La doppietta nel giorno del 40^ compleanno non basta a Mirco Antenucci per poter festeggiare vista l’amara sconfitta interna con la Lucchese che lascia la SPAL ancora a -2 in classifica.
“Onestamente alla doppietta avrei preferito fare qualche punto perché comunque c’è la classifica che oltre a essere brutta non ci fa onore. Sarebbe stato importante smuoverla e per come si era messa la partita, sotto tre a zero, abbiamo cercato di essere propositivi e per poco non l’abbiamo anche ripresa. Peccato, perché in questo periodo veniamo puniti su ogni errore e poi provare a fare la partita non è semplice perché in questa categoria c’è tanto ostruzionismo da parte degli avversari che non ti fanno giocare, ci mettono tre ore a battere le rimesse dal fondo e quindi se passi in svantaggio é complicato sia a livello di gioco che mentale anche se ci abbiamo provato e per poco non ci siamo riusciti”.
“Lo spirito nella squadra c’è, a parte Perugia che secondo me è una partita in cui abbiamo fatto un passo indietro rispetto alle altre due. Anche nel riscaldamento c’era voglia di fare una grande partita, poi normale che vai sotto di tre gol e diventa tutto più complicato, ma la reazione c’è stata e secondo me è da quella che devi ripartire andando a correggere quegli errori che quando si commettono ti fanno andare sempre in svantaggio”.
“È normale che la classifica si possa guardare a marzo come ha detto il mister, ma in questo momento bisogna iniziare a fare dei punti, altrimenti stiamo qua a raccontarcela. La soluzione è lavorare come stiamo facendo in allenamento, perché lo stiamo facendo bene. Agli occhi di tutti passano i risultati ed è normale, però sono convinto che questa squadra uscirà perché nei momenti di difficoltà, come oggi sotto di tre gol o come con l’Ascoli, abbiamo reagito, e forse ripeto solo Perugia ci ha fatto fare un passettino indietro rispetto alle altre due partite”.
La soluzione tattica odierna vedeva Radrezza più vicino per evitare di lasciare Antenucci troppo isolato nel ruolo di centravanti: “È normale che davanti più soluzioni hai e più è semplice anche trovare un semplice scarico. Poi il gioco del mister è completamente diverso rispetto agli altri anni, quindi giochiamo molto sulle fasce facendo molto gioco di catena e quindi per noi attaccanti è meno manovra e più attacco alla porta”.