via Copparo per lavorare”.