La SPAL ottiene i tre punti contro il Carpi al Paolo Mazza, vincendo 2-1 dopo 96 minuti in cui non è certo mancata la sofferenza per i tifosi. Un successo commentato così in sala stampa dal difensore Matteo Arena.
PRESTAZIONE -“Non volevamo certo soffrire così tanto, ma dobbiamo dare anche del merito agli avversari che avevano voglia di accorciare le distanze e poi di pareggiarla. Noi siamo stati bravi a non disunirci dopo aver preso quel gol da fuori. Sicuramente non volevamo approcciare così il secondo tempo, però è ancora un periodo in cui dobbiamo trovarci ancora del tutto con certi automatismi. Ora è facile dire che conta la vittoria, perché era fondamentale portare i tre punti a casa. Contano anche i primi 60 minuti fatti bene, però abbiamo la consapevolezza che dobbiamo arrivare a fare 90 minuti in quel modo“.
RISCHI – “Abbiamo fatto un grande primo tempo, nel secondo invece ci siamo abbassati tanto anche con gli esterni. Loro hanno corso tantissimo, quindi a prescindere dalla situazione iniziale hanno speso più energie loro e così facendo non riuscivamo più a partire bene. C’è stato un circolo vizioso in cui non ripartivamo e continuavamo a difendere basso e a un certo punto siamo collassati dietro, però siamo stati bravi a resistere. Abbiamo preso quel gol da fuori area che si poteva evitare, ma Cortesi ha trovato un bel tiro. Abbiamo creato tanto e non poteva andare meglio di così“.
GIOIA IN CASA – “La prima vittoria in casa la stavano aspettando come il Natale (ride, ndr). In settimana abbiamo lavorato tantissimo per ottenere questo momento. Questa vittoria ci dà consapevolezza per affrontare una settimana dura. In questo stadio è ancora più bello“.
CALCI PIAZZATI – “In fase difensiva abbiamo modificato qualcosina, anche in base ai giocatori avversari. Se ci sono giocatori forti nel terzo tempo e tu difendi a zona concedi tanto, quindi devi andare a prenderli a uomo. Se hai dei giocatori strutturati contro è meglio la marcatura a zona. Loro avevano due giocatori molto forti e quindi sono andato io a uomo. Non tutte le settimane sono uguali nel preparare i calci da fermo. Alcune volte cambieremo in base alla partita“.
CLIMA – “Il mister ha dato una forte impronta su molti aspetti, come quello del lavoro e della mentalità. L’anno scorso sentivamo ancora l’aria negativa della retrocessione. Quest’anno abbiamo tanti nuovi giocatori che hanno voglia di fare bene con la testa libera. Il mister trasmette tanto a livello di gioco e si stanno iniziando a vedere delle cose positive“.
GOL AL PASSIVO – “Pagherei di tasca mia per rimanere a porta inviolata (ride, ndr). Questa è stata una delle partite fatte meglio sotto l’aspetto difensivo, però abbiamo comunque concesso quel gol. In fase offensiva siamo abbastanza rodati nelle dinamiche di gioco, mentre in quella difensiva stiamo trovando il giusto equilibrio. Oggi rispetto a Sestri siamo stati più bassi perché il Carpi impostava in modo diverso. Magari una volta a regime faremo cinque partite in cui non subiamo gol!“.
LEADER – “Penso sia giusto, arrivato a 25 anni, che io mi prenda qualche responsabilità in più coi compagni. I leader in spogliatoio non mancano di certo, a partire da Mirco (Antenucci) che è unico nel suo genere. Ma ce ne sono diversi, mi viene in mente Bruscagin che in campo è sempre super concentrato e ci trasmette un atteggiamento positivo stimolando tutti. A volte invece tocca a me e lo faccio super volentieri“.